Prima di raccogliere i funghi è molto importante conoscerli bene per evitare di raccogliere e consumare specie non commestibili, che potrebbero creare un avvelenamento più o meno grave.
Diventa importante anche informarsi sulle leggi del posto, a volte sono necessari permessi di transito, giornalieri o stagionali, per poter accedere al bosco; se sprovvisti si può incorrere in multe anche salate. Il guardaboschi è autorizzato ad effettuare controlli, multe o sanzioni a chi non rispetta le leggi del luogo.
L’equipaggiamento ideale consiste in un paio di scarponi comodi e resistenti, i quali permettono di avventurarsi anche in luoghi non proprio agevoli, salite, crepacci, discese e ruscelli. Per evitare eventuali morsi indesiderati, spesso i funghi crescono dove vivono anche le vipere, meglio munirsi di pantaloni lunghi impermeabili, i quali ci riparano anche dall’acqua; il periodo migliore è il primo mattino quando il bosco è ancora bagnato dalla rugiada. A seconda dell’altitudine i funghi crescono da inizio luglio a fine ottobre.
Indispensabili sono: il cestino in vimini che permette alle spore di spargersi nel bosco e sviluppare quindi altri funghi, e il coltellino che ci servirà per pulire il fungo sul posto mantenendo spore e ife nell’habitat boschivo. Il fungo va raccolto con garbo, infilando un dito al disotto di esso, e tendolo con l’altra mano, per raccoglierlo senza creare alcun danno; sono molto fragili.
Esistono leggi che impongono un peso massimo di funghi raccolti a persona, esse variano da regione a regione. Importante è il rispetto della natura e preservarla in tutta la sua bellezza e queste piccole regole servono proprio a questo, andare per funghi è piacevole e salutare se tutti rispettano tali regole.