La dispersione termica è la causa principale dell’innalzarsi degli importi delle bollette di gas ed elettricità. Una casa costruita con ottimi criteri per limitare il flusso termico, ossia in grado di circoscrivere lo scambio tra temperatura interna ed esterna, costituisce un eccellente fonte di risparmio. Certo, l’acquisto e la posa di elementi atti a raggiungere questo scopo possono essere un salasso. Ma con un po’ di buona volontà e i giusti materiali, si può provvedere da soli. Di per se, costruire un pannello isolante non è molto complesso. Il vero rompicapo è la scelta dei materiali. Le tendenze più attuali propongono quelli ecologici, spesso totalmente riciclabili. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, è bene ricordare che non è lo spessore di un pannello ad aumentarne l’efficacia, ma la densità del materiale. Così come alcuni isolanti, oltre a garantire l’efficacia contro l’ingresso di caldo e freddo, sono utili per dare una buona schermata anche rispetto al rumore. Gli isolanti maggiormente utilizzati sono i vari tipo di legno, abbastanza semplici sia da assemblare che da applicare alle pareti o al tetto. Tra questi spicca il sughero che gli esperti consigliano per le sue caratteristiche fondamentali: igiene, lunga durata, incombustibilità e riciclabilità. I pannelli in commercio sono costituiti dal granulato ricavato dalla polpa della corteccia, ottimo nella forma grezza per essere inserito nelle intercapedini. Lavorato, ossia trasformato in pannelli grazie ad operazioni di incollaggio o di riscaldamento e compressione, lo si trova in commercio nei negozi specializzati. Il suo costo è abbastanza elevato, ma la sua efficacia e durata valgono la spesa. Tuttavia si possono utilizzare anche altri tipi di legno che non esigono particolari lavorazioni: meno cari ma spesso non altrettanto efficaci.
Esistono anche isolanti di origine animale. Il più utilizzato è la lana di pecora che, oltre a proteggere dal caldo e dal freddo, è in grado di assorbire l’umidità presente nell’ambiente. Di norma viene venduta a rotoli e chi desidera applicarla senza aiuti professionali deve decidere come nasconderla, vista la sua pessima estetica.
Un’altra soluzione è fornita dagli isolanti di origine minerale. Tra i più usati è l’argilla, eccellente contro l’umidità, ma adatta alle intercapedini e non tanto per fare pannelli.
Molti pannelli sono composti da materiale chimico. Il più noto è il poliuretano. In questo caso il fai da te è assai improbabile, tranne che per la posa. Tuttavia questo elemento è recuperabile in quasi tutti i negozi specializzati in pannelli pretagliati, pronti per essere fissati. Volendo si può ovviare al problema, e fare tutto da sè, usando il poliuretano a spruzzo direttamente sulle parti che si desidera isolare. Il procedimento è comunque complicato ed è necessaria una certa esperienza per non combinare un disastro. Il consiglio è di acquistare materiale già disponibile in rotoli; il lavoro sarà più semplice e l’effetto finale più soddisfacente.
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