Scrivere un libro non è una cosa semplice, tutt’altro. Tantissimi amano il mondo letterario e sognano fin da piccoli di diventare scrittori e vivere di libri e parole. Il mondo della letteratura, così come della cultura in generale, va coltivato. Scrivere, infatti, è un talento che il più delle volte hai dentro di te, o che devi coltivare con metodo e formazione.
Senza soffermarsi sui tanti stili di scrittura e su tutte le tipologie di romanzi che leggiamo quotidianamente (romanzi epistolari, romanzi storici, saggi, ecc), come si può abbozzare e poi scrivere un romanzo autobiografico?
Prima di parlarne è fondamentale fare una premessa. Uno scrittore emergente o un aspirante scrittore non può cimentarsi subito nella stesura di un romanzo perché avrebbe molte difficoltà. Sarebbe opportuno lavorare step by step, attraverso una formazione e una “gavetta” consistente. Questo perché è più costruttivo esercitarsi su piccoli racconti, articoli e saggi brevi utili per affinare il proprio metodo di scrittura e per capire quanti errori si fanno, quanto si è preparati sugli argomenti che si vogliono trattare, cosa è necessario migliorare del proprio stile stilistico.
Detto questo un romanzo va scritto attraverso dei parametri più o meno simili per tutti. E’ necessaria un’introduzione descrittiva dei personaggi principali attraverso storie concatenate tra loro o un’unica storia che li lega tutti; un contenuto vero e proprio della storia, cosiddetto trama, un evento o un fatto che scompiglia la storia principale, un finale della storia.
Ognuna di queste fasi andrebbe ben spiegata.
Tali premesse sono utili per capire che anche un romanzo autobiografico non deve prescindere da una chiara ed efficace descrizione dei personaggi principali (sia dei protagonisti sia degli antagonisti), non devono mancare i fili conduttori di una storia, la trama e il finale.
Il romanzo autobiografico nello specifico deve avere un tempo descrittivo rivolto al passato, proprio perché il narratore racconta in prima persona qualcosa di già accaduto nella sua vita, scava dentro se stesso per far conoscere a chi legge degli avvenimenti che ha vissuto in prima persona.
Il narratore guarda dentro sé e attraverso riflessioni e ricordi fa vivere i personaggi della sua storia. Per questo motivo un romanzo autobiografico spesso cattura i lettori proprio per la sua storia, soprattutto se racconta qualcosa di commovente e/o triste.
Altro aspetto che caratterizza le autobiografie riguarda i dialoghi: sono pochissimi, perchè il racconto è incentrato più sulle riflessioni personali.
La stesura di questa tipologia di romanzo va affinata con il tempo, ed è consigliata a chi ha vissuto un passato “con molto da raccontare”. Anche se è vero che su qualsiasi cosa si può scrivere è sempre meglio avere delle basi che rendano una storia coinvolgente e piacevole per il lettore.
Un’ultima cosa per chi si vuole cimentare in questo settore riguarda la pratica sul campo: leggete molto, imparate dai libri, che solo loro vi aiuteranno a correggere i vostri errori e ad affinare la vostra tecnica.