A partire dallo scorso 18 Ottobre non risulta più obbligatorio esporre il tagliando dell’assicurazione RC sul parabrezza del proprio veicolo. Ecco dunque un’altra tappa della rivoluzione digitale che coinvolge gli autisti, in seguito a quella del certificato di proprietà, divenuto virtuale.
Ma, in effetti, cosa cambierà in concreto nella realtà quotidiana? Vediamolo in poche righe
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Cosa cambia per le assicurazioni auto
Quando non è più obbligatorio esporre i tagliando dell’assicurazione e ora come funzionerà?
La novità più evidente è la cosiddetta “dematerializzazione” del tagliando, ciò significa che il celeberrimo cartoncino giallo che da sempre ci accompagna scomparirà del tutto e non verrà più consegnato al momento della stipulazione o del rinnovo della polizza.
Inoltre, chi non ha ancora l’assicurazione in scadenza e possiede il tagliando può decidere di lasciarlo esposto oppure di toglierlo. È importante invece avere sempre con sé nel veicolo la polizza, o la quietanza, o il certificato, utili per recuperare i dati dell’assicurazione in caso di incidente.
I controlli dunque verranno effettuati attraverso il numero di targa: gli archivi elettronici delle Forze dell’ordine consentiranno di risalire ai proprietari dei veicoli e scoprire all’istante se sono assicurati, con quale compagnia e sino a quale data. Un sistema molto più rapido e sicuro.
Al momento non tutte le pattuglie di Carabinieri, Polizia e Polizia municipale sono attrezzate per risalire subito a questi dati, ma un progetto avviato dal Ministero della Difesa prevede la dotazione futura di un terminale per ogni pattuglia, capace di attivare dei sistemi già esistenti atti alle rilevazioni, come ad esempio i Tutor nell’autostrada, collegati tramite un software alla banca dati centrale che segnalerà gli autisti non assicurati.
Il cosiddetto “Targa system” è divenuto già realtà nel comune di Ciampino, dove le forze di Polizia riprendono tramite delle telecamere tutti i veicoli che vi transitano. Basta un laptop, che in pochi secondi legge la targa e trasmette i dati al sistema centrale, il quale invia tutte le informazioni riguardanti il veicolo: non solo l’assicurazione auto ma anche tasse non pagate, multe o eventuali denunce di furto del veicolo stesso.
Le operazioni saranno molto più semplici anche in casi di incidenti: durante la constatazione amichevole e la compilazione del CID sarà sufficiente annotare le targhe dei veicoli coinvolti e comunicare i dati alla propria assicurazione.
Rca auto: lotta ai truffatori
Nonostante il tagliando non esposto, si prevedono controlli più rigidi ed una più efficace lotta ai non assicurati e alle frodi. Per chi viene beccato senza assicurazione la multa è abbastanza salata: 841 euro, con in aggiunta la confisca della vettura e la sospensione della patente. Al contrario di ciò che si può pensare, l’esposizione del tagliando cartaceo non era sempre sinonimo di regolarità: l’Ania (“Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici”) ha difatti riscontrato che nel Belpaese sono circa 4 milioni i veicoli che circolano senza una copertura assicurativa, vale a dire il 9% circa del totale degli automobilisti.
Il fatto curioso è che la maggior parte di questi veicoli il certificato RC sul parabrezza lo avevano, ma falso. Il fenomeno riguardante la contraffazione dei tagliandi RC è molto diffuso e non richiede chissà quale tecnica sofisticata: è sufficiente infatti una fotocopia ritoccata. La falsificazione dell’RC auto dunque non sarà più così semplice d’ora in poi, anche se c’è chi è già al lavoro per realizzare nuove frodi. I truffatori però dovranno vedersela con dei database ben fortificati e, a meno che non siano dei geni informatici, l’operazione sarà ben più difficile, se non impossibile.
Il cambiamento del sistema e l’avvio verso la digitalizzazione è stato attuato, oltre che per ovvie ragioni di praticità e sicurezza, anche per questioni di risparmio economico. Il costo medio per stampare e consegnare il tagliando cartaceo tradizionale si aggira sui 2-3 euro per polizza, secondo i dati forniti dalle compagnie. Pensiamo al gran numero di contratti attivi: eliminando questa spesa si arriverà a risparmiare oltre 100 milioni.
Non solo: nelle intenzioni annunciate dai responsabili delle assicurazioni e dalla commissione dei trasporti c’è anche quella di ridurre gli oneri a carico di chi stipula la polizza. L’Ania ha ipotizzato un calo pari al 2,5% (sebbene, a conti fatti, le compagnie assicurative recupererebbero con questo nuovo sistema ben 4 milioni di polizze non pagate).
Gli organismi di controllo e le associazioni dei consumatori hanno già reso noto che vigileranno affinché questa riduzione avvenga in maniera effettiva. Si può affermare che già da qualche mese si è registrato un notevole calo dei prezzi medi delle assicurazioni e a breve sarà anche nell’interesse delle compagnie assicurative mettere a disposizione tariffe più vantaggiose col fine di attrarre nuovi clienti.