Il rilascio del Documento Unico Regolarità Contributiva (DURC) è un elemento fondamentale per tutte quelle attività che ambiscono ad ottenere agevolazioni oppure che hanno intenzione di partecipare ad alcune gare d’appalto. Ultimamente si sono registrati alcuni cambiamenti e, per effettuare la richiesta nel modo corretto, è necessario osservare determinate linee guida.
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Che cos’è il Durc
Il DURC è un documento obbligatorio per quelle imprese che vogliono partecipare all’attribuzione di appalti, di gestire alcuni tipi di servizi pubblici, di avviare dei lavori o richiedere agevolazioni finanziarie o finanziamenti. Questo documento non è altro che un’attestazione che certifica che l’attività in questione possiede i requisiti per procedere in una delle suddette direzioni. In questo caso si parla di regolarità per tutto ciò che riguarda i pagamenti ed i vari adempimenti richiesti dalla legge al fine di poter conseguire la propria attività lavorativa. Perciò, il DURC si presenta come un documento fondamentale che in qualche modo garantisce l′affidabilità dell’azienda.
Come richiedere il Durc
Tuttavia, dopo il Decreto Lavoro Poletti, alcune fasi della richiesta di questo documento sono cambiate. Per richiedere il DURC bisognerà procedere in modalità telematica tramite il sito dell’INPS, dell’INAIL, o su www.sportellounicoprevidenziale.it.
Nel primo caso sarà necessario possedere il pin ed il codice fiscale, mentre nel secondo serviranno solo i codici per accedere. In alternativa si potrà effettuare la richiesta in modalità cartacea, scaricando il modulo dai siti già menzionati, oppure ritirandolo nelle sedi dell’INPS, dell’INAIL, o della Cassa Edile.
Dopo aver effettuato la richiesta, ogni richiedente avrà un codice di identificazione per quanto riguarda la propria pratica, che permetterà di tracciare l’andamento della domanda. È importante sapere che esistono due tipologie di Documento Unico Regolarità Contributiva: il DURC ordinario e quello interno. Il primo viene richiesto per quanto riguarda gli appalti pubblici e l’esecuzione di lavori privati, ed il secondo per agevolazioni e finanziamenti. Per le aziende che necessitano del DURC interno, servirà un’autocertificazione da effettuare riempiendo il modello “SC37-Durc interno“, reperibile sul sito dell’INPS.
Per coloro che hanno bisogno di ricevere un po’ più velocemente la certificazione, la soluzione migliore è comunque quella di procedere per via telematica: grazie alle novità, si potrà usufruire della “smaterializzazione” del DURC, ovvero un controllo immediato ed effettuato online, che genererà un certificato che potrà valere 120 giorni.
Scegliendo la procedura d’ufficio, i tempi saranno più lunghi e, tramite le nuove normative, le aziende verranno avvisate tramite il sistema “semaforo”: il giallo indicherà qualche irregolarità da regolarizzare entro due settimane, il rosso equivarrà ad un esito negativo e il verde, naturalmente, ad un esito positivo.
In ogni situazione è importante considerare che il nuovo DURC corrisponde ad una verifica sulla regolarità basata sui pagamenti e gli adempimenti. Prima di effettuare la richiesta sarà comunque possibile consultare i dettagli sui siti di INPS, INAIL e Cassa Edile.