Alla base non solo di un regime dietetico, ma anche semplicemente di un’alimentazione sana, di uno stile di vita salutare c’è senz’altro un consumo moderato di zuccheri. E se non bastasse la forte assuefazione della nostra Società a questa silenziosa droga, il problema viene acuito dalla difficoltà di individuare tutte le fonti che ne contengono anche quantità rilevanti.
Se volete farvi del bene diventa allora di fondamentale importanza sapere come individuare i prodotti che contengono zucchero, in modo da eliminarli o, quanto meno, ridurne quanto possibile il consumo.
Per sapere se un alimento trasformato e confezionato contiene zucchero aggiunto, dobbiamo necessariamente prendere l’abitudine, prima di acquistare un prodotto, di interessarci dell’elenco dei suoi ingredienti, dove potremmo individuare la presenza dello zucchero, in una delle sue tante denominazioni. Vediamo come fare.
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Perché limitare il consumo di zucchero a tavola
Risale ormai a qualche decennio la piena consapevolezza dello zucchero come dipendenza di cui liberarsi. Sono anni, ormai, che assistiamo a campagne di sensibilizzazione sotto questo punto di vista, a indicazioni mediche che ci invitano a smettere di consumare zuccheri.
Una lotta allo zucchero che ha portato molti Paesi a pianificare una politica di maggiore tassazione nei confronti dei prodotti zuccherati, in modo da renderli meno “appetibili” ai consumatori e ostacolarne l’acquisto.
Come premettevamo il problema nasce da un consumo di zucchero che è molto più elevato di quanto non immaginiamo. La causa? I tanti prodotti che quotidianamente consumiamo e che ne sono ricchi, anche se lo ignoriamo. E questo perché diviene importante imparare a riconoscere i prodotti che hanno zucchero, oltre a quelle che possono essere le conseguenze di un suo consumo eccessivo.
Cos’è lo zucchero e quanto ne dovremmo consumare
La prima cosa da sapere è come lo zucchero bianco non sia un alimento come siamo portati ingenuamente a credere . Si tratta, infatti, di un prodotto trasformato, un elemento che apporta esclusivamente quelle che vengono definite come “calorie vuote”
Le calorie vuote sono quegli alimenti che, pur fornendo molte calorie all’organismo, apportano un livello nutritivo irrisorio. Sono, cioè, calorie analoghe alle tradizionali in quanto a energia apportata, ma risultano molto meno salutari, determinando, a lungo andare, una predisposizione all’obesità ed una carenza di micronutrienti.
Questo il perché della necessità di limitare il consumo di cibi che ne sono ricchi. Zucchero che, tranne quando provenga da frutta e verdura ( e neppure sempre) dovrebbe essere evitato quando viene assunto attraverso altri alimenti.
Chiare le stesse indicazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che invitano ad un consumo massimo di soli sei cucchiaini di zucchero al giorno, anche se nella maggior parte dei paesi questa soglia viene abitualmente raddoppiata, quando non triplicata.
Alla base di questa sovraesposizione collettiva alla droga bianca, spesso, i tanti alimenti che ignoriamo siano ricchi di zucchero o che esibiscono una etichetta sulla quale lo stesso viene mascherato sotto altre mille denominazioni.
Dopo quelle che sono le conseguenze di un’alimentazione n elenco dei tanti nomi che vengono utilizzati per camuffare questa sostanza negli alimenti che consumiamo ogni giorno.
Conseguenze dell’assunzione eccessiva di zucchero
Chiunque ormai è a conoscenza di come un eccesso di consumo di zuccheri produca pesanti ripercussioni sulla nostra salute, a breve e a lungo termine.
Non tutti, però, sono al corrente di quali siano concretamente i rischi maggiori che discendano da un’alimentazione sbilanciata o da un’assunzione costante di bevande o superalcolici.
Tante le possibili conseguenze, tra le più significative, però, conviene elencare.
- Dannoso per il calcio: lo zucchero non solo impedisce al calcio di raggiungere le nostre ossa, ma addirittura lo allontana da esse. Risultato? Ossa molto meno forti
- Azione stimolante: Come sa ogni genitore, ben attento a non riempire di zuccheri un bambino nella fascia serale, lo zucchero rappresenta un forte stimolante del sistema nervoso. Meglio vitare, quindi, di abusarne prima di andare a letto e in generale, se non vogliamo produrci autonomamente quello stress di cui già la vita è generosa.
- Nocivo al sistema immunitario: troppo zucchero determina un indebolimento nel sistema immunitario, nuocendo alle nostre naturali difese. In poche parole saremo più predisposti a contrarre malattie.
- Favorisce l’invecchiamento: la sua assunzione provoca un importante deterioramento del collagene naturale nel nostro corpo, il tutto a danno della tenuta dell’organismo
- Causa dell’insorgenza di gravi patologie: Quasi superfluo sottolineare la stretta correlazione del consumo di zucchero con l’insorgenza di diabete ( per saperne di più, vai qua), ipertensione, le maggiori malattie cardiovascolari e anche una nutrita varietà di tumori.
Come individuare i prodotti che contengono zucchero
Alla base di un consumo abnorme di zucchero nella nostra Società, oltre ad una serie di cattive abitudini consolidate, anche gli innumerevoli prodotti che ne vengono caricati. Lo zucchero ormai viene comunemente aggiunto ai succhi di frutta, le bevande analcoliche, i cereali, ma non meno a farine o all’aceto balsamico.
Lo troviamo poi in tutta una serie di prodotti che non dovrebbero mai farne uso: nei minestroni surgelati, nelle salse di pomodoro, nei sughi pronti, nella maionese, nei piselli in scatola. ma anche nelle patate fritte, nei burger di soia e persino negli snack salati. Il tutto, per lo più, per questioni di gusto, ma talvolta anche per aggiustare una qualità scadente di qualche materia prima non proprio di qualità eccelsa ( ad esempio un pomodoro non troppo fresco e aromatico, ecc.).
Una difficoltà nell’individuazione dei prodotti ricchi di zucchero che viene accentuata anche dalle tante denominazioni in cui compare sulle varie etichette nutrizionali, denominazioni, spesso, utilizzate così da camuffarlo ai consumatori meno attenti.
Possiamo, infatti, trovarlo indicato come
- Saccarosio
- Glucosio
- Fruttosio
- Lattosio
- Miele (devi sapere se un barattolo di miele è ancora buono? Ecco come fare)
- Succo di mela ( indicazione presente nei gelati o marmellate)
- Succo d’uva (sempre nelle marmellate)
- Concentrati di succo vari
- Caramello
- Destrosio (soprattutto nei salumi)
- Dolcificante di mais
- Melassa
- Sciroppo di riso
- Malto d’orzo
- Sciroppo di glucosio-fruttosio (in merendine, biscotti, caramelle, gelati…)
E come se non bastasse, a questo nutrito elenco, si affiancano tutta un’altra serie di prodotti dolcificanti o zuccheri di cui il consumatore mdeio ha una scarsa conoscenza (ignorandone spesso la natura fortemente calorica e dolcificante) quali:
- stevia
- aspertame
- saccarina
- sucralosio
- sciroppo d’acero
- sciroppo d’agave
- maltitolo
- mannitolo
- sorbitolo
- ciclamato
- acesulfame K
- xilitolo
- maltodestrine
- maltosio
- destrine
- eritritolo
- zucchero di cocco
- zucchero di datteri
- succo di frutta concentrato
- D-ribosio
- galattosio
- amido di mais
- estratto di malto d’orzo
- amido di tapioca
Tutte indicazioni che sarebbe preferibile sfuggire come la peste e che, invece, si trovano un po’ in tutti i prodotti che affastellano gli scaffali dei supermercati. Ecco, infatti dove, possiamo trovarli.
Quali sono gli alimenti che contengono zucchero
Probabilmente sarebbe più semplice domandarci quali gli alimenti che oggi non contengono zucchero. Ormai, come anticipavamo, infatti lo zucchero è una costante dell’industria alimentare.
Ne sono ricchi gran parte dei cereali con i quali molti fanno colazione, come è presente, in abbondanti quantità, in pane e panini, così come impasti per torte e pizze. Se non ci sorprende che ne siano ricche le marmellate confezionate. molti ignorano come se ne trovi la presenza anche sughi pronti (dove può arrivare anche al 7%) e condimenti, come nelle verdure in scatola, dove trova impiego come conservante.
Molti, invece, coloro che ignorano come lo stesso sushi, per molti un piatto innocuo, veda la sua presenza nel riso, come ne troviamo tracce anche in molti prodotti pomposamente etichettati con lo 0% di grassi. Sono molti, infatti, gli yogurt che, per regalare la particolare consistenza, lo vedono tra gli ingredienti.
Persino, infine, icone del benessere come Smoothie e alimenti dietetici possono rappresentare una minaccia. Nel primo caso, a differenza della frutta fresca contenente il fruttosio naturale, quella essiccata vede l’impiego di zucchero concentrato. Quindi se assaporando uno snack a base di frutta essiccata o sorseggiando un rinfrescante smoothie, pensate di essere sulla strada giusta, potreste sbagliarvi. Gli smoothie, infatti, abbondano di fruttosio e le fibre vengono polverizzate così da non poter agire da barriera, rallentando l’assorbimento degli zuccheri.
Idem con patate per i cibi dietetici, molti dei quali, nonostante le promesse roboanti e l’aspetto salutare del packaging, vedono un’assenza dei grassi, però, compensata dallo zucchero. Insomma dalla padella alla brace.