Che cos’è la nuda proprietà? Una domanda a cui ormai sono molti a saper dare una risposta.
Negli ultimi anni, infatti, sono sempre più gli Italiani ad aver imparato, complice la crisi dell’ultimo ampio periodo, il significato di nuda proprietà. A testimoniarlo anche i dati del 2021, in aumento di quasi un 6% rispetto all’anno precedente, stando almeno ai dati di Tecnocasa.
Una soluzione adottata da un lato (almeno per l’82,4% di coloro che vendono) dalla volontà di reperire liquidità, dall’altro da chi opera nell’ottica di un investimento, acquistando un immobile ad un prezzo più vantaggioso rispetto a quello di mercato.
Ma cos’è la nuda proprietà? Quando e perché ha senso di prenderla in considerazione. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e perché si traduce con un risparmio così elevato.
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Che cos’è la nuda proprietà?
Tale istituto, nella sua definizione più classica, tratta dal Diritto giuridico Brocardi, rappresenta:
Il concetto di nuda proprietà si riferisce al diritto di proprietà svuotato di una parte del suo contenuto, ossia del godimento effettivo del bene, che fa capo ad un altro soggetto (es.: usufruttuario).
in parole povere, indica il valore di un immobile diminuito dell’usufrutto, ossia del diritto di cui gode un altro soggetto che può usufruire temporaneamente del bene, sino al verificarsi di un dato evento.
Si tratta di una sorta di limitazione sempre e solo transitoria, destinata a venir meno, di norma, con la morte dell’usufruttario o con la scadenza dell’usufrutto. Momento dal quale il proprietario riacquista la cosiddetta piena proprietà, ossia il suo diritto riacquista la sua piena estensione. (Ecco la scheda che Wikipedia riserva alla nuda proprietà, la trovi qua).
Come abbiamo anticipato si tratta di una soluzione che può rivelarsi sia utile per chi aliena il proprio immobile, o per meglio dire, che vende la nuda proprietà del proprio immobile, ricavandone immediatamente una parte del valore reale, ma senza dover rinunciare all’uso esclusivo dell’abitazione; per l’acquirente, invece, il vantaggio si traduce nel poter acquistare un immobile a un prezzo più conveniente rispetto ad altri simili tagli venduti a prezzo di mercato sia come investimento sia potendolo destinare, ad esempio, ai figli una volta cresciuti.
Diritti di usufrutto, spese e manutenzione
I diritti di usufrutto e nuda proprietà sono regolamentati dal Codice Civile dagli articoli 978 a 1020.
Il prezzo di vendita dell’immobile si calcola partendo da una stima, a questo valore iniziale va poi applicato un coefficiente di riduzione che è direttamente proporzionale all’età dell’usufruttuario. I coefficienti sono tarati dal Ministero delle Finanze a seconda dell’aspettativa di vita nel nostro paese.
Per quanto riguarda le spese inerenti all’immobile la manutenzione straordinaria tocca al nudo proprietario, mentre la manutenzione ordinaria è a carico dell’usufruttuario, il quale ha il dovere di tenere l’immobile in buono stato.
Analizzando invece le imposte, Irpef e Imu, queste sono tutte a carico dell’usufruttuario, secondo Legge deve infatti pagarle chi ha a disposizione il bene. Ecco un altro ottimo motivo che rende vantaggiosa questa soluzione.
Un’operazione conveniente
La scelta di questa tipologia è indicata per chi decide di fare un investimento e non ha l’impellente necessità di abitare l’immobile acquistato. Per esempio si tratta di una soluzione indicata per un genitore che, in previsione futura, vuole acquistare un immobile al figlio.
Se si decide di mettere in vendita il proprio immobile scegliendo la strada della nuda proprietà è necessario tenere in considerazione il fatto che sarà necessario affidarsi a dei professionisti per ottenere una corretta valutazione del prezzo di vendita. Come abbiamo già accennato il valore dell’immobile varia molto a seconda dell’aspettativa di vita del venditore, che poi diventerà il futuro usufruttuario. Da questa infatti dipenderà strettamente la durata del contratto stipulato dalle differenti parti.
Ovviamente è sempre necessario utilizzare un notaio per stipulare l’atto di vendita, in quanto non sono riconosciute scritture private o similari. (Devi cambiare la data di un rogito, ecco come fare. Leggi la nostra guida).
Per quanto riguarda il pagamento della nuda proprietà è possibile scegliere due differenti vie. O si salda interamente l’importo all’atto notarile, oppure – previo accordo tra le parti – questo può essere dilazionato fino al saldo finale dell’importo totale.