Noi tutti siamo abituati a vivere nel contesto familiare, cresciamo coccolati ed accuditi dai nostri genitori, in compagnia di eventuali fratelli o sorelle (addirittura qualcuno con i nonni).
Crescendo però, le cose cambiano, molto spesso ci si sposta in altre città per motivi di studio, in cerca dell’università perfetta e si abbandona quindi il caro nido nella quale si è vissuti fino a quel momento.
In Italia sono ben poche le università che ospitano all’interno un collegio in cui alloggiare, o comunque degli appartamenti destinati agli studenti, così questi, devono arrangiarsi e cercare con le proprie forze un luogo in cui vivere in prossimità della facoltà scelta.
Quasi sempre si finisce con il dover convivere con qualche coinquilino e nel peggiore dei casi con un compagno di stanza.
Ma come scegliere questa persona nel migliore dei modi?
Sarebbe opportuno seguire poche e semplici regole, che vi aiuteranno non solo nella scelta della persona adatta, ma anche nel quieto vivere durante la convivenza.
Ad esempio, non sempre scegliere un amico fidato come compagno di stanza risulta essere una buona idea, con l’avanzare dei mesi infatti, potremmo venire a conoscenza di abitudini e modi di fare di quella persona, mai notati prima di quel momento, i quali vengono accentuati dal rapporto a stretto contatto.
In questo modo, potrebbero crearsi scontri, qualche lite e di certo molti malintesi e l’amicizia conservata fino a quel momento, potrebbe subire qualche spiacevole variazione.
Consigliamo piuttosto di scegliere il nostro coinquilino, o compagno di stanza secondo criteri ben precisi.
Sarebbe perfetto ad esempio, trovare una persona che frequenti dei corsi (o che lavori) in orari totalmente diversi dai nostri, in modo da incontrarsi e condividere dunque la stanza molto raramente.
Ritrovarsi nello stesso luogo solamente durante gli orari notturni, potrebbe essere un buon modo per evitare incomprensioni.
Un altro consiglio, potrebbe essere quello di cercare una persona con gusti ed opinioni simili ai nostri.
Un buon punto di partenza ad esempio è verificare quali sono gli studi scelti da questo possibile coinquilino, gli hobby o le abitudini alimentari.
In realtà, la migliore soluzione, sarebbe quella di “arruolare” come compagno di stanza un parente stretto, qualcuno che non possa soffrire le nostre abitudini in quanto estremamente simili alle sue.
Questo personaggio potrebbe essere rappresentato da un fratello o da una sorella, da un cugino o da una cugina, insomma da qualcuno per il quale nutriamo profonda stima ma con il quale possiamo permetterci un certo grado di confidenza.
La scelta del coinquilino non è mai semplice, quella del compagno di stanza talvolta appare addirittura impossibile, ma sono comunque esperienze di vita che aiutano ad affrontare la crescita morale.
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