Il colpo di sonno costituisce senza dubbio una tra le cause più frequenti di incidenti stradali, anche se, purtroppo, è una circostanza troppo spesso sottovaluta.
Eppure i dati parlano chiaro. Quasi ¼ degli incidenti deriva da un colpo di sonno alla guida e la percentuale aumenta ulteriormente quando si parla di incidenti mortali in auto (addirittura 1 su 3).
Vediamo allora come evitare e combattere il colpo di sonno.
Il colpo di sonno, infatti, rappresenta sempre un’ipotesi assurda, finché non ne siamo vittime.
Sembra impossibile, infatti, addormentarsi in una posizione non del tutto idonea e soprattutto quando si tratta della nostra vita e di quella di eventuali passeggeri.
Purtroppo, al contrario, non lo è.
Vediamo allora i comportamenti da adottare affinché non ci troviamo a combattere con la sonnolenza in auto, per evitare, se possibile, il colpo di sonno.
Naturalmente, però, non mancano i consigli e le indicazioni qualora con il colpo di sonno dobbiamo combatterci.
Evitare i colpi di sonno, però, è possibile. Ecco come.
(Prepararsi per la partenza per le vacanze. Fallo meglio, leggendo la nostra guida).
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Cos’è il colpo di sonno e come riconoscerlo
Per quanto molti lo sottovalutino, questo killer silenzioso della strada, a sentire le stime di diverse Associazioni e gli studi di diverse prestigiose Universitarie, ha già incontrato molti di noi.
Uno studio di Ipsos/Vinci Autostrade, infatti, certifica come ben il 62% di chi possiede una patente, ha almeno una volta avuto un episodio di sonnolenza.
Rischio di sonnolenza che, durante le lunghe percorrenze, aumenta esponenzialmente in concomitanza di altri fattori: quali cattiva qualità del sonno o assunzioni di dati medicinali.
Un inciso va fatto anche per chi soffre di apnee notturne. Costoro, infatti, hanno un rischio di incedente da 2 a 7 volte maggiore di un altro qualsiasi conducente, una percentuale di rischio che è più del doppio rispetto anche ad un guidatore che abbia fatto abuso di alcol, cannabis o tranquillanti.
Per comprendere appieno di cosa stiamo parlando, è sufficiente un dato. Un dato proveniente da un ente prestigioso quale l’AIMS, l’Associazione Italiana delle Medicina del Sonno. Per quest’ultima, infatti, mettersi alla guida dopo 18 ore senza aver dormito, corrisponde ad una capacità di guida analoga a quella che si avrebbe in uno stato di ebbrezza. Come avendo una concentrazione di alcool nel sangue di 0,5 mg/dl, limite di legge in gran parte d’Europa, compresa l’Italia. Percentuale che sale ad 1 mg/dl quando siano 24 le ore trascorse senza dormire.
Un’importanza quella di un corretto riposo che non verrà mai sottolineata a sufficienza. Sempre in argomento, ad esempio, l’Aci segnala come dormire meno di 5 ore aumenta di 4,5 volte la possibilità di provocare o essere vittima di un colpo di sonno o, quanto meno, non risultare nelle condizioni ideali per guidare.
(vuoi pianificare il viaggio perfetto? Leggi la nostra guida).
Come riconoscere un colpo di sonno?
Solitamente il colpo di sonno viene sempre preceduto da una serie di avvisaglie.
Prima ancora di queste, però, quando vi mettete al volante, per un lungo viaggio, dovreste fermarvi a riflettere qualche istante sulla vostra condizione fisica.
Ovviamente questo non basta poiché non è sempre facile ne immediato comprendere quale sia il nostro grado di sonnolenza, spesso sottovalutando la nostra stanchezza.
Come anticipavamo, però, esistono degli alert che il nostro corpo, prima di un possibile colpo di sonno, ci lancia e che non vanno assolutamente sottovalutati:
- una certa sensazione di bruciore agli occhi;
- incapacità a mettere a fuoco le figure che vediamo davanti;
- occhi che tendono a chiudersi, ed un eccessivo sbattimento delle palpebre;
- sbadigli a ripetizione;
- il capo tende a non star dritto e a scivolare in avanti;
- una sorta di irrequietezza, con un impulso inconsapevole a toccarci continuamente il viso e le braccia;
- difficoltà a comprendere immediatamente i segnali stradali:
- brusche manovre di guida, con conseguenti sobbalzi della nostra auto;
- una difficoltà crescente nel mantenere una traiettoria costante
- possibili sbandamenti tra la linea della carreggiata e il guardrail;
- una sorta di dialogo interiore confuso, come in fase di sogno
- difficoltà quando non incapacità di ricordare gli ultimi minuti di viaggio, ad esempio faticando a rammentare i caselli superati:
- tempi di reazione sempre più dilatati e quasi noncuranza nei confronti dei pericoli legati alla guida;
- inconsapevolezza dell’a velocità di viaggio del nostro veicolo
Come evitare un colpo di sonno alla guida
In realtà dovrebbe essere facile evitare un colpo di sonno.
Tranne in casi episodici, infatti, sarà sufficiente affrontare un lungo viaggio, non prima di essersi riposati adeguatamente. Anche perché per combattere il sonno, banalmente non esiste altra soluzione che non quella di dormire.
Come creare le condizioni per essere riposati? Ad esempio non spettando le ultime ore per fare, tutti affannanti, armi e bagagli.
Perché, invece di arrivare in fondo, non premunirsi con un minimo di anticipo, preparando le valigie qualche giorno prima.
(come fare la valigia perfetta con il metodo giapponese. Leggi la guida).
Di base, comunque, sarebbe sufficiente seguire quest poche e semplici indicazioni:
- dormire a sufficienza: cercate di non partire se non avete dormito abbastanza o siete eccessivamente stressati. Difficilmente un giorno in più o in meno in villeggiatura vi cambierà la vita. Anzi potrebbe salvarvela! Pensateci
- sonnellino prima dello start: alternativa sempre valida, quella di schiacciare un pisolino, di una mezz’oretta, un’ora al massimo. Non di più.
- mangiate con buon senso: partire a stomaco vuoto non aiuta. Ancor meno farlo dopo esservi mangiato un bue, anche perché una digestione lenta non favorirebbe di certo la vostra capacità di vigilanza. Mangiate leggero, ma mangiate
- farmaci: Inutile sottolineare come esistono molti medicinali che prescrivono esplicitamente di non mettersi alla guida se assunti. In questi casi, la soluzione migliore sarebbe sempre quella di evitare condotte poco responsabili. Qualora non sia possibile, buona norma consultare prima il vostro medico di famiglia, per comprendere la portata del rischio.
- partenze personalizzate: non si tratta solo di ricorrere alle partenze intelligenti. Certo evitare di trovarvi imbottigliati tra serpentoni interminabili di Tir, rappresenta già un buon punto di partenza, ma soprattutto in questo caso, parliamo di scegliere orari funzionali al vostro ritmo biologico.
Di norma gli orari più critici per eventuali colpi di sonno sono tra le 2 e le 5 di mattina, e dalle 13 alle 15 di pomeriggio, se potete evitateli!
Come, anche se è soggettivo, sono molti coloro che, di notte, faticano molto più. Se siete tra questi,e vitate di partire di notte e, seppur con un maggior traffico, partite alla luce del sole.
Per il viaggio
Utili anche qualche accorgimento per il viaggio. Piccoli consigli, che riassumiamo in questi pochi punti:
- fare pause regolari: ovviamente fondamentale è quello di programmare una serie di pause, durante le quali quello di bere un caffè e sgranchirsi le gambe. Bastano pochi passi, considerando che il movimento, comunque, apporta ossigeno alla circolazione sanguigna, rinforzando la capacità di concentrazione e restituendovi una discreta dose di autonomia.
- piccoli pisolini ogni tanto: i cosiddetti “power nap”, vale a dire riposini, consigliati ogni 4 ore. A patto, però, di non dormire più di 20-30 minuti, altrimenti finireste nella fase di sonno profondo e da un vantaggio diverrebbe un problema
- evitate temperature tropicali: tenere il condizionatore a manetta, soprattutto quando fuori si gela, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio e indurre il sonno. Usatelo, ma con criterio!
- diversivi: quello di tenere la mente moderatamente impegnata è sempre un grande vantaggio. Un bel discorso tra amici e con il partner aiuta sempre (oltre che, in alcuni casi, potervi dare anche il cambio). Altrimenti, se viaggiate da soli, può trattarsi di un buon audiolibro.
- snacks e drinks: sgranocchiare qualcosa aiuta sempre. Ovviamente deve trattarsi di qualcosa di leggero e, per quanto possa sembrare banale da dirlo, facile da maneggiare.
Non sono pochi, infatti, gli incidenti avvenuti per una distrazione a seguito di una macchia o del liquido versato.
Idem per le bevande, con preferenza per acque o succhi o bibite non zuccherate
Come combattere il colpo di sonno al volante
Non sempre, però, la sonnolenza alla guida si può evitare. Soprattutto durante i viaggi di svariate ore, verso il termine la stanchezza può prendere il sopravvento.
Vediamo allora, in questi casi, come poter combattere il colpo di sonno alla guida
- utili ma per breve tempo: rimanendo in tema di bevande, quando la crisi è al culmine (premesso che la soluzione sarebbe sempre e solo quella di fermarsi) potrebbero tornare utili gli energy drink.
La loro sferzata di energia, così come per dolci o caffeina, però tende a svanire nel breve
Così come servono, ma per un tempo limitato, masticare una gomma, aprire il finestrino o lo stereo a palla.
Tutti stratagemmi che se la stanchezza è massima, difficilmente potranno evitare la necessità di dovervi fermare. - Ai primi segnali, fermatevi: quando avvertite i primi sintomi della stanchezza, fermatevi subito!
- Riposatevi un attimo: quando avvertite che non siete più in quadro, non esitate a dormire una mezz’oretta. Non vivetela come un ritardo sulla tabella di marcia. Potrebbe trattarsi, infatti, della soluzione che vi permette ad arrivare al termine di questo.
Link utili: prima di partire, conosci le condizioni del traffico, andando qui
indicazioni utili anche dagli esperti del riposo, ecco il sito istituzionale Aims