Con quale cifra mensile andrò in pensione?’ E’ la domanda che molti si pongono. In Italia, in seguito ad un’indagine, è stato rilevato che solamente il 26% delle persone è ha un’idea approssimativa di quale potrà essere l’importo della sua futura pensione. Tra coloro che ne sanno di meno, troviamo soprattutto gli ‘under 44’.
Per molte persone infatti si tratta di una specie di mistero, qualcosa di cui doversi preoccupare ma senza saperne troppo. Questo avviene in seguito alle continue riforme, ma anche perché la pensione appare sempre un qualcosa di molto lontano. l’Inps (è possibile documentarsi visitando il sito), informa che per tutti i lavoratori, dal 1°gennaio 2012, le anzianità relative ai contributi maturati partendo da questa data, saranno calcolate tramite il calcolo contributivo. Si tratta di un metodo basato sul totale di tutti i contributi versati nel corso di tutta quanta la vita assicurativa.
Si distingue dal sistema di calcolo retributivo, che è invece fondato sulla media delle retribuzioni avute nel corso degli ultimi anni di lavoro.
Questo vuol dire che tutti i lavoratori che avrebbero usufruito di una pensione calcolata solo con il calcolo retributivo, percepiranno una pensione in pro rata determinata utilizzando entrambi i sistemi di calcolo.
Certo, non è comunque facile riuscire ad avere le idee chiare,
ma ora esiste uno strumento in grado di rivelare sia la data di pensionamento, sia l’importo netto che si verrà ad ottenere, aggiornato secondo le nuove normative. Sul sito miojob.repubblica.it, nella sezione ‘calcolo pensione’, (riportata in alto), è possibile trovare, oltre a dettagliate informazioni, un modulo per calcolare la pensione velocemente oniline, inserendovi con facilità alcuni dati personali ( la data di nascita, il sesso, il c.a.p, la data iniziale di iscrizione alla previdenza obbligatoria, il proprio inquadramento, la propria professione e il reddito annuale). Per merito della collaborazione con le società
, si possono iniziare ad ottenere delle risposte.
L’innovativo strumento permette di rilevare, basandosi sulla legislazione in corso, la data relativa al pensionamento e la cifra netta relativa alla pensione annua. L’utile calcolatore è in grado anche di ottenere una stima dell’ultimo reddito annuale lavorativo netto, scoprendo il tasso di sostituzione netto della pensione, cioè qual’è il valore relativo alla pensione netta in termini percentuali nei confronti dell’ultimo stipendio netto.
E’ necessario tenere conto del fatto che l’importo dei redditi futuri e della pensione, vengono indicati al netto di eventuali tasse e contributi; inoltre, i valori relativi alle stime future, comprendono l’incremento che si deve all’inflazione e non si possono commisurare al potere d’acquisto corrente della moneta. Le stime prodotte da questo strumento, utilizzano alcune ipotesi, come un’inflazione futura pari al 2% per cento e una reale crescita annuale del prodotto interno lordo dell’1,5%. I coefficienti demografici di conversione per il conteggio contributivo, scontano le riduzioni attese negli anni futuri per via del prolungarsi della speranza di vita. Ovviamente, i parametri delle premesse di calcolo, possono nel tempo assumere valori diversi: i risultati non possono essere quindi garantiti.