In ogni condominio i proprietari dei vari appartamenti hanno l’obbligo di sostenere una serie di spese per usufruire dei servizi in comune come l’ascensore e la pulizia dei vani scala, ma anche oneri extra ed imprevisti.
Come ripartire la bolletta dell’acqua in condominio
In genere i costi relativi agli spazi comuni dello stabile vanno ripartiti in base ai nuclei familiari che vi risiedono e questo accade anche nel caso in cui sia necessario ripartire le spese dell’acqua che arrivano in un’unica bolletta.
Ci sono infatti, alcuni condomini, che non hanno ancora installato contatori individuali per singola famiglia, ma che fanno uso di un contatore dell’acqua unico e per questo ricevono una sola bolletta con il costo totale dei mc consumati dallo stabile.
Per suddividere le spese della bolletta dell’acqua, molto spesso si usa ripartirle in base ai componenti del nucleo familiare e quindi al totale degli abitanti del condominio. In questo caso se per esempio la bolletta dell’acqua è di 200 euro e nel condominio vivono 20 persone, ognuna dovrà versare la sua quota pari a 10 euro.
Ovviamente, con questo metodo, molti condomini possono avere da ridire in quanto la ripartizione non sarebbe affatto equa nel caso in cui siano presenti neonati, se una persona vive da sola, oppure se un soggetto in quell’arco di tempo ha usufruito solo per pochi giorni del servizio idrico. Inoltre, qualche condomino potrebbe esagerare con il consumo di acqua, sapendo che il costo verrà ripartito con gli altri inquilini.
Naturalmente c’è un modo più equo e giusto per suddividere le spese della bolletta. Si potrebbe innanzitutto pensare di far installare nello stabile dei contatori individuali per ogni appartamento, in modo tale che ognuno paghi solo l’acqua che effettivamente consumi. Per installare nuovi impianti, è necessario chiedere un’assemblea condominiale e ovviamente consultare gli altri condomini che dovranno essere d’accordo all’unanimità. In questo modo ognuno riceverà la propria bolletta a casa e non ci sarebbero più litigi.
Un altro caso che si verifica abbastanza spesso nei condomini più datati è la presenza di un unico contatore dove vengono segnati i consumi dell’acqua di tutto il condominio, anche se ogni condomino possiede il proprio contatore personale.
In questa eventualità, per ripartire i costi della bolletta del servizio idrico, l’amministratore condominiale dovrà applicare una formula matematica davvero semplice. Ecco un esempio chiaro che potrebbe essere utile a calcolare la quota da pagare per ogni appartamento.
Nello stabile ci sono in totale 8 appartamenti. Il contatore singolo di un appartamento segna un consumo di acqua di 40 mc , mentre il contatore unico del condominio segna 800 mc totali. La bolletta dell’acqua relativa ai consumi è di 200 euro. La formula da applicare sarà la seguente: 200 (euro da pagare per la bolletta): 800 (mc consumati dal condominio)= x: 40 (totale di mc consumati da un solo appartamento). Ne deriva che (200*40)/800=10.
In questo specifico caso il condomino che ha consumato 40 mc, su una bolletta di 200 euro, dovrà versare la sua quota di 10 euro.