Se si ha una gatta in casa che ogni tanto va a fare qualche passeggiata fuori casa è possibile che possa ritornare incinta, anche contro la nostra volontà.
I primi giorni, non essendo dei veterinari non farà facile capirlo, ma prima che le cresca la pancia ci sono dei segnali che possiamo attenzionare per capire se è in stato interessante.
Il primo segnale, il primo campanello di allarme è il fatto che la gatta comincia a mangiare di più e d a prendere peso. La pancia comincia a lievitare allargandosi a dismisura. In base alla grandezza della pancia si può ipotizzare il numero dei gattini che aspetta, che possono essere 2 ma anche 7.
La gatta comincia a dormire più a lungo e più spesso, assumendo un atteggiamento più dolce e materno richiedendo più spesso coccole.
Altri segnali che ci possono far capire qualcosa sono i capezzoli che diventano più grossi e gonfi si arrossano e diventano turgidi. Se massaggiandole i capezzoli, la gatta si rilassa e non innervosisce questo è un segnale in più che fa capire che il suo istinto materno prende campo in essa.
Una volta che il nostro sospetto si è realizzato, possiamo portare la nostra gatta dal veterinario per farla visitare e farci tranquillizzare che la gravidanza proceda bene. Il veterinario potrà fare una ecografia o con una semplice palpazione dell’ addome per ipotizzare quanti gattini aspetta la nostra gatta.
Un paio di settimane prima dell’ ipotetica data del parto è opportuno preparare una cuccetta comoda, lontana da occhi indiscreti, prediligendo il suo posto preferito con cuscini, coperte e panni caldi. Oppure possiamo sistemare una copertina dentro una scatola, mettendola sempre nel posto dove lei è abituata a dormire che non dovrà essere spostata, per non farla innervosire.
Il travaglio dura anche 24 ore, periodo in cui la gatta sarà nervosa, avrà una respirazione affannosa e veloce, farà in continuazione le fusa. Quando arriverà il momento fatidico sarà più nervosa, cercherà un posto più appartato, lontana da occhi indiscreti, sarà agitata e non vorrà essere disturbata. Ma ci sono anche gatte che invece cercano aiuto avvicinandosi al proprio padrone, come in cerca di aiuto. Inizierà a leccarsi la vulva per ripulirsi dalla rottura delle acque e dal sangue. Ogni gattino farà contenuto dentro una sacca placentare che una volta espulsa dalla mamma, quest’ultima la romperà con i denti, reciderà il cordone ombelicale e ripulirà il gattino con la lingua. Tra il primo gattino nato e gli altri potranno passare anche 6 ore, in cui la gatta avrà il tempo di riprendersi, pulire il micio dalla placenta e iniziare ad allattarlo. Ecco il miracolo della vita!
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