Vuoi sapere come ottenere un risarcimento danni in caso di ritardo nella consegna dei mobili? Sì? Allora questo articolo fa per Te!
Anche perché, lo sappiamo tutti, cambiare casa con quanto ne consegue lato mobili o semplicemente rinnovare “solo” il nostro arredamento, nonostante la gioia insita nelle novità, inevitabilmente comporta una buona dose di stress.
Difficilmente la nostra scelta non avviene dopo un infinito peregrinare nei vari mobilifici che si trovano nei dintorni e, talvolta, anche con trasferte molto più lontane. Per non parlare delle misure (ti serve misurare la superficie di una casa, leggi la nostra guida), le discussioni con l’architetto, i mille dubbi e la comparazione dei prezzi, insomma una faticaccia.
Finalmente, però, un bel giorno arriviamo all’acquisto, magari con relativo saldo, insomma tutto finito? O quasi…
Accade, purtroppo, spesso, troppo spesso a tante persone di acquistare arredi richiedendo il servizio di consegna a domicilio e dover aspettare ben più dei giorni stabiliti per ricevere la merce.
E tutto ciò, oltre ad essere una situazione spiacevole, una situazione frustante che arriva inaspettata, in alcuni casi può anche provocare un vero e proprio danno. Come comportarsi allora in questi casi?
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Chiedere risarcimento per un ritardo nella consegna
La sottoscrizione di un contratto, come nel caso di acquisto dei mobili (vuoi sapere come sistemare mobili in piccoli spazi, leggi la guida), comporta per il compratore l’obbligo al pagamento della somma pattuita in cambio di quanto acquistato. Un atto, cioè, che prevede una serie di obblighi reciproci (quella del compratore al versamento del denaro e del venditore alla consegna effettiva dei mobili) che, quando disattesi, comportano inevitabilmente la responsabilità a carico del contraente inadempiente, ossia della parte che non esegue la prestazione dovuta o lo faccia solo parzialmente.
In questi casi, e in generale, si considera il debitore inadempiente e per la legge possono scaturire due diverse possibilità:
- la risoluzione del contratto, su richiesta del creditore leso
- la possibilità di un risarcimento a favore del creditore stesso
Quali sono i tempi di consegna mobili
In base al Codice del Consumo ( leggi anche Decreto legislativo, 06/09/2005 n° 206, G.U. 08/10/2005, Dlgs-codice-consumo), salva diversa pattuizione, la consegna dei mobili, e di una qualunque altra merce, deve avvenire nei 30 giorni.
Non meno da rammentare che, in qualche caso, i mobilifici fanno leva su formulazioni, tra le tante ad esempio “valore indicativo e non vincolante“, prive di alcuna efficacia in quanto da intendersi come clausola vessatoria poiché contraria a norme del Cod. Cons. (art.60).
A questo punto se il venditore non adempie all’obbligo di consegna dei beni entro la data concordata o il mese di legge, il compratore deve intimargli la consegna entro un termine supplementare. Se anche questa ulteriore dilazione scade senza consegna, il compratore è legittimato a risolvere il contratto salvo il diritto al risarcimento dei danni.
Cosa fare quando la consegna dei mobili non avviene
Anzitutto è consigliabile provare a sollecitare telefonicamente l’azienda, spiegando che questo comportamento vi sta causando tutta una serie di contrattempi, dopo di che aspettare qualche giorno per vedere se la situazione si sblocca.
Se anche dopo il sollecito telefonico la merce non viene ancora consegnata, diventa inevitabile inviare una comunicazione indirizzata all’azienda inadempiente.
Vediamo come realizzarla e come, nel farlo, tutelarci anche da un punto di vista legale.
Come scrivere la richiesta di risarcimento
Anzitutto la comunicazione dovrà essere inoltrata in forma scritta e tramite raccomandata, meglio se con ricevuta di ritorno.
Questo, infatti, vi permetterà di disporre di un titolo comprovante l’avvenuta ricezione della comunicazione da parte del Mobilificio e la data in cui questa è avvenuto.
Non vi sarà necessario che disporre dei moduli da compilare necessari alla pratica. Se esistono formulari già predisposti dall’azienda per i vari reclami (vuoi sapere come scrivere una lettera di reclamo, prendi spunto dalla nostra guida), questi ultimi sono solitamente disponibili nei siti web delle aziende; in caso contrario potrete farne richiesta via fax. Se nessuna di queste ipotesi risulta attuabile perché l’azienda non mette a disposizione moduli standardizzati, sarà sufficiente utilizzare un normale foglio A4.
Dopo aver inserito i dati del mittente e del destinatario, ovviamente dovrete indicare nell’oggetto la frase “Ritardo nella consegna arredi” o un’altra simile, indicando sempre il riferimento della fattura e/o della pratica. Potreste anche, ancor più utilmente, corredare la vostra missiva con la fotocopia della fattura e quella dell’avvenuto bonifico.
Nella lettera, quando indirizzata ad una catena o alla sede centrale, è consigliabile specificare anche la data dell’avvenuto acquisto e la località in cui è sito il negozio.
Sforzandosi di essere il più possibile chiari e coincisi, facendo trapelare la vostra insoddisfazione, spiegando alla vostra controparte di essere molto contrariati per la mancata consegna, nonostante il vostro sollecito telefonico. Descrivete in maniera sintetica e concisa tutti gli avvenimenti, sottolineando la discrepanza tra ciò che è successo e gli obblighi contrattuali disattesi.
La lettera dovrà sottolineare come questo ingiustificato ritardo stia comportando tutta una serie di disagi e quando non dei danni (pensate, ad esempio, alla mancata consegna della cucina, con la conseguente necessità di dover mangiare per diversi giorni da un parente quando non in un ristorante o come non disporre di un letto possa costringere a dover pernottare in albergo), quantificando a grandi linee l’ammontare della vostra richiesta di risarcimento. Su questo punto occorre essere chiari e indicare espressamente un importo che possa essere congruente. A questo riguardo, poiché il danno non può essere quantificato automaticamente (quello che giuridicamente si intende come re ipsa), che raccogliate prova del medesimo, conservando, ad esempio, le ricevute delle cene, quelle di eventuali notte trascorse in hotel oppure qualsivoglia altra spesa documentabile riconducibile alla mancata consegna.
Infine è importante specificare nella conclusione della lettera una data tassativa entro cui si desidera ricevere una risposta (di norma vengono dichiarati sette giorni).
È importante far comprendere all’azienda non solo il proprio disappunto, ma anche il fatto che sta infrangendo un contratto stipulato a norma di legge.
A volte, soprattutto nei casi particolarmente gravi, è consigliabile anche minacciare il ricorso a vie legali, caso in cui le spese verranno ovviamente addebitate al contraente che risulta inadempiente, quindi all’azienda che non ha consegnato il bene entro il termine previsto.
Concludete la vostra richiesta, inserendo data e luogo e apponendo la vostra firma in calce.