I funghi rappresentano uno degli alimenti più versatili e gustosi, cercarli per i boschi è un hobby per molte persone, ma si possono anche coltivare in casa, realizzando una piccola fungaia pronta per l’uso. La comodità di coltivare da soli i funghi è vantaggiosa sotto molti punti di vista, perchè si risparmia in tempo, ma soprattutto c’è maggiore sicurezza nella specie coltivabile, oltre ad avere anche un risparmio economico se si è soliti acquistare al supermercato funghi di fascia alta. Tra le specie più buone ci sono il Prataiolo, il Pioppino e lo Champignon e i piccoli funghi tipici delle campagne, che si trovano in vere e proprie colonie sui piccoli tronchi i Chiodini, tutti facilmente coltivabili ma soprattutto commestibili e sicuri.
La coltivazione avviene tramite il micelio, per la coltura in casa aspettare la riproduzione delle spore richiederebbe tempi lunghi, per facilitare il tutto si possono acquistare direttamente in un negozio di articoli per l’agricoltura o il giardinaggio sotto forma di polvere in sacchetto o in forma liquida.
Per avere un piccolo orto coltivato non occorrono molte cose, ma è necessario avere a propria disposizione un luogo caldo e asciutto per la prima fase di coltivazione e poi fresco e umido nella seconda fase.
La prima fase è quella della preparazione del substrato che poi accoglierà le spore, si deve scegliere un luogo caldo, con una temperatura intorno ai 24-26 gradi, è molto importante non scendere sotto i 20 gradi e non superare i 30 perchè il substrato non deve fermentare. Il contenitore in cui adagiare il substrato è a libera discrezione di ognuno, l’ideale sarebbe una cassetta di legno pulita dai bordi alti, è molto importante che sia anche asciutta. Nella cassetta va poi messo un sacchetto della spazzatura o un telo di plastica, in modo da isolare completamente la superficie. Successivamente va messa la miscela di substrato, esistono varie formulazioni, alcuni preferiscono realizzarla da soli con letame secco, fogliame e terreno pulito, altri lo acquistano direttamente anche con una componente di disinfettante all’interno. Se si decide di utilizzare la polvere, il substrato va prima lasciato riposare per almeno due settimane, avendo l’accortezza di bagnarlo ogni giorno, senza però far ristagnare l’acqua, altrimenti se è in forma liquida si inserisce direttamente con l’acqua. Passate le due settimane si passa alla seconda fase della coltivazione, la cassetta va spostata in un luogo umido e fresco, si mettono le spore, l’acqua e poi si copre il tutto con un telo. Dopo circa venti giorni dovrebbe comparire una patina biancastra sul fondo della cassetta, a questo punto si mette del terreno, al massimo 2-3 centimetri e si aspetta che la produzione di funghi inizi. I tempi di attesa variano da specie a specie, in alcuni casi dopo qualche mese già sono pronti, in altri anche dopo 4-6 mesi, tutto dipende anche dai gusti personali, se si vuole ottenere dei funghi grandi o piccoli e teneri. La coltivazione è semplice ma allo stesso tempo delicata, bisogna stare attenti ai piccoli animali e alle muffe, la pulizia e il passaggio d’aria sono importanti per non correre il rischio di muffe.