Può capitare che un impiegato della nostra società , oppure qualcuno con cui abbiamo lavorato in passato, magari dirigendolo avendo una qualifica direttamente superiore alla sua , ci chieda di compilare per lui una lettera di raccomandazione, ovvero una lettera che specifichi tutte le sue referenze sperimentate in ambito lavorativo, da poter sfruttare a colloquio con altre ditte.
In effetti la lettera di raccomandazione o di referenza può davvero fare la differenza , soprattutto in determinati ambiti lavorativi , facendo pendere l ‘ ago della bilancia per uno oppure per l’altro dei candidati per un posto di lavoro , che in periodi di altissima disoccupazione come quello che stiamo vivendo, sono per ovvie ragioni più che agguerriti.
E’ quindi importante, quando ci viene richiesto , soprattutto se da qualcuno che stimiamo ,
scrivere una lettera che gli sia veramente di aiuto , redatta con attenzione e nelle formule più
adatte e convincenti per il responsabile delle risorse umane che dovrà leggerla.
Per scriverla nel modo migliore , è necessario farsi dare dal proprio impiegato il curriculum vitae,
che ci sarà utile per redarre l’aspetto relativo ai vari dati anagrafici ed al periodo in cui ha lavorato per noi , soprattutto se lontano nel tempo.
E’ quindi importante cominciare menzionando proprio i dati della persona di cui andremo a parlare e specificare accuratamente per quanto tempo , in quale periodo e con quale esatta qualifica abbiamo avuto il piacere di lavorare insieme a lui.
Fatto questo , ispirati appunto al curriculum vitae , si può passare a menzionare con maggiore
specificità quali tipi di mansioni il lavoratore ha svolto per la nostra impresa , e con quale profitto per l’azienda stessa , ove quantificabile , oppure semplicemente specificando in quale ambito e soprattutto con quali effettive responsabilità.
E’ proprio da questo punto in poi che nella lettera si potranno agganciare le vere e proprie referenze , ovvero tutte le qualità che il lavoratore ha dimostrato di avere nel lasso di tempo in cui lo abbiamo conosciuto, i talenti , ove ovviamente ci siano , e le capacità.
E’ sempre bene includere in tutta questa parte , quella finale, della missiva , non solo le capacità
dell’impiegato nel suo stesso ruolo , ma anche tutte quelle qualità umane che fanno poi di un
lavoratore quello che effettivamente sarà il ruolo che andrà ad impersonare nella società che lo
assumerà.
E’ quindi importante specificare l’atteggiamento nei confronti dei colleghi , la capacità di relazionarsi con gli altri umanamente e creando un clima amichevole e sereno , non competitivo e stressante per i dipendenti che troverà già insediati.
L’aspetto umano di chi presentiamo sarà sicuramente molto importante per chi lo dovrà assumere, dal momento che contrariamente a quello che si pensa o al classico modello oltreoceano , lo squalo particolarmente competitivo non è assolutamente d’aiuto ad una società, dal momento che diventa fonte di stress e di malumore nell’intero team lavorativo.
E regola base: ciò che scriviamo deve essere vero.
Ne va della nostra credibilità.
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