Sono sempre di più le persone che decidono di mettere in mostra il loro talento vocale: per questo motivo programmi come “The Voice of Italy“ vedono sempre più partecipanti ai casting iniziali. Come si fa ad essere uno di loro ed arrivare alle tanto ambite blind auditions? Ecco qui una breve guida.
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Come partecipare a The Voice
Innanzitutto, occorre essere un cantante; che si tratti di una persona sola o di due (registrate come unico concorrente), non è necessario essere professionisti perché vengono accettati anche cantanti amatoriali.
E’ necessario avere un’età compresa tra 16 anni compiuti e 60 anni ed essere di sana e robusta costituzione.
Dal punto di vista burocratico, non bisogna avere accordi legati alla gestione della propria immagine né contratti con case discografiche, ed essere cittadino regolare italiano, senza carichi pendenti.
Come funzionano i casting di The Voice
Purtroppo, una volta mandata la candidatura all’indirizzo mail specificato, non tutti i candidati verranno presi in considerazione: solamente un numero chiuso, determinato in precedenza, passerà alle vere e proprie audizioni, dove verrà svolto un breve colloquio conoscitivo e il concorrente proporrà uno o due brani dopo aver firmato una liberatoria.
Dalle prime audizioni verranno scelti 120 concorrenti che, grazie ad una voce particolare o con un pezzo degno di nota, siano riusciti a conquistare l’attenzione e soprattutto le orecchie della severa giuria.
Da quel momento avranno inizio le blind auditions: si tratta di 4 puntate in cui i concorrenti eseguiranno un pezzo indicato dalla produzione. L’esibizione avverrà inderogabilmente una volta sola, avrà una durata prestabilita e non potrà essere ripetuta, a meno che non si vada a finire nella fase di ripescaggio.
I quattro coach valuteranno i candidati basandosi esclusivamente sulla voce: non avranno, infatti, la possibilità di vedere la persona che sta eseguendo il brano, essendo girati di circa 180 gradi rispetto al palcoscenico. Se il coach viene colpito dall’esibizione, schiaccerà il pulsante “I want you” e la sua poltrona si girerà verso il palcoscenico, e se sarà l’unico a premerlo, il candidato entrerà automaticamente a fare parte della sua squadra. Se saranno più coach a premere il pulsante, la scelta della squadra avverrà invece da parte del concorrente.
Può capitare anche che nessun coach venga convinto dal brano proposto e quindi che nessuno di loro schiacci il pulsante: in questo caso, il candidato dovrà abbandonare la competizione. Ogni coach sceglierà 16 talenti, che andranno a comporre le varie squadre; se non si arrivasse a tale numero per ogni coach, sarà facoltà della produzione individuare i talenti che verranno ripescati.
Ovviamente, per avere successo in un format televisivo di questo genere, non basta solamente saper cantare: bisogna saper valorizzare, oltre che la propria voce, la propria presenza scenica. Alle audizioni, ad esempio, è consigliabile non presentarsi vestiti in modo troppo eccentrico o con particolari appariscenti; una persona semplice e con un bel sorriso, spesso, fa più colpo rispetto a un anonimo manichino ricoperto di vestiti.
La scelta dei pezzi da proporre alle audizioni va fatta ovviamente pensando a quelle canzoni che, oltre ad essere adatte alla voce del candidato, significano qualcosa per la persona stessa: un pezzo a cui si sia affezionati riuscirà sicuramente meglio di uno che si propone solo per fare scena.