Siamo tutti avvezzi a mentire. Mentiamo ai nostri familiari, agli amici, ai colleghi e anche a noi stessi. La menzogna è un fenomeno così comune che ha da sempre incuriosito filosofi, psicologi e scienziati. L’insegnante di Corsi di Yoga e Reiki a Torino e Asti Elisa Fazio, sostiene che praticare la meditazione consenta alle persone di smettere di dire bugie.
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Paul Ekman e la scoperta delle microespressioni facciali
Paul Ekman, psicologo statunitense, è tra i cento psicologi più importanti del ventesimo secolo. Grazie alle sue ricerche scientifiche e a vari progetti di ricerca, Ekman ha perfezionato e ampliato il concetto di microespressione facciale, teorizzandone l’universalità. Le microespressioni sono delle brevissime e involontarie espressioni del viso che rivelano interamente un’emozione o cercano di nasconderla. I suoi contributi sono preziosi anche nello studio del comportamento non verbale, tanto da essere utilizzati dagli esperti in materia per capire se una persona mente.
Come capire, quindi, se una persona ci sta mentendo? Chiaramente non è possibile leggere nel pensiero, ma esistono delle tecniche che riescono a smascherare una persona che dice menzogne.
Come scoprire se il nostro interlocutore ci sta dicendo la verità
Una di queste consiste nell’attenzionare lo sguardo dell’altro. Secondo il Dottor Fabrizio Pace, Psicologo e Criminologo (Indicazioni Stradali) gli occhi, infatti, come si sente dire spesso realmente non mentono. Direzionare lo sguardo verso sinistra significa che si sta inventando una bugia; al contrario, guardare verso destra significa ricordare un fatto. Se il nostro interlocutore batte le ciglia frequentemente, significa che sta elaborando la menzogna proprio nel momento in cui la proferisce; allo stesso modo, se mantiene il suo sguardo fisso significa che è completamente concentrato sulla bugia che ha appena architettato. Inoltre, bisogna fare attenzione a chi svia lo sguardo. La cosa può essere normale se il soggetto in questione è una persona timida; altrimenti, è indizio di colpevolezza.
I bugiardi sorridono spesso, a volte anche più del dovuto. Se il nostro interlocutore sorride, ma il suo sorriso è circoscritto solo alle labbra e non all’intero viso, allora sta mentendo. Inoltre, se tende a coprirsi la bocca o a toccarsi le labbra mentre parla, è perché inconsciamente sa che quello che sta per dire è una bugia. Un ulteriore sintomo tipico di chi mente consiste nella propensione a ripetere la domanda che gli è stata appena rivolta prima di rispondere alla stessa, come se avesse bisogno di tempo per inventarsi la risposta. In questo caso, se vogliamo sapere la verità, possiamo chiedergli di raccontare la sua versione dei fatti al contrario, partendo dalla fine e procedendo a ritroso verso l’inizio.
Anche i movimenti del corpo di un bugiardo sono contraddittori. Infatti, una persona incolpata di aver mentito tenderà ad enfatizzare a livello gestuale la propria insofferenza; le sue gambe saranno rivolte verso l’uscita, cosa che inconsciamente indica la voglia del bugiardo di andar via da quel luogo; dirà “sì” con la voce, ma scuoterà inconsapevolmente la testa come a voler dire “no”; cercherà di raccontare una storia convincente ma alzerà involontariamente la spalla mentre parla; si fingerà triste ma i suoi occhi sorrideranno.
Di solito la persona che mente tende a creare delle barriere con il proprio interlocutore e lo farà interponendo un qualsiasi oggetto, come ad ergere una piccola barriera che lo protegga. Oppure inizierà a giocherellare con gli oggetti che si trova davanti per scaricare lo stress e la tensione accumulati. Anche il tono della voce sarà alterato, solitamente calante o eccessivamente alto e stridulo pian piano che la conversazione continua.
Il bugiardo sarà portato a temporeggiare: una persona che cerca di guadagnare tempo prima di rispondere ad una domanda, magari ripetendo tra sé e sé la domanda che gli è stata appena fatta, sta solo cercando di elaborare per bene la bugia che vuole dire. Altro segnale che fa di una persona un bugiardo è la sua eccessiva voglia di giurare e spergiurare su quanto appena detto, come a voler far sembrare ancora più plausibile la sua versione dei fatti. Inoltre cercherà di affermare la propria sincerità con frasi fatte. Generalmente i bugiardi cercano di descrivere gli avvenimenti in maniera dettagliata, inserendo particolari insignificanti, come a voler deviare l’attenzione di chi li ascolta.
Un’altra tattica del bugiardo consiste nel rifiutare di rispondere ad una domanda; o, ancora, potrà giocare sul fattore simpatia con l’uso di complimenti; andrà sulle difensive lamentandosi delle domande che gli vengo fatte e farà spesso riferimento a risposte date in precedenza, in modo da costruire credibilità.
Questi, ovviamente, sono solo una parte degli indizi che dobbiamo valutare per capire se una persona ci sta mentendo. In realtà, nessuno è in grado di smascherare con certezza una bugia. Un singolo segnale può non voler significare nulla, ma se ci troviamo davanti ad una persona e riusciamo ad individuare tutte queste avvisaglie, allora è molto probabile che costui sia un bugiardo.