Non tutti lo sanno, ma al di sotto di alcune specifiche soglie di reddito, molte famiglie hanno diritto a detrazioni relative al gas domestico, un piccolo risparmio sulle spese di riscaldamento e di cucina.
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Chi può richiedere il bonus gas?
Chi appartiene a quelle fasce di reddito che in sede di compilazione del modello (comprovato dal modello Isee) rimane al di sotto della fascia di reddito di 7.500 euro all’anno, ma la stessa sale sino a 20.000 euro se nel proprio stato di famiglia sono presenti almeno quattro figli, può richiedere l’agevolazione fiscale relativa al bonus gas.
Ulteriore requisito quello di essere piccoli consumatori, ovvero disporre di un misuratore di classe non superiore a G6 e essere titolari di una fornitura a rete, non si parla quindi di bombole o impianti gpl.
Tale bonus(in caso di clienti Eni, è valevole per un’intera annualità e rinnovabile come specificato dalla normativa presente sul sito) prevede uno sconto nell’anno successivo non stimabile a priori: una volta verificata la classe d’appartenenza e l’effettiva possibilità di rientrare nelle fasce di reddito previste dalla specifica legge, il cittadino, dedurrà dall’apposita tabella comparativa l’area d’appartenenza, ottenendo lo sconto applicato per tutto l’anno successivo il calcolo.
E’ un’ottima opportunità di risparmio e riguarda persone fisiche nei nuclei familiari: non si rivolge alle aziende, ma è rivolto unicamente all’uso domestico del gas per cucinare o destinato al riscaldamento delle abitazioni civili.

Come richiedere il bonus?
Il meccanismo appare un pò complicato ma, seguendo le indicazioni del portale dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, presentando un documento d’identità, attestato Isee, allegando alla pratica il proprio codice fiscale e il numero dei componenti del nucleo famigliare presenti sullo stato di famiglia ed un’autocertificazione di uso di gas naturale, il bonus può essere richiesto e ottenuto con facilità.
Analoghe informazioni, inoltre, potranno anche essere ottenute visitando il portale del Ministero dello Sviluppo Economico.
Per usufruire della fascia di reddito allargata sino ai 20.000, sarà richiesto un ulteriore allegato che determina lo stato di famiglia numerosa.
Una volta presentata la pratica, per i successivi dodici mesi il bonus verrà dilazionato sulle bollette, le quali, grazie a questa forma di “dieta fiscale”, consentiranno anche notevoli risparmi sull’uso del gas.