Nonostante si richiami ad una placida balena, il Blue Whale rappresenta una delle maggiori minacce alla serenità dei genitori nell’anno 2017. Più di 150 le vittime in Russia, colpevole il “gioco” online che adesca giovani su Internet e, facendo leva su paure e disagi, spinge molti di essi, dopo 50 fatidiche e autolesionistiche prove e sotto la guida di un (folle) curatore, al suicidio.
Ecco cosa sapere relativamentre alla follia russa e come comportarsi con i propri figli.
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Mostrare interesse per la vita dei figli
Nonostante questa nuova tendenza on line appaia assolutamente assurda, e non meno le tante prove che lo compongono e includono sveglie mattutine, tagli e autopunizioni di diversa natura, visioni di film horror sino al proprio suicidio, la Blue Whale ha visto anche in Italia cadere nella sua rete non pochi ragazzi.
Nel vuoto valoriale di questi anni, infatti, non sono pochi gli adolescenti che, privati di veri rapporti familiari e modelli positivi, sono in balia di loro stessi e di un incontro con una realtà non gratificante quanto le proprie aspettative, tanto da essere mossi da pulsioni autodistruttive, valutando la stessa ipotesi della morte.
In questo clima di disagio giovanile, non stupisca quindi che trovi terreno fertile una macabra moda che, alimentata dalla follia di squilibrati inclini a favorire il dolore altrui, preveda prove via via più umilianti e dannose, sino all’epilogo più tragico
Un elemento fondamentale e che può fare la differenza per evitare che i propri figli vengano a contatto col Blue Whale è quello di mostrare interesse per ciò che fanno.
Ecco perché sarebbe bene, per quanto difficile, considerare di monitorare con attenzione anche le relazioni social dei propri figli. Questo perché l’universo virtuale rappresenta uno scenario in cui i nostri figli, talvolta, si muovono in maniera scomposta tra identità fittizie e incontri poco raccomandabili.
Primo consiglio, quindi, divenire genitori consapevoli anzichè genitori spaventati , ossia in grado di accompagnare, soprattutto quando pre-adolescenti, i propri figli nella dimensione online.
Una raccomandazione, naturalmente, valida pur senza Blue Whale, anche perchè al di là delle tante bufale che ruotano attorno a questo fenomeno, se un genitore non si accorgesse se un ragazzo si sveglia alle 4.20 di mattina, non dice una sola parola per un intero giorno (28° prova) o indichi “#i_am_whale” sul proprio profilo, allora il problema esisterebbe a prescndere di tendenze on line o meno.
Altri consigli utili per genitori contro il Blue Whale
Un dettaglio non da poco riguarda quelli che sono i comandi iniziali del Blue Whale che ad un genitore permetterebbero di capire cosa sta facendo il figlio.
Infatti nel momento in cui si entra in questo gioco pericoloso, come dicevamo, è richiesto di svegliarsi alle 4 di mattina, guardare film horror, fare dei tagli sul corpo e così via. Tutte cose clamorose e che un genitore difficilmente non riuscirebbe a percepire da parte del proprio figlio. Ecco perché diventa utile considerare la possibilità di essere costantemente al passo con la vita dei figli.
Il tutto senza mostrarsi mai spaventati: far percepire la paura al proprio figlio potrebbe incutere una sensazione strana che di certo non farebbe bene. Il Blue Whale, in poche parole, può essere tenuto lontano con qualche semplice attenzione.