Di norma, quando ci si convince di “volerci provare“, nella mente di chi vuole farsi un tattoo esiste già l’idea di un soggetto, di una frase, di un elemento particolarmente significativo a cui il futuro proprietario attribuisce una valenza particolare.
Talvolta, però, il desiderio nasce a solo scopo decorativo, o chi ne è già in possesso è animato dal desiderio di farsene un altro (altri) a scopo estetico e che siano in armonia, se prossimi, a quelli già presenti.
In questo caso, evidentemente, diviene importante capire come trovare quello giusto e comprendere su cosa basarsi nella scelta.
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Come scegliere il soggetto che fa per noi
![come scegliere il tatuaggio](https://guide-online.it/wp-content/uploads/2016/05/imageOriginal-1.jpg)
Inutile sottolineare come, parlando di una presenza che ci accompagnerà per un’intera esistenza, la scelta del tatuaggio non va presa sottogamba. Se non siete realmente convinti, decisamente meglio propendere per uno di quelli semi-permanenti o solari, in modo di, una volta averlo testato, risolversi di farlo definitivamente.
Infatti oggi, anche i tatuaggi semi permanenti, creati attraverso la tecnica dell’hennè, regalano risultati sorprendenti. In questo caso vengono realizzati con aghi e macchinette analoghe a quelle comuni, ma utilizzando tecniche ed inchiostri più leggeri che, pur garantendo una resa eccellente e tempi considerevoli (da un paio di mesi sino a due anni), finiscono per sbiadire naturalmente.
Superfluo annotare come un vero appassionato di tattoo non consideri neppure questa opzione, così come avviene per alcuni tatuatori che vedono in tale pratica una sorta di bestemmia, al di là del fatto che, spesso, queste opere non spariscano del tutto, lasciando in eredità antiestetici aloni o zone con pigmentazioni non omogenee. Meno rischi con i tatuaggi solari, creati attraverso lo stencil della forma individuata e impressi mediante lampade abbronzanti o raggi solari, con il vantaggio della loro nturale scomparsa una volta svanita l’abbronzatura.
Nero o colorato?
Dopo questa scelta, il secondo quesito in ordine di priorità è legato alla scelta fra un tatuaggio nero o colorato.
Una scelta che non comporta solo implicazioni di tipo estetico, ma anche di costo, visto che questi ultimi prevedono un bugdet ben diverso, spesso maggiore anche del triplo rispetto ad un monocromatico delle stesse dimensioni.
Una spesa legata alle boccette dei pigmenti colorati, che, così come il nero, sono monouso, determinando un costo supplettivo. Inutile sottolineare, però, se il nero può essere sufficiente per dare enfasi ad una frase, come più colori regalino al soggetto ben altra profondità di dettagli e suggestione.
Una scritta è solitamente nera per far risaltare le parole, per un disegno, al contrario, il colore può rappresentare il miglior mezzo per dare più risalto al soggetto scelto.
Come scegliere lo stile?
Come in tutte le arti, anche il mondo dei tatuaggi è contraddistinto da diverse tecniche o tendenze, caratterizzata ciascuna da un uso proprio di linee, soggetti e uso dei colori.
Ad esempio la cosiddetta Old School, tornata in auge negli ultimi tempi, fa largo uso di soggetti dell’universo navale (ancore, sirene, velieri, stelle dei venti, …), realizzati con un uso deciso del colore, sfumature limitate e giochi di ombre.
Le nuove tendenze, al contrario, si differenziano per un uso più intenso di colori brillanti e linee più scure.
Sempre di moda la scelta di tatuaggi tribali, di grande impatto visivo e, spesso, prediletti per mere finalità estetiche; in questo caso parliamo di soggetti meno realistici dei precedenti, realizzati prevalentemente in nero e basati su schemi geometrici intrecciati tra loro.
In crescita le opere di derivazione nipponica, chiamati Irezumi, distinguibili per l’eleganza del tratti e il marcato uso del colore. Questi ultimi si distinguono anche per l’estrema cura dei dettagli e la combinazione dei soggetti, talvolta, capaci di narrare efficacemente una storia.
Non meno ricchi di stile i tatto thailandesi che, anche se tendenzialmente in nero, riescono ad esprimere compiutamente il vasto universo simbolico religioso orientale, attraverso la stilizzazione di un tempio al cui interno trovano posto una moltitudine di elementi dalla valenza spirituale. Spesso scelti per ragioni unicamente di gusto, ma realmente gradevoli alla vista.
Come scegliere il soggetto
Come dicevamo in apertura, definito stile e colore, o meglio, prima di questi, la scelta dovrebbe essere legata al soggetto e, soprattutto, al significato di quello che volete che vi accompagni per un’intera esistenza.
Potrebbe essere una frase che riassume il vostro essere o la vostra visione della vita, una data oarticolarmente significativa, l’omaggio ad un avvenimento decisivo della vostra vita, oppure una volontà di rinascita o di cambiamento, considerando che accanto ai significati tradizionalmente assegnati ai simboli ( la farfalla simboleggia la libertà, un dragone nipponico pace e saggezza, l’ancora, nella Old School, rappresenta sicurezza e solidità) il soggetto deve innanzitutto avere un preciso valore simbolico per voi e voi soltanto.
Non trascurando il fatto, naturalmente, che una semplice idea, una frase per voi ricca di significati rielaborata da un professionista del settore potrà divenire una vera opera d’arte anche da un punto di vista meramente stilistico.
in Rete non mancano, comunque, app e siti che consenton di testare un’idea, in modo da verficare impatto e possibile portabilità. Nel nostro articolo qui, una serie di riferimenti che permettono di simulare la realizzazione dei vostri sogni, andate qui per sperimentare l’effetto possibile.
Dove farlo?
Non meno importante è la scelta della zona del corpo sulla quale volete realizzare il vostro tatuaggio. Potreste avere la volontà di farlo in una zona visibile al Mondo intero o piuttosto prediligere per una parte intima, la cui vista sia negata ai più. Ovviamente la scelta dipenderà non poco anche dalle dimensioni che vorrete adottare.
Non dimenticate, infine, che la scelta della zona inciderà, non poco, anche sul diverso livello di dolore a cui dovrete rassegnarvi durante la realizzazione: se braccia e gambe, ad esempio, costituiscono zone non particolarmente sensibili, non altrettanto si può dire per parti in prossimità di ossa e terminazioni nervose come piedi, mani o collo. Per non parlare di labbra o la parte posteriore dell’orecchio. Qualunque sia la scelta, parola d’ordine affidarsi ad un professionista!