In questo articolo, intitolato “Che cos’è la SCIA, segnalazione certificata di inizio attività commerciali e quando va presentata“, ci immergeremo nel mondo delle procedure amministrative essenziali per l’avvio di un’attività commerciale.
Per potere avviare un esercizio commerciale, diverse categorie economiche hanno bisogno della SCIA, vale a dire la “Segnalazione Certificata di Inizio di un’Attività”.
In queste pagine, esploreremo dettagliatamente di cosa si tratta questa importante procedura e in che modo si ottiene, fornendo una guida chiara e completa per orientarsi in questo aspetto vitale dell’imprenditoria.
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Che cos’è la Scia
La SCIA, acronimo di “Segnalazione Certificata di Inizio Attività“, è un documento amministrativo in Italia che consente l’avvio di alcune tipologie di attività commerciali o professionali.
Essa sostituisce il vecchio sistema di licenze e autorizzazioni, semplificando il processo burocratico. Attraverso la SCIA, l’imprenditore o il professionista dichiara di possedere tutti i requisiti necessari per l’esercizio dell’attività e si impegna a rispettare le normative vigenti.
Questa segnalazione viene presentata prima dell’avvio effettivo dell’attività e permette di iniziare l’operatività in modo più rapido rispetto al passato.
Come e dove ottenere la Scia
Alcune tipologie di esercizi commerciali, come premettevamo, necessitano di una particolare autorizzazione per poter avviare l’attività, e tale autorizzazione è denominata “Segnalazione certificata di inizio di un’attività”, in breve Scia.
Il rilascio avviene da parte della Pubblica amministrazione e consente di dare immediato inizio alla propria attività. Entrando maggiormente nel dettaglio, la Scia è un’autocertificazione – ovvero una dichiarazione che sostituisce un atto di notorietà o una certificazione – e va redatta attraverso la modulistica che le Regioni mettono a disposizione dei cittadini e ha validità all’interno di tutto il territorio relativo
La modulistica è suddivisa in diversi modelli: quello denominato A riguarda l’inizio di un’attività, il suo ampliamento oppure il suo trasferimento e le modifiche strutturali alle quali viene sottoposta. Il modulo B, invece, va impiegato per il sub-ingresso o per modifiche alla ragione sociale o alla denominazione senza però che vi siano cambiamenti strutturali dell’attività; tale modulo dev’essere utilizzato anche nel caso di cessazione, sospensione o ripresa dell’attività.
Ai moduli A e B si affiancano le schede numerate da 1 a 6, che si utilizzando a seconda dei diversi tipi di attività commerciale. Tutta la documentazione necessaria, le comunicazioni, le dichiarazioni, le segnalazioni e le domande inerenti alle attività produttive, così come gli allegati e gli elaborati, devono essere presentati solo in modalità telematica al Suap – ovvero lo “Sportello Unico Attività Produttive” – del territorio in cui si trova l’impianto o si svolge l’attività di tipo commerciale.
Per presentare tutti i documenti non è ammesso l’utilizzo di fax, posta e supporti multimediali come ad esempio i Cd e le chiavette Usb. Inoltre le pratiche che saranno presentate per vie differenti da quelle telematiche verranno considerate non ricevibili in base a ciò che prevedono le vigenti leggi.
Quando presentare la Scia
La Scia dev’essere presentata quando l’attività viene svolta in forma artigianale, commerciale e imprenditoriale e può essere avanzata solamente se l’attività rispetta i presupposti e i requisiti previsti dalla legge.
Esistono delle attività che, invece, non sono tenute a presentare la Scia e nello specifico si tratta di laboratori artigianali di piccole dimensioni con un numero di addetti che non supera le tre unità; a questi si aggiungono le attività che non rilasciano emissioni nell’atmosfera, non dispongono di scarichi idrici legati alla produzione, non danno origine a rifiuti pericolosi speciali e non hanno un impatto rumoroso sull’ambiente. Per fare qualche esempio, rientrano fra queste attività il sarto, il calzolaio, il tecnico che ripara televisori e l’elettricista.
Allo stesso modo non si è tenuti a presentare la Scia per i magazzini ed i depositi che fanno parte di attività di vendita al dettaglio, i depositi di attrezzatura di tipo agricolo, gli studi professionali e gli uffici pubblici, gli ospedali, le istituzioni socio-assistenziali e sanitarie e le scuole prive di laboratori annessi.
Quali attività richiedono la Scia
Le attività economiche soggette a SCIA sono:
1) attività produttive e artigianali;
2) attività turistiche;
3) attività agricole;
4) attività commerciali, quali ad esempio attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristoranti) commercio al dettaglio, commercio on line.
Disposizioni particolari riguardano la presentazione della SCIA per le attività di:
– imprese di affari in mediazione;
– intermediazione commerciale di affari;
– agente e rappresentante di commercio;
– mediazione marittima;
– spedizioniere;
– attività di installazione di impianti (ad esempio, elettricista, idraulico, ecc.);
– imprese di pulizia e facchinaggio.