Dropbox è il cyberlocker più utilizzato per ospitare online i propri dati personali.
Lo spazio che viene garantito nella versione Free è di 2 GB con incrementi a seconda che ci colleghiamo ai social network o che invitiamo qualche amico alla piattaforma. Cosi possiamo arrivare sino a 16 GB totali. Non male. Se ci serve più spazio possiamo passare al piano “Premium” con diversi tagli: si va dai 100 ai 500 GB pagando appena 9.99 dollari al mese.
Scelto il piano di hosting, nel nostro caso “Free”, ci iscriviamo al portale fornendo la classica anagrafica (ci verrà ricordata nella mail di attivazione). A questo punto, la fase successiva richiede il download del client.
Dropbox è un multipiattaforma e gira su Windows, iOS ed Android consentendoci di installarlo su computer, tablet e smartphone.
Vediamone il funzionamento. Una volta installata l’applicazione sul nostro pc o device, una schermata ci chiederà di effettuare il log-in: inseriamo nome utente e password e confermiamo. Il client si collegherà al server e ci chiederà alcune conferme: il tipo di piano scelto (free), l’installazione preferita (standard) e se vogliamo usare il programma anche per le operazioni di sincronizzazione. Confermiamo sempre ed alla fine, dopo un tour delle funzioni, saremo nella directory “Dropbox”. All’interno troveremo diverse sotto-cartelle: “Pubblic” per i file che possiamo condividere tramite link pubblico, “Photos” per le immagini.
Decidiamo di creare una nostra cartella: facciamo tasto destro, scegliamo “Create new Folder” e diamogli un nome (potremo rinominarlo in seguito). Fatto questo, scegliamo se la cartella sarà personale o condivisa: nel primo caso basterà lasciarla così com’è, nel secondo caso occorrerà selezionarla col tasto destro del mouse optando per “Invite to folder”. Ci verranno richiesti gli indirizzi dei nostri contatti (o i loro nominativi Facebook) e ci sarà offerta la possibilità di personalizzare il messaggio d’invito. Questo per quanto riguarda la condivisione delle informazioni.
Non dimentichiamo, però, che Dropbox nasce anche per sincronizzare i nostri file tra più piattaforme o, semplicemente, per ospitarli. Per sincronizzare i dati, basterà trascinarli nelle cartelle create all’interno della nostra Dropbox.
Se siamo offline, non vi è problema: la sincronizzazione avverrà quando siamo online e ci ritroveremo la stessa versione dei file su tutti i supporti. Se, invece, vogliamo caricare i file a scopo di backup, basterà fare il classico taglia/incolla nelle cartelle di Dropbox ed il file verrà caricato online con la connessione sicura SSL (nessun hacker potrà intercettare ciò che uploadiamo). Arrivati online, i file verranno crittografati in AES-256 e neanche chi gestisce Dropbox potrà sbirciarne il contenuto. Il tramonto del DVD è iniziato.