Non necessariamente ne avrete qualche esemplare oggi, ma è piuttosto difficile che, almeno qualche tempo fa, la casa dei vostri genitori o nonni non esponesse in bella mostra qualche oggetto in peltro.
Servizi da tè, centrotavola, zuccheriere, caraffe, tanti gli oggetti che adornavano le stanze di chi poteva permetterselo nel 900′, seguendo una tradizione che si trascinava sin dal primo Medio Evo.
Prestigiosi oggetti, creati per sopravvivere al passare del tempo, che richiedono un minimo di attenzione quando si tratta di pulirli. Ecco come mantenere puliti gli oggetti in peltro.
Che cos’è il peltro?
Prima di comprendere come pulirlo alla perfezione, conosciamo meglio da vicino il peltro (qui puoi leggere la scheda presente in Wikipedia). Si tratta di una lega realizzata principalmente da stagno, materiale per natura difficilmente lavorabile, se non legandolo ad altri metalli.
Di origini antichissime (si stima che venisse già lavorato nell’età del Bronzo, combinando stagno e rame), è nel Medio Evo, utilizzato con il piombo, che il peltro raggiunge l’apice della sua fortuna, trovando largo impiego nella fabbricazione di oggetti per la casa e monili. Tra i migliori peltrai del tempo, quasi inutile sottolinearlo, i maestri artigiani veneziani.
Un successo andato scemando nel corso dei secoli, ma che lo vede ancora protagonista, complice il suo non ossidarsi e rimanere inalterato nel tempo, di molte realizzazioni odierne, così come non mancano le offerte di oggetti in peltro nel variegato universo del vintage.
Una produzione, quella attuale, che, però, al piombo, eliminato per ragioni di tossicità, ha sostituito tracce di rame e antimonio, così da garantirne una maggiore resistenza.
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Il peltro oggi: usi e attenzione
Tanti gli oggetti, che anche oggi, vengono ricavati dal peltro: caraffe, vasi, piatti, gioielli e trofei, solo per ricordarne qualcuno. Alla base di queste fini creazioni una produzione di alto artigianato, che, nonostante il rispetto della tradizione fabbricativa di un tempo, vede l’utilizzo di moderni stampi di ghisa e gomma siliconica,
Prodotti ricchi di fascino, grazie al loro corpo realizzato in un materiale elegante, lussuoso e resistente nel tempo, che però richiede qualche attenzione ai fini della sua cura e pulizia.
Vediamo allora come si pulisce il peltro.
Cosa utilizzare e non utilizzare con il peltro: avvertenze per la sua cura
Nonostante il peltro si segnali per la sua non comune resistenza e per la sua tendenza a non ossidarsi, anche i suoi oggetti richiedono qualche accorgimento, soprattutto in considerazione del fatto che, con il passare degli anni, tendano ad annerirsi e a presentare una patina grassa (non sempre necessariamente da eliminare!).
Una cura facilitata dai tanti prodotti specifici che esistono in commercio, anche se è possibile utilizzare per la sua pulizia prodotti naturali privi di sostanze chimiche.
Quanto a cosa evitare, NO a detergenti aggressivi, prodotti che potrebbero danneggiarne la superficie. Analoga raccomandazione lato pagliette e spugne abrasive. Meglio evitare di farne uso, visto che il loro utilizzo potrebbe coincidere con l’eliminazione della caratteristica patina del peltro, elemento a cui gli oggetti antichi devono il loro valore commerciale.
Sette consigli per la cura del peltro
Se volete facilitare la naturale resistenza degli oggetti in peltro all’inevitabile trascorrere del tempo, ecco alcuni semplici consigli:
- Cercate di spolverare gli oggetti in peltro con una certa frequenza. Potete utilizzare un qualsiasi panno morbido.
- Per eliminare eventuali macchie, vi basterà far uso di acqua e sapone. Lavate con cura, ma soprattutto asciugate con attenzione
- Se fate uso di oggetti in peltro per il cibo, mai in lavastoviglie! Prediligete sempre il lavaggio a mano
- Attenzione anche quando utilizzate oggetti in peltro, basta poco per ammaccarlo.
- Occhio, inoltre, anche alle temperature ambientali. Evitate fonti calore da un lato ( il peltro ha una punto di fusione estremamente bassa), come termometro troppo basso dall’altro. Sotto i 18 gradi, infatti, il peltro soffre e il raffreddamento della lega potrebbe produrre la cosiddetta “peste dello stagno”.
- Quanto alla conservazione, se gli oggetti sono conservati in una vetrinetta, l’ideale sarebbe quello di porre all’interno di sostanze igroscopiche, ossia sostanze capaci di assorbire l’umidità nell’aria. Prodotti come ad esempio il gel di silice, utili nel combattere umido e macchie di muffa.
- In caso di inutilizzo, invece, meglio conservarli in appositi panni trattati, utili nel prevenire muffe e possibili ossidazioni.
Come pulire gli oggetti in peltro
La pulizia del peltro è estremamente semplice. È sufficiente, infatti, immergerlo in una bacinella di acqua tiepida, per una mezz’oretta in ammollo, assieme ad un paio di scaglie (o polvere) di sapone di Marsiglia. Fondamentale, al termine, che gli oggetti vengano accuratamente .risciacquati con acqua demineralizzata, per poi asciugare tutto con attenzione. Asciugatura che andrà praticata con un pannetto morbido. Qualche goccia di olio di vaselina e un po’ di olio di gomito, infine, vi permetterà di renderlo ancora più lucido.
Quando, invece, il peltro si presenta fortemente annerito, meglio per sgrassare ed eliminare le macchie, utilizzare un panetto di cotone intriso di alcool denaturato. Dopo, se volete un lavoro perfetto, strofinate ben bene, con una spugna morbida, imbevuta da un composto realizzato con 1 cucchiaio di sale fino, uno di amido e del succo di limone. Al termine risciacquate tutto con acqua corrente tiepida.
Se, al contrario, dovete rimuovere delle incrostazioni, l’esperienza del passato ci viene in aiuto. Quando Berta filava, infatti, le provette massaie utilizzavano il succo di foglia di cavolo crudo, succo che a forza di strofinare si forma e che è in grado di rimuovere anche le incrostazioni più ostinate. Un altro metodo prevede di far uso di un panno imbevuto di alcool denaturato o di polvere di carbonato di calcio. Quando il problema, invece, è la ruggine, la soluzione è quella di strofinarla via con una patata cruda intrisa di sapone di Marsiglia.
Come lucidare e avere cura del peltro
La lucidatura del peltro può avvenire, oltre che con i tanti prodotti in commercio, anche grazie a semplici rimedi naturali, utilizzando prodotti di uso comune.
Possiamo utilizzare del semplice dentifricio con un panetto, strofinando un miscuglio di sapone liquido e birra calda o, infine, facendo uso dell’immancabile foglia di cavolo crudo.
Qualunque prodotto utilizziate, anche in questo caso, imperativo al termine risciacquare accuratamente con acqua tiepida, per poi strofinare con un panno di lana o di daino.
In caso di graffi è possibile rimuoverli con una paglietta di acciaio a grana finissima, strofinando con movimenti calibrati circolari ed esercitando una pressione leggerissima sulla parte graffiata.
Se da pulire, invece, sono intarsi e cesellature che arricchiscono l’oggetto, ci si può aiutare con uno spazzolino da denti a setole morbide.