A volte quando si ha a che fare, come insegnante/educatore o genitore, con dei bambini timidi, si pensa subito all’età.
O forse è più corretto dire che l’età può essere la causa della timidezza.
Più i bambini sono più piccoli, più sono timidi…ma non è sempre così!
Comunque, qualunque sia la causa, si deve cercare di aiutare il bambino in oggetto a superare questo suo “problema”.
La timidezza è:
“il senso di disagio e di impaccio che si prova nel rapporto con gli altri, la mancanza di disinvoltura, l’incapacità di parlare in pubblico” (definizione presa dal vocabolario della lingua italiana).
Chiaro che,leggendo questa definizione, si può capire quanto sia “mutilante” questo aspetto del carattere.
Il bambino timido è quello che non si espone mai, che non risponde alle domande che gli vengono poste, che spesso si “nasconde” e si rifiuta di interagire col gruppo.
Cosa fare per aiutare un bambino a superare la sua timidezza?
Mai e poi mai obbligarlo a fare ciò che non vuole.
Si ottiene l’effetto contrario.
Più lo spingiamo ad esporsi più il bambino si chiuderà come un riccio!
Bisogna invece aver tanta pazienza, stimolarlo, che è ben diverso dall’obbligarlo!
Gli sport di gruppo e/o i giochi con coetanei possono aiutare molto in questo specifico problema.
Occorre seguire l’indole del bambino e con questo intendo:se il bambino ha una spiccata predisposizione per la musica, fargli frequentare un corso di musica adatto alla sua età può essere molto d’aiuto.
Anche lodarlo tanto e renderlo “protagonista” ogni volta che è possibile aiuta di certo ad aumentare la sua auto-stima facendolo vincere piano la timidezza.
Alcuni bambini manifestano la timidezza anche con segnali fisici: palmi della mani sudate, rossore in viso e altri ancora.
In questo caso mai far notare al bambino questi aspetti perché si rischierebbe solo di far aumentare la sua timidezza e conseguente ansia.
Bisogna invece sempre sdrammatizzare.
Oltre ai consigli sopra descritti c’è anche un’altra cosa che può aiutare un bambino a vincere la propria timidezza.
Mi sto riferendo al fatto di non far paragoni con bambini non timidi!
Sarebbe sbagliatissimo far notare al bambino timido che altri bambini non fanno come lui e farlo sentire diverso e più piccolo!
Questo non aiuta proprio per niente: anzi peggiora solo la condizione di timidezza!
La serenità invece di genitori ed insegnanti potranno di certo aiutare il bambino nel proprio sviluppo psicologico che lo porteranno piano piano a superare la sua timidezza!
Se i genitori si mostreranno ansiosi di fronte alla timidezza del bambino, egli, non ne avrà nessun vantaggio.
L’ultima cosa importante che mi preme sottolineare è di non dire mai davanti al bambino che lui è timido: anche questo servirebbe solo a farlo sentire diverso e “diverso” non lo vuole essere nessuno: grande o piccino che sia!
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