Quante le dispense che contengono preziosi servizi matrimoniali ormai quasi totalmente andati o vecchi, ma ancor fieri, servizi da tè di famiglia in porcellana, ormai composti da pochi pezzi e, per giunta spaiati!
In tutti i casi del genere può essere utile riciclare quel che resta dei nostri amati servizi che, oltre ad un trascorso notevole valore commerciale, rappresentano anche un prezioso ricordo di cui non riusciremmo comunque a sbarazzarci facilmente. E allora perchè non dar loro una nuova vita, reinventandoli o reinventandone l’uso?
Tutte cose, però, che di norma passano dal lavorare sugli oggetti: pensiamo al caso, ad esempio, di una comoda alzatina. Si tratta di una realizzazione semplice anche per chi è alle prime armi, ma per la quale risulta indispensabile praticare nella ceramica un buco, cosa più facile da pensare che da realizzare, soprattutto in considerazione dei rischi elevati di rompere il piatto.
Una pratica, se compiuta con le dovute precauzioni, non impossibile e che, una volta appresa la tecnica, potrà essere compiuta senza difficoltà. Vediamo allora come forare un piatto di ceramica senza danneggiarlo.
Indice Guida Gratis:
Come fare un foro in un piatto di ceramica

Cosa serve per bucare la ceramica senza romperla
Può sembrare un’operazione semplice, ma praticare un foro su un piatto di ceramica è un lavoro abbastanza delicato e richiede diverse precauzioni.
Gli strumenti da utilizzare sono un trapano con regolazione della velocità, oppure un trapano manuale, ma soprattutto una punta specifica per ceramica e vetro. Quest’ultima ha la parte forante rivestita in polveri di diamante, da non confondere con quelle usate per il ferro o il calcestruzzo.
Si raccomanda di comprarne una di buona qualità, sopratutto se il pezzo da operare è antico o di valore; il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno agli 8/10 euro, e si può reperire in un qualsiasi ferramenta o in un centro per il bricolage.
Come bucare la ceramica senza danneggiarla
Dopo aver indossato guanti e occhiali protettivi, dovremo appoggiare il piatto su una superficie morbida che tenda a frenare la rotazione. L’ideale sarebbe un foglio di polistirolo, che per la sua particolare consistenza, tenderà a prendere la forma della stoviglia.
Con l’aiuto di una persona che mantenga fermo il piatto, iniziamo a forare, facendo girare il trapano il più piano possibile, fino a che non si inizi a vedere un pò di polvere di ceramica.
A questo punto si potrà iniziare ad imprimere una leggera forza, senza però esagerare, pena la rottura. La rotazione della punta, invece, deve sempre rimanere costante. Man mano che si inizia a formare il buco, sollevare il trapano e pulire la porcellana dalle scorie usando dell’aria compressa.
Consigli per non rompere la ceramica
Se si sta lavorando su una ceramica particolarmente dura, può capitare che il calore generato dall’ attrito produca un leggero fumo; in questo caso sarà necessario inumidire con qualche goccia d’olio.
In ogni caso Prestate parecchia attenzione al momento in cui si sta per sbucare dalla parte opposta. Alleggerire dunque la pressione, portando la punta quasi a sfiorare la superficie. Seguite dunque questa procedura fino all’ultimazione del lavoro, diversamente l’eccessiva forza potrebbe causare la presenza di scheggiature o peggio la spaccatura dell’oggetto.
Con il procedimento indicato, si possono realizzare fori fino ad un diametro di 10/15 millimetri. Per ottenere diametri maggiori, tipo 3 o 4 centimetri, esistono degli utensili usati maggiormente da chi lavora in edilizia, per forare le piastrelle dei placcaggi.
E’ ovvio che sarebbe una spesa inutile comperare un macchinario del genere soltanto per un unico utilizzo; di conseguenza il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di cercare un amico o un conoscente eventualmente in possesso dell’attrezzatura, e dopo avergli dato tutte le raccomandazioni del caso, farlo forare.