La musica ha il compito di accompagnarci durante le varie fasi della vita. In molti iniziano già ragazzini ad utilizzare i primi cd-j per fare brani propri. Creare la propria musica e pubblicarla su Soundcloud offre la possibilità, proprio come reels, musically e tik tok, di essere notati da un eventuale produttore.
Gestire una discoteca può indubbiamente rappresentare un’ottima fonte di guadagno. Ma come è possibile aprire una nuova attività del genere? Cosa bisogna fare, insomma, per avviare un locale notturno e iniziare a lavorare con il popolo della notte?
Vediamo oggi in questa guida come dar vita ad una nuova startup commerciale.
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Cosa valutare per aprire una discoteca
Innanzitutto partiamo con alcuni consigli di carattere generale: è fondamentale che chi gestirà una discoteca sia in grado innanzitutto di trovare una formula nuova ed innovativa nella gestione del locale. Quindi sì, la formula è ancora molto importante.
Utile naturalmente possedere una certa esperienza pregressa nell’ambiente che consenta di individuare un’offerta capace di attirare più persone possibili, e allo stesso tempo di rinnovarsi costantemente, per lo meno una volta all’anno, visto che chi frequenta questo tipo di locali si stanca facilmente.
Una scelta che, qualora non preveda di subentrare in una struttura già esistente, per un locale ex-novo suggerisce un’attenta analisi e conoscenza del territorio, valutando quali siano i potenziali concorretti e quali le loro caratteristiche. Inoltre, in generale il cosiddetto popolo della notte è molto eterogeneo, e imprevedibile anche per chi fa questo lavoro da anni, quindi sperare di fare il botto fin da subito può rivelarsi una velleità che alla lunga disillude.
Come aprire una discoteca con tutte le Autorizzazioni?
Alcuni suggerimenti per avviare una discoteca, comunque, possono essere quelli di indirizzarsi a più generi di pubblico diversi, magari a seconda del giorno della settimana. Ci saranno, allora, alcune serate dedicate ai giovani ed altre ai quarantenni, prevederemo la serata latino americana e la serata house, la serata gay e la serata sobria, quella trasgressiva e quella a basso costo.
E ancora, potremo scegliere tra musica anni Sessanta e musica afro, musica disco e musica revival. Inoltre, dovremo decidere se realizzare una o più sale, con piste da ballo vicine o separate.
In generale, poi, se si vuole avviare un’attività di questo tipo è necessario, come primo passo, presentare richiesta di una serie di documenti e autorizzazioni. È necessario, infatti, iscriversi al registro esercenti e al registro delle imprese della Camera di Commercio. Inoltre bisogna procurarsi il certificato di destinazione d’uso dei locali, la licenza di pubblica sicurezza, che viene rilasciata dal Comune, e la licenza amministrativa, anch’essa rilasciata dal Comune. Infine risultano vincolanti i pareri della Commissione provinciale di vigilanza, che fa riferimento alla Prefettura, la quale dovrà valutare alcuni dati quali metratura del locale, uscite di sicurezza e posizione geografica.
Tutti parametri che si rivelano fondamentali per questioni di sicurezza (per esempio per far sì che in caso di incendio sia possibile evacuare il locale il più velocemente possibile). Non è finita: dovremo richiedere ai Vigili del fuoco il certificato di prevenzione degli incendi, e alla Ussl locale l’autorizzazione sanitaria.
Areazione e impianti elettrici dovranno essere adeguati a quanto disposto dalle norme di legge, così come la presenza di arredi ignifughi e i servizi igienici, che devono essere uno ogni cinquanta persone.
Dovremo tenere conto della necessità di un guardaroba, una biglietteria, un servizio bar, dei camerini per gli artisti, se vorremo una sala giochi, magari multimediale, gli uffici di amministrazione e direzione. Ancora, all’esterno sarà fondamentale che i clienti possano trovare un ampio parcheggio.
Ecco perché recentemente sempre più discoteche stanno aprendo lontani dai centri urbani.
Infine uno sguardo alla attrezzature tecniche: dovremo procurarci, tra l’altro, impianto luci, stazione di mixaggio, impianto video, sala virtuale, impianto audio, piste da ballo, cabine di regia e impianto di ricircolo dell’aria.