Quando si prende un taxi in una città che non conosciamo o comunque mossi dalla fretta, non si ha sempre modo di pensare ai propri diritti come viaggiatore.
Eppure converrebbe farlo, così come risulta utile esserne a conoscenza. Esigenza che nasce anche dal malcostume di alcuni conducenti che non si fanno grandi scrupoli nell’approfittarsi di turisti o dei meno avveduti.
Ovviamente è inutile sottolineare come siano migliaia i taxisti corretti. Conducenti che svolgono quotidianamente la propria attività con onestà e professionalità, ma è evidente come in una categoria numericamente tanto importante, ovviamente ci sia anche spazio per chi invece non si segnala esattamente per comportamenti virtuosi.
Per questo, ogni volta che saliamo su un taxi, risulta utile conoscere i propri diritti di cliente, mettendosi al riparo da truffe e furberie di sorta.
Vediamo allora di conoscere a cosa prestare attenzione una volta saliti in taxi.
Indice Guida Gratis:
Quali sono i diritti del cliente in taxi
Indispensabile premettere come non esistano né regole né tariffe comuni alle diverse realtà.
Il costo di una corsa a Milano non necessariamente avrà lo stesso valore a Roma o Palermo.
Detto ciò esistono delle norme valide trasversalmente in ogni città, ed è su queste che può essere utile appuntare la nostra attenzione.
Una serie di indicazioni che sono state raccolte ad opera della Unc (Unione Nazionale Consumatori, di seguito trovi il link al sito istituzionale), di concerto con l’app Mytaxi, attiva ad oggi nelle maggiori metropoli nostrane. Il risultato?
“Buone regole per taxisti e consumatori“, un vademecum a cui affidarsi per conoscere le proprie tutele come consumatore e le norme che regolano l’attività.
Vediamo di cosa si tratta. (Devi prenotare un taxi o un veicolo di lusso, ecco la guida che ti aiuta).
Prezzi dei taxi e diritti del consumatore
Innanzitutto attenzione alle tariffe. Per quanto le stesse siano stabilite su base cittadina, comunque devono essere sempre esposte nell’abitacolo, ad uso del passeggero.
Stella polare per non essere fregati, gettare un occhio al tassametro.
Lo stesso non sarà, come si sarebbe portati a credere, mai a zero! L’importo dovrebbe, infatti, variare dai 2 ai 3 euro, secondo quanto sancito a livello comunale, mentre il tassametro dovrà essere attivato alla partenza del veicolo.
Diversa la situazione quando la chiamata avviene via telefonica o tramite app. In questi casi, infatti, il tassametro scatta dall’accettazione della corsa, maggiorato eventualmente dal supplemento legato al Radiotaxi, secondo le convenzioni del luogo.
Insomma se prenotate un taxi o lo chiamate telefonicamente, lecito che è all’arrivo il tassametro segni già un minimo di euro, ma se notate un importo sospetto, non esitate a chiederne conto all’autista. Anche perché, al di là del supplemento di cui sopra, non esistono altre tipologie di sovrapprezzo, tali da giustificare una cifra considerevole. (Volete essere sicuri di pagare il giusto in taxi, ecco come calcolarlo).
Tenete conto che il taxista dovrà essere partito, al momento della chiamata o per arrivare all’orario convenuto, qualche minuto prima, ragion per cui, una volta in auto, controllate le tariffe per minuto e quella fissa del supplemento. Così facendo potrete verificare se la somma presente sul display del tassametro, al momento del suo arrivo sia congrua.
Ultima cosa. Il tassista, di norma, ha l’obbligo di prendervi le valige e sistemarle nel bagagliaio.
Se siete di fretta, ovviamente, potreste fare anche da soli, ma, di regola, il conducente dovrebbe scendere e sistemarvi in auto quello con cui viaggiate. (Truffe in auto? Ecco come evitarle).
Come si può pagare in taxi
Come qualsiasi altro commerciante, anche i taxisti hanno l’obbligo di accettare i pagamenti a mezzo di Bancomat o carte di credito.
SI tratta di un vincolo che, però, non si traduce concretamente in alcuna sanzione ai danni di chi non lo faccia e non attivi sul proprio mezzo il Pos.
Per i passeggeri, però, esiste sempre la possibilità di inoltrare relativa segnalazione al Servizio mobilità del luogo, non dimenticando di allegare alla stessa il numero di licenza del veicolo (che potrete comodamente recuperare dalla tabella delle tariffe esposto).
Link utili: se vuoi scaricare il vademecum per taxisti e viaggiatori, clicca qui
per utilizzare l’app mytaxi, ecco la scheda del programma.