Decidere di acquistare un locale è una scelta importante, che condiziona il futuro lavorativo di colui che vuole fare questo passo, per mettersi in proprio. In particolare, comprare un bar, richiede delle valutazioni essenziali da fare prima di spendere una cifra non indifferente.
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Cosa valutare prima di aprire un bar
Una volta adocchiato il locale è bene non farsi ingannare da ciò che si vede. Troppe volte, infatti, i vecchi gestori rendono il luogo più bello di quanto possa sembrare solo per venderlo. L’amore a prima vista deve essere messo da parte per poter valutare con occhio critico la situazione reale.
La prima cosa da analizzare sono, infatti, eventuali difetti della struttura che possono essere stati celati volutamente. Proprio per questo occorre, come per qualsiasi altro ambiente (anche domestico) controllare se siano presenti macchie di umido sul soffitto e sugli angoli delle pareti. Queste possono derivare da un impianto idraulico danneggiato o molto vecchio al quale non è stata effettuata la dovuta manutenzione.
Per prevenire tutto questo è bene recarsi in cucina e controllare dietro mobili, frigoriferi e congelatori. Un odore intenso di muffa dovrebbe già far presagire qualcosa che non va. E’ bene, inoltre, farsi dare dall’attuale proprietario le cartine della struttura e vedere dove è posizionato lo scarico delle fosse biologiche, che per legge devono essere installate all’esterno.
Idem con patate per le canne fumarie. Questedevono funzionare correttamente così come il loro tiraggio. Molte volte presentano difetti dovuti alla mancanza di pulizia. Se fosse solo questo il problema, si può scalare una piccola somma dal totale. Non farsi scappare nessun muro e parete in quanto, anche se fossero state tinteggiate da capo, potrebbero presentare piccole crepe e/o rialzi. Toccare bene con le mani per individuare dislivelli e chiedere spiegazioni.
Quando si acquista un bar bisogna sincerarsi che il banco e i vari frigoriferi siano in ottime condizioni, rispettino i consumi prestabiliti dal costruttore e non presentino motori messi male. Questi, infatti, rappresenterebbero una grossa spesa nel caso li si debba sostituire. E’ bene farsi illustrare se mantengono costante la temperatura, dove sono posizionati i motori di raffreddamento e il livello di rumore dei macchinari.
Un altro aspetto fondamentale da valutare con cura sono i documenti del bar. Colui che vuole vendere un’attività deve mostrare tutte le autorizzazioni e la documentazione del locale. Per legge, quindi, deve provvedere a recuperare dati, planimetrie ed interventi eseguiti ed ogni reticenza da parte sua è un motivo di sospetto. Questo perché, se non ha niente da nascondere, non ha bisogno di inventare scuse come quella di aver smarrito i documenti o che al momento non può richiederli a chi di dovere. I documenti devono includere anche le certificazioni degli impianti elettrici e del gas, l’attestato del rispetto della legge sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e l’HACCP. Quest’ultimo va poi adattato alla struttura e a ciò che si serve nel bar.
Non possono mancare ovviamente i libri contabili e gli andamenti degli incassi. Un’idea utile per valutare bene l’acquisto è seguire qualche settimana il flusso di clientela del bar per capire se è un buon affare acquistare quel locale.
E’ buona norma ispezionare che tipo di persone frequentano quel posto, ma anche quel quartiere specifico. A questo scopo basta uscire un po’ in strada e fare un giro per gli altri esercizi commerciali della zona. Lo scopo è quello di verificare se vi siano altri bar nelle immediate vicinanze (e se sono presenti da molto più tempo) se ci sono uffici sia pubblici che privati e/o scuole e università. Inoltre, bisogna valutare il motivo per il quale i clienti scelgono il bar in questione; cioè se è per i prezzi, per il proprietario, i camerieri, la rapidità del servizio o la freschezza di ciò che si vende.
L’ultimo passo da seguire prima di valutare l’acquisto definitivo, è quello della situazione finanziaria attuale del bar. In questo caso bisogna valutare eventuali debiti del proprietario riguardo i macchinari o i prodotti che vende. Se non paga costantemente i fornitori, questi potrebbero essere restii anche con il nuovo acquirente mettendolo ingiustamente in difficoltà ancora prima di cominciare.
Dal punto di vista delle spese, è difficile che il proprietario dica di essere fortemente in debito; proprio per questo molte aziende che riforniscono gli esercizi commerciali hanno agenti di commercio che dispongono queste informazioni utili. Non meno importante, naturalmente, se il locale sia ospitato da un condominio prendere visione delle spese condominiali da sostenere annualmente e, non meno importante, verificare se il regolamento condominiale preveda possibili limitazioni che possano ripercuotersi sull’attività medesima ( si pensi al divieto di fare rumore dopo una data ora).
Tutte queste accortezze sono indispensabili per non sperperare denaro inutilmente ed investire tempo ed energie in un locale che non funziona.