Ti piacerebbe coltivare il limone in casa? Allora leggi la nostra guida. Nonostante, infatti, siamo soliti pensare agli agrumi come coltivazioni prevalentemente mediterranee, immaginando nella mente sterminati limoneti o aranceti percorrere piane infinite, battute da un sole implacabile, in realtà, si tratta di frutti che, con le giuste accortezze, possono essere anche gestiti in casa o sul balcone.
E lo si può fare senza essere necessariamente dei provetti giardinieri o anche abitando al Nord, trattandosi di una pianta che si adatta comodamente anche ad un clima più rigido, limitandosi a porla al riparo durante i mesi più freddi.
Se avete sempre desiderato avere una o più piante di limoni, ma non sapete da che parte cominciare, allora questa guida fa per voi! Leggete tutti i punti di questo tutorial e difficilmente, con un po’ di pazienza ed impegno, non godrete del loro inimitabile profumo. Potrete decorare il vostro terrazzo o il vostro giardino d’inverno con degli splendidi limoni in vaso che coloreranno di giallo gli spazi a loro disposizione.
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Il limone e le sue proprietà
Il limone, in gergo tecnico Citrus Limon costituisce un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Nonostante molti lo ignorino, si tratta di un frutto nato dall’unione di cedro e arancio amaro.
Una pianta, come anticipavamo, che si presta anche ad una coltivazione in vaso, ma al riparo da correnti d’aria eccessive ed esposto verso Sud. Coltivazione in vaso, del resto, che non presenta molte differenze rispetto alla dimora in terra.
Coltivare i limoni in casa, inutile sottolinearlo, ci permette di disporre sempre del frutto fresco, avendo la possibilità di usarlo in mille ed una preparazione, non meno di produrre, vista la procedura non trascendentale, anche dell’ottimo limoncello. (vuoi fare del limoncello, ecco la nostra guida).
Se non bastasse lo straordinario profumo e i suoi mille impieghi a raccomandare la sua coltivazione, vi sono anche le tante proprietà curative e benefiche. La grande quantità di vitamina C e di flavonoidi di rivelano di grande efficacia in caso di influenza e raffreddore. Inoltre sono risaputi i benefici in termini di contrasto dei radicali liberi e come digestivo. Insomma, allora partiamo…
Come si coltiva il limone in vaso
Naturalmente coltivazione che può avvenire dal seme, piuttosto che acquistando una piantina, vediamo allora come comportarci nei due casi.
Come seminare limoni in vaso
Qualora vogliate partire dai semi, armatevi innanzitutto di buona pazienza e seguite le nostre indicazioni.
Interrate un seme in un vaso riempito di terriccio, almeno di una trentina di centimetri. Innaffiate poi la pianta con buona regolarità sino a germoglio, sapendo che il tempo necessario, in base alla temperatura esterna, durerà da un mese a 6 settimane. A questo punto, concimate il terreno, preferibilmente utilizzando del concime organico. Praticate un’irrigazione costante, evitando, però, che si possano formare nel sottovaso dei ristagni, che potrebbero compromettere la salute della pianta, facendo marcire le radici.
Raggiunti i 15-20 centimetri di altezza, procedete a rinvasare.
Coltivazione limone in vaso
In questo secondo caso, al contrario, fondamentale è la scelta della piantina. Acquistate presso un vivaio o un consorzio di agraria un esemplare, anche non grandissimo, assicurandovi però che si presenti forte, con le foglie di un bel verde e, soprattutto, che non sia preda di ammassi di cocciniglie e afidi. Relativamente alla scelta, potete chiedere consulenza al venditore, anche perché vi sono più di una varietà. Di base è consigliabile orientarsi sulla pianta di limoni quattro stagioni, detta anche lunario, vista la bellezza ornamentale e la possibilità di fruttificare più volte all’anno. Altrettanto da raccomandare il limone toscano (la Florentina) e il limone salicifolia.
Una volta acquistata la piantina, vi basterà disporre di un vaso in terracotta che abbia perlomeno un diametro di 30 centimetri (alcuni, per la precisione, consigliano un contenitore di altezza e circonferenza doppia al pane di terra che avvolge le radici), vaso che andrà riempito con terriccio mischiato a sabbia e torba di buona qualità., comunque sempre ben drenato, vista l’insofferenza di questa pianta ai ristagni. Piantate la piantina nel vaso, riempite gli spazi vuoti con della terra e pressate con le mani la superficie in modo tale che la pianta non venga sradicata dal primo alito di vento.
Ovviamente qualora abbiate acquistato un alberello, la prima cosa da farsi è, come sempre deve avvenire, procedere al suo rinvaso. Si tratta di un’operazione necessaria a garantire la salute delle piante coltivate nei contenitori, offrendo loro un maggiore substrato di crescita per le radici e i nuovi micronutrienti. Fatto ciò procedete ad innaffiare la pianta sempre con parsimonia, ad eccezione della prima volta dopo l’impianto. Il limone non ha bisogno di troppa acqua altrimenti le radici poco a poco potrebbero iniziare a marcire. Una settimana dopo, procedete a somministrare del concime specifico per agrumi, liquido oppure a rilascio lento.
Come curare limoni in vaso
Di norma le cure di cui abbisogna questa pianta sono abbastanza banali e si limitano per lo più al periodico rinvaso. Ricordate, ad esempio, di non esagerare con l’acqua, anche se in occasione della fioritura e con i primi frutti, sarà necessario innaffiare con maggiore generosità.
il vaso di limoni, poi, andrebbe posto in una zona ben soleggiata. Ovviamente, durante la stagione più fredda, soprattutto se abitate a latitudini settentrionali, avvicinatelo alle pareti di casa e proteggetelo dalle basse temperature avvolgendo le fronde in drappeggi di tessuto non tessuto. O ancor meglio, a fronte di inverni particolarmente rigidi, mettetelo al riparo dalle gelate, riparandolo in serra, sotto una tettoia o all’interno dell’abitazione, ma mai in un locale eccessivamente caldo, pena farne seccare le foglie. Qualora rimanga fuori, quanto meno copritelo nel tardo pomeriggio e durante la notte.
Nei mesi più freddi, inoltre, dovreste procedere anche alla sua potatura, eliminando i rami secchi e accorciando quelli dall’andamento irregolare, assicurandovi che sia esposto alla luce diretta per 4-5 ore.
In estate, al contrario, collocate il vaso al sole per almeno 6-8 ore al giorno,
Come concimare il limone in vaso
Ovviamente di grande importanza sono le concimazioni che devono avvenire, di norma, da Marzo a Settembre, o quanto meno in due occasioni l’anno. Nello specifico in presenza di foglie dallo sviluppo ridotto o quando compaiono i primi frutti verdi e di dimensione minima, fertilizzate con concime a base d’azoto. Qualora, invece, le foglie tendano ad ingiallire, è il momento del ferro, che va posizionato ai bordi del vaso, per poi interrarlo con una piccola zappetta a mano
Naturalmente si può operare anche con una concimazione naturale, Sotto questo punto di vista, l’ideale è aggiungere una cinquantina di lupini macinati, per una pianta contenuta in un vaso compreso tra i 3o e i 50 centimetri.
Lupini che, per chi non lo sapesse, possono essere acquistati presso qualsiasi negozio specializzato, ma altrettanto facilmente online.
Come rinvasare la piante di limone
Tali coltivazione, così come tutti gli agrumi in vaso, sono soggetti alla necessità di un rinvaso periodico, il tutto al fine di consentire loro un più rigoglioso sviluppo delle radici e, conseguentemente, una maggiore fruttificazione.
Ogni due o tre anni il limone dovrà essere messo in un vaso più capiente, ma sempre adatto alle dimensioni della pianta. Effettuate quest’operazione nel mese di Giugno, se al Nord, prima della ripresa vegetativa, mentre al Sud meglio anticipare di un mese l’operazione. Rinvaso che, con il passare del tempo, deve avvenire ogni quattro anni e sino a quando il limone sia più robusto e occupi un vaso di 70-80 centimetri di diametro.
Durante il rinvaso, utile aggiungere del terriccio specifico per agrumi, ma ancor prima, collocare sul fondo del vaso, un buon strato di argilla espansa di 3 centimetri. Questa, infatti, scongiurerà il rischio di ristagni, pur mantenendo l’habitat più umido a lungo.
Malattie delle piante di limone
Come abbiamo premesso la coltivazione della pianta di limone, non si presenta particolarmente impegnativa. Ciò non toglie che, così come tutti gli agrumi bagnati con acqua del rubinetto, il limone possa essere affetto da clorosi ferrica, uno scompenso nutrizionale, che si traduce con l’ingiallimento del fogliame.
Se questo fosse il vostro caso, potete risolvere utilizzando acqua piovana, o aggiungendo un cucchiaio di aceto all’innaffiatoio e , dopo 12-24 ore, bagnando le piante, ma utilizzando solo l’acqua in superficie. Non meno valido l’utilizzo di ferro chelato sul terreno.
Altro disturbo tipico quello dell’annerimento dei limoni, che seccano sin dall’inizio. Si tratta di una sorta di auto-difesa che mette in atto la pianta, che avendo dei problemi nel suo ciclo, elimina i frutti, a favore dello sviluppo del fogliame. Di solito la ragione è da ricercare in un eccesso di innaffiature, con terreni inzuppati d’acqua.
(una ricetta facile, facile con il Limone, ecco le linguine, clicca qui).