Anche se non il più grandioso, probabilmente, parlando del Carnevale di Venezia, facciamo riferimento al Carnevale ( vorresti vedere il carnevale di Viareggio, qui trovi la guida) più glamour del Pianeta, da sempre capace di coniugare eleganza e mistero.
E sempre, nel caso della rassegna veneziana, significa fare riferimento ad una tradizione millenaria, o forse più.
L’edizione 2020 si aprirà l’ 8 Febbraio, per chiudere i battenti, poco più di due settimane dopo, precisamente il 25 Febbraio.
Quest’anno il tema della manifestazione sarà “Il gioco, l’amore e la fantasia“. Obiettivo degli organizzatori celebrare l’amore in tutte le sue variegate declinazioni, anche quando a braccetto con un pizzico di follia.
A tal scopo tutti gli eventi in programma, oltre ai consueti e tradizionali appuntamenti del Carnevale, dal Corteo e Feste delle Marie al tradizionale Volo dell’Angelo (scopri come vederlo risparmiando soldi).
Come fare per partecipare al Carnevale di Venezia? Ricordiamo che tutte le manifestazioni che rientrano nel programma del Carnevale veneziano sono gratuite e si svolgono quasi tutte fra le calette ed i canali della città lagunare. Per partecipare all’evento, quindi, non resta che organizzare il nostro viaggio alla volta della città più romantica del Mondo.
Vediamo come, ma non prima di aver ripercorso la storia di un evento unico, così come uniche le maschere che lo animano e lo ammantano da sempre di un fascino unico.
Indice Guida Gratis:
La storia del Carnevale di Venezia
Mille anni di storia quella del Carnevale di Venezia. Il primo documento a citarlo espressamente, infatti è datato 1092, durante il dogato di Vitale Falier, per uno scritto che menziona dei giorni di divertimenti pubblici a ridosso della Quaresima.
Tuttavia, secondo il parere degli storici, il Carnevale veneto vanterebbe tradizioni ben più lontane nel tempo, addirittura risalenti ai rituali ancestrali che segnavano il passaggio dall’Inverno alla Primavera, per una tradizione comune un po’ a tutte le culture. Così, infatti, come nei culti dionisiaci o nei Saturnalia latini, si era soliti, vivere un momento di follia sociale
“Semel in anno licet insanire”(Una volta all’anno è lecito non avere freni)
così anche nella Repubblica della Serenissima, alle classi meno abbienti si concedeva, una volta l’anno, l’illusione di poter divenire, schermati da maschere, simili ai Signori e alla nobiltà cittadina, prendendosene beffa. Insomma una sorta di “Panem et Circenses” in salsa medievale.
In ogni caso l’istituzione pubblica del Carnevale, in coincidenza dell’ultimo giorno della Quaresima, risale all’anno 1296.
Le cronache parlano di un evento molto più lungo, addirittura che partiva la prima domenica di Ottobre per raggiungere il suo clou, tra saltimbanchi, giocolieri e uno stuolo di venditori ambulanti, dopo l’Epifania ed esplodere nei giorni che precedevano la Quaresima, insomma un periodo molto più esteso di quanto avviene oggi, per un evento che supera di poco le due settimane, anche se preparativi e atmosfera durano praticamente per buona parte dell’anno.
Inutile sottolineare come, in un arco di tempo così esteso, molte sono le edizioni che andrebbero ricordate.
Tra le tante, impossibile non citare quello del 1571, celebrazione della vittoriosa battaglia di Lepanto, quando la domenica di Carnevale venne organizzata una parata di carri allegorici, a esaltare il Cristianesimo e la storica battaglia fondamentale ai danni dell’Islam.
La sfilata vedeva un carro simboleggiante la Fede schiacciare la testa ad un drago incatenato, al suo seguito la rappresentazione delle Virtù teologali e anche un carro rappresentante la Morte con tanto di falce in mano, a simboleggiare come in quella vittoria anche lei avesse trionfato.
Meno storica, ma ricordata anche l’edizione del 1679, quando il Duca di Mantova fece la sua comparsa, accompagnato da un picaresco stuolo di indiani, neri, turchi e tartari, impegnati in uno spettacolo in cui avevano la meglio su sei mostri, esibizione al termine della quale iniziavano le danze.
La tradizione del volo dell’Angelo
Naturalmente impossibile non menzionare, anche se non si conosce con precisione la data ( comunque attestabile a metà 500′) l’edizione che vide esordire Il volo dell’Angelo.
Una delle più emozionanti tradizioni carnevalesche lagunari, ormai vicino al mezzo millennio, prese il via grazie ad uno spericolato acrobata turco che, aiutandosi con un bilanciere, riuscì a salire sino al vertice del Campanile di San Marco.
Partendo da una lunghissima fune tesa che prendeva il via da una caletta ancorata sul molo della Piazzetta, per poi raggiungere la balconata di Palazzo Ducale e porgere il suo saluto al Doge. Il tutto sotto gli sguardi ammirati di decine di migliaia di spettatori increduli.
Tale impresa, ribattezzata immediatamente come lo Svolo del turco, divenne l’emozionante tradizione del Giovedì Grasso, per un evento, dapprima realizzato unicamente da mestieranti della fune e successivamente anche da arditi veneziani che, nel corso dei secoli, pur divenendo parte integrante della cerimonia ufficiale, fu soggetto a molteplici variazioni e reinterpretazioni,
Come funziona il volo dell’Angelo
L’attuale definizione del Volo dell’Angelo, arrivò solo in seguito, quando le tante evoluzioni successive, culminarono nella pratica che vedeva un figurante, con tanto di ali, scivolare a tutta velocità giù da una corda, alla quale era legato a mezzo di anelli. Il numero si concludeva sempre planando nel loggione di Palazzo Ducale, dove il Doge di turno, omaggiava tanto coraggio, con una lauta ricompensa o preziosi doni.
Una tradizione che, anno dopo anno, tra animali, barche e esibizioni collettive, alla ricerca sempre di un maggiore stupore, si faceva sempre più ardita e pericoloso.
Quasi inevitabile il tragico epilogo che, nel 1759, vide precipitare lo sfortunato acrobata, portando alla soppressione per lungo tempo del numero. Al suo posto, ecco il Volo della Colombina, ossia un imponente struttura lignea raffigurante una colomba che, nel suo tragitto sempre dalla sommità del Campanile, faceva piovere in capo alle migliaia di spettatori una pioggia di coriandoli e fiori.
Era in ogni caso questo secolo, il 700‘ (vuoi realizzare un costume settecentesco, ecco come) ad incarnare in pieno lo spirito veneziano del Carnevale: un misto di gioco e piacere, con la Serenissima che divenne una sorta di epicentro europeo della cultura e dell’edonismo, era quella la Venezia delle imprese amorose del Casanova, dell’arte di maestri unici quali il Boucher, Canaletto e soprattutto del Tiepolo e delle commedie, la cui fama aveva travalicato di molto i confini natii, di Carlo Goldoni.
Proprio il famoso commediografo veneto, riferendosi al Carnevale, ne aveva distillato l’essenza, in alcuni versi di una sua composizione:
Qui la moglie e là il marito
Ognuno va dove gli par
Ognun corre a qualche invito,
chi a giocar chi a ballar.
L’età moderna del Carnevale veneziano
Un’epoca che sembrava non poter finire e che, invece, era destinata a tramontare di pochi decenni. Con la caduta di Venezia e l’occupazione napoleonica, infatti, il Carnevale venne sospeso, per il timore che potesse rappresentare l’ipotetica miccia di disordini e ribellione. Diffidenza che non venne meno neppure con la successiva presenza austriaca.
Tradizione che, invece rimase viva nelle vicine isole di Murano e Burano, seppure con festeggiamenti ovviamente in tono minore.
Insomma una Venezia che, nei decenni successivi, continuò ad esercitare il suo irrefrenabile fascino su nobili ed intellettuali di tutte le epoche (vi transiteranno, tra gli altri, Lord Byron, la Principesssa Sissi, Wagner, George Sand e Ugo Foscolo), ma non per il suo antico Carnevale, che per tutto l’Ottocento e buona parte del Novecento, si ridusse unicamente ad un lontano ricordo.
Sarà solo nel 1979, ossia quasi due secoli dopo la sua infinita interruzione, che associazioni cittadine e importanti sponsor, si unirono per far risorgere dalle proprie ceneri, una tradizione che aveva alle spalle circa 8 secoli.
Fu così che istituzioni, il Teatro La Fenice (scopri come raggiungerlo), l’azienda provinciale di soggiorno, la Biennale e le collaborarono assieme alla stesura e organizzazione di un primo programma di una decina di giorni, contemporaneamente assicurando un adeguato impegno, caratterizzato da mense e alloggi a prezzi contenuti.
Il Carnevale di oggi, ovviamente, è divenuto un imperdibile happening dal budget di tutto rispetto (quest’anno supererà i 2 milioni di euro) grazie anche al contributo di grandi sponsor,Fondazioni museali e culturali, all’interesse dei media le reti televisive e delle migliaia di turisti provenienti dal Mondo intero, per un’invasione della laguna, se possibile, ancora più imponente di quella consueta.
Programma del Carnevale di Venezia 2020
Come abbiamo anticipato tema dell’edizione di quest’anno l’Amore, festeggiato in compagnia del gioco e non senza una spruzzata di follia. Una rassegna ispirata ad una famosa frase di Erasmo di Rotterdam:
La vita è un gioco della follia in cui il cuore ha sempre ragion
il tutto per un programma dedicato al più trascinante dei sentimenti umani, che dall’ 8 al 25 Febbraio (anche se il clou, ovviamente, saranno giovedì grasso 20 febbraio e il 25, martedì grasso, ultimo giorno di Carnevale), sotto la sapiente direzione artistica di Massimo Checchetto, vedrà in tutto il centro storico e la terraferma in generale, protagoniste di una serie quasi infinita di spettacoli. In programma ben 150 eventi, decine di iniziative per i più piccoli e una girandola di rassegne culturali, con in campo più di 300 artisti.
E come se non bastasse, accanto ai grand classici del Carnevale veneziano, anche l’evento misterioso che si terrà a San Valentino. Insomma un carnet di appuntamenti davvero imperdibile.
Per conoscere, però, nel dettaglio tutte le iniziative per questo Carnevale 2020, ecco il programma completo, per due settimane che promettono, più che mai, un oceano di emozioni per chi avrà la fortuna di esserci.
Chiusura delle Celebrazioni, secondo calendario ambrosiano, Sabato 29 Febbraio.
Carnevale Venezia 2020: gli eventi
Ecco, sinteticamente, i maggiori appuntamenti di questo Venezia 2020:
- Sabato 8 Febbraio: Apertura del Carnevale ad opera della tradizionale Festa Veneziana sull’acqua (parte I). Spazio, quindi, nella splendida cornice del Rio di Cannaregio, allo show ,ispirato alla tematica della rassegna, “Amoris Causa“. Sotto la regia di Alessandro Martello, e di concerto con Opera Fiammae, compagnia specializzata nella magistrale arte della manipolazione delle fiamme, splendide strutture galleggianti portano in scena l’Universo dei sentimenti amorosi. Accesso gratuito, due rappresentazioni alle 19 e alle 21.
- Domenica 9 Febbraio: Conclusione della Festa veneziana sull’Acqua(parte II).
Il programma di giornata, dalla 10.30-11 alle 13, ha il via con l’attesissimo corteo acqueo delle remiere.
Si parte alle 11 da Punta della Dogana, per concludere il viaggio, condotto dalla Pantegana che, all’arrivo esploderà, facendo volare in aria palloncini, fumo colorato e coriandoli e segnando di fatto il via alla festa. Sbarco per mezzogiorno circa a Rio di Cannaregio, dove ad attendere i tanti veneziani e turisti, ad opera dell’APE, uno stuolo di stand eno-gastronomici, grazie ai quali poter gustare le tipicità locali, non ultimi gli imperdibili cicheti, ma anche prelibati dolci quali fritole e galani.
Nella stessa giornata via all’apertura del Mestre Carnival street show - Sabato 15 Febbraio: Si tratta della giornata consacrata al Corteo delle Marie del Carnevale. Sulla scorta dell’usanza degli antichi Dogi che solevano portare in corteo una dozzina di bellezze veneziane del popolo, regalando loro di gioielli dogali per le future nozze.
La manifestazione, evento privilegiato per apprezzare i magnifici vestiti della migliore arte tessile veneziana, partirà verso le 2 e mezza da San Piero di Castello per poi, una volta percorse via Garibaldi e Riva degli Schiavoni, giungere sul palco di piazza San Marco, dove le splendide damigelle saranno presentate alla folla gremente la piazza.
Nella serata, per i più fortunati poi l’esclusivo Dinner Show ufficiale di quest’anno nell’elegante cornice di palazzo Ca’ Vendramin Calergi. Indimenticabile cena in costume quella che attende gli ospiti degli chef del Ristorante Wagner, in un’atmosfera realmente principesca, grazie anche alla presenza di Principe Maurice e allietati dalle performance dei Nuart e al Djset di Dj Oyadi.
Non manca per gli amanti della Dea Bendata la possibilità, al termine della serata, la possibilità di divertirsi al Casinò nel Salotto dei Giochi Classici.
(Una pittoresca immagine del Corteo delle Marie dell’edizione 2019).
- Domenica 16 Febbraio: Appuntamento con una delle tradizioni più attese e ammirate, quella del Volo dell’Angelo. Palcoscenico unico quello piazza San Marco, dove verso le 12, la Maria dell’edizione passata
(quest’anno l’onore tocca a Linda Pani), opportunamente imbragata, vestirà i panni di una sorta di angelo wendersiano. Prima, però, per opera del C.E.R.S., la rievocazione del Corteo del Doge. - Lunedì 17 Febbraio: Oltre agli eventi di scena sul palco di piazza San Marco ( tutti realizzati dalla Compagnia Teatrale Pantakin), questo lunedì previsto anche l’appuntamento giornaliero, in due sessioni, con la maschera da dama veneziana più bella. Volenterosi in passerella, con votazione affidata alla Piazza, decretando le maschere più significative di oggi. Dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17. Per l’iscrizione questo il modulo da compilare (clicca qui)
- Martedì 18 Febbraio: Si ripete la formula vincente del giorno prima. Attrazioni che non mancano nel Palco centrale e possibilità per ognuno di concorrere alla gare per la maschera migliore del giorno e concorrere alla vittoria finale.
- Mercoledì 19 Febbraio: Anche oggi, doppio appuntamento con la battaglia a suon di vestiti carnevaleschi, mentre in piazza San Marco, carosello di esibizioni sul palco centrale
- Giovedì 20 Febbraio: Ovviamente per il giovedì grasso, maggiori iniziative. Cuore pulsante del divertimento sempre il palco centrale di piazza San Marco dove, tra le altre iniziative, si terrà anche la Ballata con il taglio alla testa al toro. Non meno emozioni per le eliminatorie, per le maschere più belle, che valgono l’accesso alla Finale. Dopo le 5 e mezza, scatta il consueto happy-hour della Piazza, dj-set e musica dal vivo, grazie anche a Red Bull e Aperol Spritz.
Intanto taglio del nastro anche per El Carnevale de Buran 2020, che andrà avanti, tra sfilate, giochi per i bimbi, carri e musica sino a Martedì Grasso. Non mancano dolci e frittelle per tutti. Aperti i battenti anche del Mestre Carnival Street Show.
Dulcis in fundo, torna l’appuntamento dell’anno, l’Official Carnival Dinner&Ball 2020 in Love, prestigioso galà a Ca’ Vendramin Calergi, secondo il consueto programma. Entrata alle ore 21 e costo di 500 euro a testa. Insomma, come avrebbe detto una vecchia pubblicità, “Per molti, ma non per tutti !” - Venerdì 21 Febbraio: Scorre sui binari vincenti del Giovedì Grasso, anche questo venerdì: ennesimo round tra le maschere più belle in Piazza S. Marco, per l’accesso in finale, poi , dopo le 17.30, il via all’ Anteprima Home Festival. Nella giornata anche il Galà serale e i carnevali a Burano e Mestre.
- Sabato 22 Febbraio: Squadra che vince non si cambia e questa regola aurea del pallone a spicchi si adopera anche per la rassegna veneziana. Programma identico a quello dei giorni di Giovedì, Venerdì e Sabato. In più per chi volesse anche dare un’occhiata alle rassegne nei dintorni, spazio al Carnevale di Marghera, con immancabile sfilata, premiazione e Dj set serale.
- Domenica 23 Febbraio: Per chi non ne avesse avuto abbastanza del leggiadro planare dell’Angelo o non abbia potuto assistervi, questa è la giornata, del Volo dell’Aquila, in programma alle 12 in piazza San Marco. Mentre, alla stessa ora, ovviamente Mestre non se ne sta con le mani in mano, con il Volo dell’Asino, parodistica cerimonia che fa il verso alla più illustre esibizione veneziana.
Poi, come inevitabile approssimandosi la fine del carnevale, programma fittissimo di appuntamenti: confermate le esibizioni in Piazza S. Marco, con la finale delle maschere vincenti dei giorni precedenti, Dj set dopo le 17.30 e serata glamour con Official Carnival Dinner&Ball 2020 in Love, per quanto riguarda Venezia.
In giro proseguono i divertenti appuntamenti con il Mestre Carnival Street Show, il Carnevale di Burano e quello di Campalto. Qui, a partire dalle 14.30, di fronte a 20 mila anime, una parata di carri avente per protagonisti oltre venti attrazioni tra macchine sceniche ed animazioni. - Lunedì 24 Febbraio: Consueto appuntamento in piazza San Marco, dove tutti gli occhi saranno incollati alla Finale per la migliore maschera 2020, nel concorso dedicato ai bambini. Verso le 18 torna la musica dal vivo e i ritmi indiavolati del Dj-set. Intanto in serata continua l’appuntamento con il divertimento di Mestre e le cene di Gala a Ca’ Vendramin Calergi.
- Martedì 25 Febbraio: Ancora spazio per un doppio estemporaneo concorso giornaliero che, facendo sfilare i concorrenti in piazza S. Marco, si terrà alle 11 e alle 15.
Nella giornata, però, l’appuntamento clou è con la proclamazione della Maria dell’anno, cerimonia che si tiene al termine del corteo acqueo in partenza da San Giacomo dell’Orio. Alle 4.30 ad opera del Doge la premiazione della damigella che, in questa edizione, abbia maggiormente colpito per bellezza e grazia.
Ultimo giorno per il festival di Mestre e l’Official Carnival Dinner&Ball 2020 in Love, anche se questo martedì grosso offre anche l’opportunità di divertirsi al Carnevale dei ragazzi di Zelarino.
Gran chiusura di martedì 25 Febbraio con il coreografico Svolo del grande gonfalone del Leone di San Marco per celebrare la fine del Carnevale lagunare e darsi l’arrivederci all’appuntamento 2021.
Come Arrivare al Carnevale di Venezia
La città lagunare è ben collegata con tutti i mezzi di trasporto.
Venezia possiede un aeroporto (il Marco Polo) che è collegato ai principali aeroporti italiani (Bari, Catania, Roma, Napoli, Lamezia Terme, Palermo, Trapani).
Può essere raggiunta anche in treno poiché ci sono due stazioni, quella di Venezia/Mestre e quella di Venezia/Santa Lucia; oppure tramite nave visto che il suo porto possiede ben tre terminali: quello da crociera, quello dei traghetti e quello degli aliscafi. Scopri come modificare il biglietto del treno o, nell’eventualità. Scopri come cambiare il biglietto del treno o come ritrovare la valigia smarrita.
Se si arriva in auto, le autostrade da percorrere sono: la A 4 per chi viene da Torino o da Trieste, la A 13 da Bologna e la A 27 da Belluno. Bisogna ricordare che non è possibile entrare in città con auto e moto, il limite ultimo di accesso per questi mezzi è Piazzale Roma, dove esistono vari parcheggi in cui lasciare il proprio mezzo.
Dove alloggiare per il carnevale di Venezia 2020
Venezia possiede soluzioni abitative che possono soddisfare tutte le esigenze, dall’ostello, al residence all’albergo di lusso.
I più famosi portali turistici possono essere un grande aiuto nella scelta dell’alloggio che fa più al caso nostro: consultate, ad esempio, Booking o ilT rivago di turno ( vuoi sapere come usare Trivago? Ecco la guida che fa per te) per godere di un’ampia scelta di soluzioni e prezzi.
Oppure visitate il sito dell’azienda turistica veneziana, che potete visitare anche al link indicato in parentesi (clicca qui).
Come muoversi a Venezia
Per girare in città a prezzi convenienti è consigliabile acquistare Venezia Unica, la card che permette di accedere ai trasporti ma anche ai servizi culturali e turistici della città.
Con Venezia Unica si possono acquistare i servizi di biglietteria per musei e chiese, connessione wi-fi a Internet, servizi di trasporto, servizi igienici e parcheggi.
La tessera, della validità di 5 anni, ha un costo di attivazione di € 10 e poi può essere caricata dei vari ticket di viaggio. Per maggiori info, questo il link ufficiale.
Cosa fare a Venezia
Sul sito ufficiale della manifestazione (www.carnevale.venezia.it) c’è l’intero programma delle tre settimane del Carnevale. Il consiglio è quello di stamparlo e, giorno dopo giorno, selezionare gli eventi che sono di nostro interesse, non vi aspetta che l’imbarazzo della scelta.
Nel video sotto, per entrare in clima, il video di una delle più suggestive cerimonie della scorsa edizione.