Di questi tempi, in cui e’ tanto difficile trovare lavoro, perché non crearcene uno su misura, magari aprendo un’attività commerciale tutta nostra?
Oggi, tra l’altro, dopo la riforma del commercio intervenuta nel 1998, l’iter burocratico da seguire e’ molto più semplice e snello.
In primo luogo, con la liberalizzazione delle licenze, non e’ più necessario ottenere dal comune l’autorizzazione amministrativa a vendere, ne’, tantomeno, dovremo rilevarla a caro prezzo da qualche commerciante in procinto di andare in pensione.
Inoltre, nella scelta del locale, non e’ più necessario rispettare, come era richiesto un tempo, delle distanze minime tra un esercizio e l’altro.
Sara’ sufficiente localizzare il locale che fa per noi ed effettuare una comunicazione al Sindaco, indicando di possedere tutti i requisiti richiesti dalla legge per l’attività che desideriamo intraprendere.
Per poter aprire un esercizio commerciale, in particolare, occorre possedere determinati requisiti, personali e professionali.
Quanto ai primi, la legge richiede che l’intestatario dell’attività non sia stato dichiarato fallito, salvo che abbia ottenuto la riabilitazione, e non abbia riportato determinate condanne penali o non sia stato sottoposto a particolari misure di prevenzione. Il divieto di esercizio dell’attività, in questi casi, permane per la durata di 5 anni.
Quanto ai requisiti professionali, prima della riforma i titolari delle licenze dovevano essere iscritti al REC ed aver frequentato idonei corsi professionali abilitanti. Oggi quest’iscrizione non e’ più richiesta e permane un obbligo di formazione esclusivamente per il settore alimentare.
Potrete richiedere tutte le informazioni necessarie allo sportello SUAP (sportello unico delle attività produttive) del vostro comune.
Un’altra interessante opportunità da valutare, per coloro che intendono aprire un piccolo negozio, e’ quella offerta dal franchising, altrimenti detto affiliazione commerciale.
Si tratta di una forma contrattuale ormai molto diffusa, che ci consente di aprire un’attività indipendente sfruttando, pero’ le competenze di know how ed il marchio di grandi aziende già affermate. L’attività sarà a tutti gli effetti autonoma e comporterà soltanto l’impegno di gestire il punto vendita secondo le direttive della casa madre e mantenendo la medesima immagine che questa ha deciso essere la sua caratteristica, rispettando le clausole particolari previste da ciascun contratto.
L’impegno economico generalmente previsto da parte dell’affiliato si concreta nel pagamento pari ad una determinata percentuale del fatturato, unitamente – od in alternativa – ad una commissione di ingresso.
Oggi anche nell’ambito del franchising troviamo la più ampia scelta di attività, non solo commerciali ma anche di servizi e, finanche, industriali.
Allora, non vi resta che effettuare un’attenta indagine, per decidere quale attività meglio si adatta non solo ai Vostri gusti, ma anche alle necessità del mercato – magari troverete un’idea nuova od originale – e, decisa la forma migliore nella quale intraprendere la Vostra impresa, trovare un nome accattivante ed un locale adatto e.. buttarvi nella nuova avventura.
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