Una riforma quella che interessa EQUITALIA sollecitata da più parti è stata varata dal Governo cercando di raccogliere nel decreto le varie istanze sensibili a questa materia molto delicata.
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Superato l’aggio della riscossione: si passa al CTR
Il Governo vara il decreto attuativo sulla riorganizzazione delle Agenzia Fiscali della Delega Fiscale (Legge. n. 23 del 11 marzo 2014), con la quale rimodula l’aggio a favore dell’agente di riscossione, Equitalia. Sostanzialmente non si potrà parlare più di aggio a carico del debitore (da più parti considerato troppo elevato, 8% del debito) ma bensì di CONTRIBUITO ALLA RISCOSSIONE che sarà incassato dallo Stato e scenderà di due punti percentuali, assestandosi ad un più ragionevole 6%. una misura sollecitata questa da più parti, vedi le Associazioni a tutela del consumatore, che ormai da anni intraprendono una battaglia legale contro questo sistema di garanzia della riscossione.
Si aggiunga a queste istanze anche il monito chiaramente lanciato al legislatore da parte della Corte Costituzionale la quale chiamata a sentenza ha risposto in merito all’aggio lasciando aperta l’interpretazione di una futura dichiarazione di illegittimità dell’aggio di Equitalia. Monito recepito prontamente da Palazzo Chigi.
Si riduce il limite alle rate non pagate
In maniera contestuale si abbassa il limite delle rate non pagate per non perdere il beneficio della rateizzazione: attualmente previsto in 8 rate di dilazione, diverranno 5 senza che le rate siano temporalmente consecutive. Facciamo un classico esempio: si decade dal beneficio della rateazione se, nel 2016 il contribuente risulterà insolvente nel versamento di tre rate (poniamo gennaio, agosto, dicembre) e nel 2017 di altre due (supponiamo febbraio, marzo).
Concessioni e “Lieve Inadempienza”
Resta possibile recuperare il beneficio della rateazione a patto che il contribuente riesca a sanare la propria posizione debitoria nei 5 giorni successivi alla scadenza prevista. Tale possibilità viene a definirsi come “lieve inadempienza“. Tale condizione transitoria viene limitata ad una platea ristretta, ovvero fra coloro che hanno compiuto inadempienza per un importo non superiore al 3% del loro debito e comunque per una cifra non superiore ai 10.000 euro.
Possibile sanare il debito per evitare il pignoramento
Ultima istanza per evitare il pignoramento è concessa al debitore che pagherà tutti i debiti arretrati che, come evidenziato in precedenza, sarà l’ammontare delle 5 rate scadute ( e non più 8 come attualmente previsto).