Ritrovare lo splendore di un tempo per il vostro argento, anche se appare ora tristemente annerito, non è impossibile. E per farlo vi servirà ben poco. Seguiteci.
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Come pulire l’argento annerito
Iniziate rivestendo una normale padella da cucina con un foglio d’alluminio. Una volta foderata, riempitela di tanta acqua quanto necessaria per potervi poi immergevi completamente l’oggetto che desiderate lucidare, infine accendete la fiamma del gas.
Nella pentola ora inserite un cucchiaio di bicarbonato di sodio, assicurandovi che lo stesso si sciolga completamente.
Raggiunto il bollore, spegnete i fuochi, per poi immergere l’articolo che dovrà poggiare sul foglio d’alluminio, di tanto in tanto spostandolo, in modo che tutta la sua superficie venga a contatto con l’alluminio. Alluminio che potrete andare ad aggiungere in presenza di un anello, inserendolo al suo interno, in modo da rendere lucenti anche le superfici interne.
La pulizia dovrebbe produrre nell’acqua la comparsa di macchia giallo-brunastre. Quando ritenete che il monile sia adeguatamente pulito, facendo attenzione a non bruciarvi, potete estrarlo dalla pentola.
A questo punto, aiutandovi con un panno, asciugatelo anche nelle fessure e cavità, riuscendo in tal modo a rimuovere anche potenziali tracce di ossidazione rimaste sull’oggetto.
Pulire l’argento con il sale grosso
Un altro facile metodo naturale, che sfrutta lo stesso principio di ossido-riduzione, vede accanto all’acqua calda e all’alluminio, l’aggiunta del sale grosso.
Questo sciolto in acqua all’interno di una bacinella, nella misura di 4 cucchiai, permette dopo una sola mezz’ora di vedere gli oggetti immersi precedentemente, ritornare a nuova vita, apparendo lucenti e brillanti.
Il tutto è facilmente spiegabile pensando che il nero che noi scorgiamo sui nostri amati oggetti non è che zolfo, che ha ossidato l’oggetto e che, durante il processo, grazie alla presenza del sale, si trasferisce dall’oggetto allo strato di carta argentata.