L’addizionale Irpef non è altro che un’imposta sul reddito che deve essere versata alla Regione da parte dei contribuenti – siano essi residenti oppure no – che devono versare l’Irpef per l’anno di riferimento. Nel caso in cui al contribuente non spetti il pagamento dell’Irpef (per esempio a causa di detrazioni spettanti o per crediti d’imposta dovuti a redditi che non sono stati prodotti in Italia e che quindi sono soggetti a ritenuta a titolo definitivo) non è tenuto a versare l’addizionale. Per quel che riguarda il calcolo dell’addizionale regionale, la base imponibile è rappresentata dal reddito totale che è stato dichiarato ai fini dell’Irpef, senza la rendita della casa principale, e delle pertinenze relative, e gli oneri deducibili.
In sostanza, per effettuare il calcolo dell’importo che deve essere versato, è necessario che al reddito imponibile venga applicata l’aliquota stabilita dalla Regione di residenza. Tale aliquota è pre-determinata, e ha valore del 0.9 %: in realtà, le Regioni hanno facoltà di alzarla fino all’1.4 %. Tutte le informazioni e i chiarimenti necessari, in ogni caso, possono essere trovati presso il Dipartimento delle Finanze, alla Direzione federalismo fiscale. Occorre specificare che i provvedimenti attraverso i quali le Regioni stabiliscono le aliquote dell’addizionale entrano in vigore a partire dall’anno seguente rispetto a quello in cui il provvedimento viene varato. Va ricordato, però, che le Regioni possono permettere che la variazione deliberata venga applicata anche rispetto al periodo di imposta di intervento della delibera, se ciò può favorire il contribuente.
Ma come avviene il pagamento delle addizionali per i pensionati e i lavoratori dipendenti? Per i titolari di pensione, lavoro dipendente e assimilati, l’addizionale regionale è stabilita dall’ente pensionistico o dal datore di lavoro (in pratica, dai sostituti di imposta) nel momento in cui vengono svolte le operazioni di conguaglio che riguardano questi redditi. La trattenute del saldo delle imposte dovute avviene entro il mese di novembre in rate mensili – al massimo undici – o in alternativa in una soluzione unica, al termine del rapporto di lavoro, se esso avviene prima della conclusione del periodo di imposta. Per tutti gli altri contribuenti, invece, l’addizionale regionale deve essere versata alla Regione in cui si trova il domicilio fiscale del contribuente al 31 dicembre dell’anno cui la stessa addizionale si riferisce. Gli effetti dei cambiamenti del domicilio fiscale iniziano a partire dal sessantesimo giorno seguente rispetto a quello in cui sono ufficialmente avvenute. Il versamento dell’addizionale va messo in atto usando il modello F24 direttamente all’ente coinvolto. Essi può essere pagato sia presso uno sportello postale o bancario, sia in via telematica.
La scadenza per il versamento è la stessa del pagamento dell’Irpef. Chi possiede un reddito differente da pensione e lavoro dipendente deve effettuare il pagamento al momento della dichiarazione dei redditi. La Regione, come visto, deve essere individuata sulla base del domicilio fiscale, che di solito è la residenza anagrafica.
Per tutte le informazioni e i dubbi è possibile fare riferimento, comunque, al sito finanze.gov.it, il portale Internet del Dipartimento delle Finanze italiano.