Benvenuti nel mondo affascinante della pesca dei gamberi di fiume! Se siete curiosi su come catturare questi deliziosi crostacei in modo efficace e divertente, siete nel posto giusto.
Nel nostro articolo, esploreremo le tecniche, gli strumenti e i segreti necessari per diventare esperti cacciatori di gamberi di fiume. Scoprirete tutto ciò che serve per trasformare una giornata tranquilla sul fiume in una vera e propria avventura culinaria.
Preparatevi a imparare e ad immergervi in questa affascinante attività!
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I gamberi di fiume in Italia
I gamberi di fiume autoctoni italiani sono fondamentalmente di due tipi: il Gambero Austropotamobius Pellipes e gli Austropotamobius Italicus . L’Italicus si divide in A , B e C .
Più raro risulta essere l’Austropotamobius torrentium presente in alcune zone del nord est e nelle alpi carniche .
Le caratteristiche tipiche dei gamberi di fiume italiani devono misurare minimo cinque centimetri e devono essere di colore bruno scuro .
L’habitat ideale per questi gamberi sono i piccoli torrenti montani , preferiscono quelli con poca vegetazione ma con molti sassi.
I Gamberi ricaveranno da massi, sassi e radici la propria tana .
Trovare una tana di gambero è abbastanza facile .
Infatti bisognerà cercare sotto le zone di vegetazione ripariale oppure non di rado si trovano delle colonie molto profonde con uscite disposte a più livelli sulle rive dei fiumi.
Come pescare e catturare gamberi di fiume
Esistono tre metodi per catturare i gamberi di fiume: con le nasse, con i tramagli e a mani nude.
- Il metodo delle nasse è sicuramente il più produttivo in quanto possono essere adoperate praticamente in ogni condizione. Risultano essere molto redditizie con acque mosse e torbide. Le nasse sono reti o trappole appositamente progettate per catturare gamberi, granchi e altri animali marini simili. Le nasse solitamente riescono a catturare prede con una misura massima di sei centimetri. Bisognerà inserire come esca, all’interno della nassa, mangime umido per animali domestici oppure pesce d’acqua dolce o salata . Vengono posizionate, solitamente, la notte per poi ritirarle la mattina seguente.
Come pescare i gamberi di fiumi con le nasse
Ecco come funziona:
- Preparazione delle nasse: Le nasse sono generalmente costituite da un telaio rigido o semirigido, spesso in metallo o plastica, con una struttura a forma di cesto o gabbia. La parte superiore è solitamente aperta, mentre la parte inferiore è chiusa con un’entrata attraverso la quale i gamberi possono entrare ma faticano a uscire.
- Applicazione dell’esca: Per attirare i gamberi, solitamente si inserisce un’appropriata esca all’interno della nassa. Questa esca può variare, ma spesso sono usati pesci o parti di pesci in decomposizione, carne, o qualsiasi altra cosa che attragga i gamberi.
- Posizionamento delle nasse: Una volta preparate, le nasse vengono posizionate sul fondale marino o fluviale in aree conosciute per la presenza di gamberi. Le nasse vengono solitamente legate a una corda o a un’ancora per tenerle in posizione.
- Raccolta delle nasse: Dopo un periodo di attesa, che può variare a seconda delle condizioni locali e delle preferenze, le nasse vengono recuperate. I gamberi, attratti dall’esca, entrano nella nassa ma hanno difficoltà a uscire attraverso l’entrata stretta.
- Cattura dei gamberi: Una volta recuperate, le nasse vengono esaminate per catturare i gamberi catturati. I gamberi vengono quindi separati dall’esca e raccolti.
È importante rispettare le normative locali sulla pesca dei gamberi, poiché ci possono essere regole specifiche riguardanti le dimensioni minime dei gamberi catturabili, le quote di pesca e le stagioni di pesca consentite. Prima di praticare la pesca dei gamberi con le nasse, è consigliabile informarsi sulle regole locali e ottenere le necessarie autorizzazioni.
- Un altro modo per catturare gamberi di fiume è l’utilizzo di tramagli, anche se, in questo caso, si tratta già di una tecnica abbastanza professionale. Questa tecnica è importante per le specie alloctone. I tramagli sono reti da pesca costituite da tre strati di rete che sono sovrapposti e collegati tra loro per formare una sorta di “tunnel”. Questa rete è progettata in modo tale da catturare i gamberi mentre si spostano lungo il fondale marino o fluviale. E, comunque, la rete non deve scendere molto in modo tale da non catturare anche gli esemplari di taglie più ridotte. La rete in questo modo potrà essere lasciata per più giorni.
Come pescare i gamberi di fiumi con i tramagli
La pesca di crostacei con tramagli si svolge sostanzialmente in una serie di passi:
- Preparazione dei tramagli: I tramagli vengono preparati prima di essere immersi nell’acqua. Sono composti, come abbiamo visto, da tre strati di rete sovrapposti, ognuno con una maglia diversa. Il primo strato ha maglie più grandi, il secondo strato ha maglie più piccole, e il terzo strato ha maglie ancora più piccole. Questa struttura a tre strati consente ai gamberi di entrare nel tramaglio, ma li trattiene una volta catturati.
- Immersione dei tramagli: Una volta preparati, i tramagli vengono immersi nell’acqua e posti sul fondale marino o fluviale in aree note per la presenza di gamberi. Solitamente, i tramagli vengono fissati al fondo utilizzando pesi o ancoraggi per mantenerli nella posizione desiderata.
- Attirare i gamberi: I gamberi, mentre si spostano sul fondale in cerca di cibo, incontrano i tramagli e cercano di passare attraverso di essi. A causa delle diverse dimensioni delle maglie nei vari strati del tramaglio, una volta entrati, i gamberi hanno difficoltà a uscire.
- Recupero dei tramagli: Dopo un periodo di tempo che può variare a seconda delle condizioni locali e delle preferenze del pescatore, i tramagli vengono recuperati. I gamberi catturati rimangono intrappolati nei tre strati di rete.
- Cattura dei gamberi: Una volta recuperati, i tramagli vengono esaminati e i gamberi catturati vengono rimossi. I gamberi vengono quindi separati dalla rete e raccolti.
Come per la pesca con le nasse, è fondamentale rispettare le leggi e le regolamentazioni locali sulla pesca dei gamberi con i tramagli, in quanto possono esistere norme specifiche sulle dimensioni minime dei gamberi catturabili, le quote di pesca e le stagioni di pesca consentite. Prima di utilizzare questa tecnica di pesca, è consigliabile informarsi sulle regole locali e ottenere le autorizzazioni necessarie.
- Infine la tecnica a mani nude deve essere fatta di notte adoperando le torce per avere una buona visibilità.
Questa tecnica deve essere effettuata, però, in piccoli torrenti con una profondità di massimo cinquanta centimetri.
L’ A. Italicus è un gambero a lento accrescimento, infatti non arrivano a deporre più di centocinquanta uova. Inoltre è stato notato, ultimamente , la presenza di specie alloctone che rischiano di far estinguere i gamberi nostrani. In quest’ottica bisogna moderare la pesca dei gamberi di fiume .