Un malore che sopraggiunge all’improvviso può avere diverse cause e, tra queste, non è da escludere la possibilità di un avvelenamento. Si tratta, come tutti sappiamo, di un problema legato all’ingestione di sostanze tossiche o nocive. Un’eventualità molto meno rara di quanto non si pensi. Frequente, purtroppo, è il caso di bambini che possano portarsi alla bocca detersivi o prodotti chimici.
Un’altra ampia casistica ricomprende i casi provocati da un abuso di farmaci (volontario o meno), con potenziali rischi davvero drammatici, morte compresa. Si tratta infatti, di una problematica che può essere scatenata dal consumo di alimenti potenzialmente dannosi, funghi in primis, ma anche assolutamente combustibili, ma soggetti ad una scorretta conservazione. In questo caso il sopraggiungere di tossicosi alimentari, come nel caso del botulismo.
Qualunque sia l’origine dell’avvelenamento, scopo precipuo della nostra trattazione imparare a riconoscerlo e sapere cosa fare, in atteso dell’arrivo dell’ambulanza.
Che cosa bisogna fare se si sospetta questa ipotesi? Ecco qualche consiglio:
(come conservare le confetture evitando il rischi botulino. Ecco la guida).
Cosa fare quando si sospetta un avvelenamento
Un avvelenamento, come premettevamo può essere originato da diverse cause, oltre a quelle già menzionate, possiamo avere anche:
- l’ingestione di una sostanza tossica,
- un morso d’insetti o di vipere,
- l’inalazione di esalazioni nocive, tramite la pelle.
Tutto questo potrebbe accadere a casa, negli ambienti lavorativi o nel caso di dispersioni accidentali di sostanze tossiche in seguito a incidenti. Come comportarsi in caso di morso di serpente? Ecco le prime raccomandazioni).
Cosa fare in caso di avvelenamento
Quando una persona si sente male all’improvviso, senza avere subito alcun tipo di trauma, è bene iniziare a indagare sui sintomi e chiedere al più presto al paziente se abbia ingerito qualche sostanza. Indagare su cosa stava facendo prima del malore.
È fondamentale agire in fretta, poiché il paziente potrebbe cadere in uno stato d’incoscienza, che prolungherebbe i tempi utili a scoprire le possibili cause dell’avvelenamento.
Nel caso in cui si presuma che la persona colpita da malore abbia ingerito sostanze tossiche o nocive, bisogna cercare di scoprire che cosa esattamente è stato introdotto nell’organismo, se un medicinale, un detersivo o cibo. Sotto questo punto di vista, inutile dirlo, fondamentale è l’esame ambientale. Comprendere dove si trovasse il soggetto, avendo cura di verificare se non vi siano elementi utili come contenitori vuoti (anche di medicinali) o porzioni di cibo presenti. (vuoi prevenire l’avvelenamento da piombo? Ecco la guida)
Quali sono i sintomi da avvelenamento
Se una persona ha ingoiato sostanze tossiche, magari funghi velenosi o un alimento alterato, i sintomi avvertiti sono crampi, vomito, nausea, dolori all’addome. Questi possono comparire nelle prime ore dopo l’ingestione, ma anche a distanza di un giorno, rendendo più complicata l’individuazione della causa dell’avvelenamento. Il malore da avvelenamento, in generale, si può manifestare anche con convulsioni, diarrea, forte sonnolenza, difficoltà respiratorie e, nel caso d’ingestione di una sostanza corrosiva, con evidenti segni di bruciatura sulle labbra.
La prima cosa da fare, è chiamare il Centro Antiveleni, il 118 o portare la persona al Pronto Soccorso. Questo è da valutare in base alla gravità dei sintomi e dello stato del paziente.
Nell’attesa dell’intervento del personale medico competente, bisogna evitare di eseguire manovre errate, che non farebbero che peggiorare la situazione.
·È fondamentale non prendere iniziative senza il consulto medico ed evitare di far bere il paziente, acqua o altri liquidi. È, invece, molto utile far respirare aria fresca al paziente, in attesa dei soccorsi e cercare di parlargli per non farlo addormentare, se avverte sonnolenza.
Non procurare il vomito alla persona colpita da malore, perché potrebbe arrecare danni e conseguenze peggiori. (come curare l’intossicazione da mercurio. Leggi la nostra guida).
È molto importante, infine, fornire ai medici un campione del cibo o dell’elemento ingerito, perché possa essere analizzato e, in ogni caso, essere dettagliati nella descrizione dell’accaduto e della quantità di sostanza nociva accidentalmente assunta.
Link utili:
- Centro antiveleni Milano, qui trovi il link
- Centro nazionale sostanze chimiche, per tutte le altre città, clicca qui