Tempo di crisi e sempre più Italiani si ingegnano nel fare i piccoli e grandi lavoretti di casa in autonomia. Tanti i tutorials in Rete, ormai su quasi ogni tipo di materia, e la possibilità di risparmiare centinaia di euro, per un risultato, che con un po’ di impegno e attenzione, talvolta è più che decoroso.
Questo lo scopo di questa guida che si propone di indicare consigli e suggerimenti su come dare il bianco in Bagno.
Ovviamente, quasi inutile sottolinearlo, le regole per la tinteggiatura di murature interne devono rispettare alcuni parametri. Aspetti ancor più da considerare quando si opera in Bagno.
Per ottenere ottimi risultati, e ancor più duraturi, in un ambiente che per la sua naturale destinazione è soggetto ad umidità di vapore, infatti, bisogna osservare alcune accortezze che dipendono oltre che dalla scelta dei materiali adatti anche dai risultati della tinteggiatura.
Questi a loro volta sono determinati da due fattori: l’adeguata preparazione del supporto e la corretta applicazione del prodotto. Vediamo allora assieme come cercare di soddisfare queste due condizioni
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Come dare il bianco in Bagno? Quali prodotti usare
Da scartare in assoluto le tempere che vanno bene per essere impiegate solo in locali di secondaria importanza. Non sono assolutamente lavabili, hanno scarso potere coprente, si sfarinano in presenza di umidità o di alte percentuali di vapore acqueo, ingialliscono facilmente e non sono sovraverniciabili.
Sarebbe anche meglio escludere le tinte semilavabili, poiché si tratta di pitture di bassa qualità e vendute a basso costo delle quali è meglio diffidare.
L’ideale, invece, sarebbe quello di orientarsi su idropitture lavabili, prodotti che hanno ormai sostituito completamente le pitture tradizionali grazie alle loro caratteristiche decisamente superiori. Insomma meglio spendere qualcosa in più, per una spesa che, alla lunga, si rivela un investimento importante,
La resa è ottima (1 kg per 8-10 metri quadrati), sono di facile applicazione sulla maggior parte delle superfici anche in verticale ed hanno un essiccamento rapido. Utilizzano come legante delle resine gommose in dispersione acquosa e impiegano dei pigmenti a base di biossido di titanio.
La pellicola risulta essere continua, resistente, elastica, non sfarinante, l’ideale per un ambiente come il bagno, consentendo efficaci lavaggi anche con i normali detersivi domestici compresi gli sgrassatori. Ricordate sempre che la qualità della lavabilità è indice essa stessa di qualità: più una pellicola è lavabile maggiore è la qualità, quindi oltre a questo requisito essenziale la idropittura deve possedere un potere coprente e riempitivo.
Come dare il fondo in Bagno
Ovviamente si tratta di un’attività che richiede in primis un minimo di lavoro preparatorio. Ci basterà ricoprire le piastrelle delle pareti e dei pavimenti con della carta da giornale, fissando quella che va sulle pareti con della carta gommata 0.
fatto questo, prepariamo il fondo della parete a seconda della situazione della muratura.
In caso di presenza di muffe, prima di procedere alla tinteggiatura vaporizziamo dei prodotti antimuffa che hanno potere sanificante. Un’operazione che conviene sempre effettuare muniti di mascherina per proteggersi dai vapori di solvente. Qualora poi sia necessario, procedete al raschiamento del muro per un’asportazione più radicale, utilizzando, qualora vogliate risparmiare, anche un semplice composto realizzato da acqua e candeggina.
Nel caso doveste optare per questa soluzione, versate la miscela in un contenitore con erogatore a stantuffo tipo quello che contiene lo sgrassatore.
In presenza di muri nuovi, invece, è opportuno eseguire un trattamento della parete utilizzando specifici liquidi impregnanti per rallentare l’assorbimento superficiale.
Poi procedete a tinteggiare.
Come dare una seconda mano di bianco in bagno
Non effettuare un secondo passaggio finché il muro non sia perfettamente asciutto. Non è possibile indicare una tempistica unica, visto che il tempo di asciugatura dipende da tanti fattori quali la disposizione del locale
(con finestre o senza), condizioni climatiche, ventilazione e temperatura .
La tinta può essere applicata con un qualunque rullo, anche se è preferibile disporre di quello a vello naturale (montone, merinos) a pelo lungo oppure anche facendo uso di un pennello. Dotatevi anche di i un plafoncino, di una pennellessa e di un astuccino, mentre qualora occorre anche nel caso tinteggiare una parete posta dietro a un radiatore, non dimenticate di procurarvi anche un pennello per radiatori.
Il tutto per una spesa che, anche optando per i prodotti migliori, sarà decisamente più contenuta rispetto all’affidarsi ad una ditta esterna o ad un imbianchino. Un’operazione che vi porterà a spendere soprattutto per la tinta, per un costo che varietà a seconda della qualità e dalla quantità di cui avete bisogno per tinteggiare i vostri servizi. In ogni caso nei centri Fai date, difficile che non riuscirete a conciliare prezzo e qualità.