Le piante grasse sono di varie specie ed appartengono a diverse famiglie, ma hanno in comune la caratteristica di poter vivere in ambienti aridi, ricchi di luce ed a temperature elevate.
Infatti per la loro particolare struttura spugnosa possono assorbire una certa quantità d’acqua e conservarla a lungo data la loro scarsa traspirazione.
Solitamente queste piante hanno una lunga durata e non presentano problemi per la loro coltivazione, basta solo usare qualche piccola attenzione.
Amano i luoghi luminosi e vivono bene a temperature costanti anche non troppo elevate, si adattano perfettamente alle verande purchè la temperatura non sia inferiore ai 12 gradi.
Le innaffiature devono essere fatte con acqua a temperatura ambiente, ogni 15 giorni per le piante tenute in appartamento e una volta al mese per quelle sistemate nei luoghi più freschi, mentre durante i mesi estivi è necessario innaffiarle ogni settimana.
Il rinvaso va effettuato quando la pianta è nel periodo di riposo vegetativo, ovvero quando è finita la fioritura e l’arbusto non sta emmmettendo nuove foglie o germogli.
Uno dei principali elementi per la buona coltivazione delle piante grasse è la composizione del terreno che deve avere un giusto grado di permeabilità per favorire il drenaggio dell’acqua.
Il terriccio più adatto è composto da due quinti di terra d’erica stagionata e setacciata, due quinti di sabbia di fiume ed un quinto di calcinaccio, si può aggiungere polvere di carbone vegetale per impedire la formazione di muffe, comunque in commercio si possono facilmente reperire dei sacchetti di terriccio già pronto.
L’epoca più adatta per la loro riproduzione è la stagione calda, quando le temperature non scendono sotto i 18 gradi.
La moltiplicazione avviene: per talea, divisione dei cespi o semina.
Per ottenere delle talee si devono prelevare, dalla pianta madre, delle foglie o dei rami tagliandoli con una lama ben affilata e sterile; si lasciano quindi asciugare per un paio di giorni, affinchè si cicatrizzi la superfice di taglio, quindi si piantano in un terriccio molto sabbioso.
Una buona illuminazione facilita la radicazione delle talee, che però non vanno mai collocate a diretto contatto dei raggi solari.
La divisione dei cespi è il modo più veloce e sicuro per riprodurre una pianta grassa in quanto si prelevano i germogli cresciuti alla base del fusto che essendo a contatto con il terreno sono già provvisti di radici, per cui basta staccarli e piantarli in un vasetto, quindi si possono già trattare come piante adulte.
La semina è un’operazione abbastanza semplice: in un vaso non troppo alto si mette della ghiaia o dell’argilla espansa per ottenere un buon drenaggio, si riempie poi con un misto di sabbia, terriccio e torba.
Infine si procede alla semina e si innaffia con molta cautela in modo di non smuovere troppo la terra.
Il vaso va poi posto in buona luce, ma non direttamente al sole e la temperatura non deve mai essere inferiore ai 18 gradi, in inverno lo si deve ricoverare all’interno in un posto caldo e luminoso.
L’anno successivo le piantine sono pronte per essere piante in vasetti singoli e trattate come le piante adulte.