Le infiltrazioni d’acqua che possono presentarsi in una terrazza o in un balcone con soffitto possono essere dovute alla cattiva sigillatura dei mattoni e/o all’ancoraggio difettoso della ringhiera oppure derivare da uno sgocciolio proveniente dalla struttura esterna dell’edificio o da un edificio contiguo.
Nel primo caso è necessario effettuare la riparazione con un intervento localizzato sul punto in cui si è verificata l’infiltrazione di acqua generalmente di origine piovana, nel secondo caso bisognerà invece intervenire sul muro di tamponamento al fine di favorire il giusto drenaggio delle acque di scorrimento.
Gli interventi devono essere finalizzati alla eliminazione di eventuali crepe che favoriscono la capillarità dell’acqua. E’ consigliabile pertanto circoscrivere la zona su cui intervenire rimuovendo dapprima la parte di intonaco esterno con uno scalpello, procedendo poi alla demolizione di tutto il muro bagnato fino al punto in cui ha origine l’infiltrazione. Normalmente l’individuazione della fessura attraverso la quale si infiltra l’acqua è dovuta a carenze di impermeabilizzazione oppure è causata da tubature difettose, nel primo caso si può effettuare la riparazione da soli senza ricorrere all’intervento dell’idraulico e procedendo alla sigillatura della crepa con un impermeabilizzante a presa rapida.
Per ottenere una sigillatura ottimale si consiglia di utilizzare della resina poliuretanica tixotropica reperibile in qualsiasi negozio di articoli di edilizia o in un centro per bricolage. Questo tipo di resina è particolarmente indicata per riparare crepe e fessure in quanto tende a fluidificarsi senza addensarsi in condizione di riposo e non cola durante l’applicazione. E’ preferibile effettuare l’iniezione del materiale sigillante utilizzando un iniettore a vite, in alternativa si può utilizzare una spatola per introdurre del sigillante a rapido indurimento.
Per riparare infiltrazioni di acqua dovute all’ancoraggio difettoso della ringhiera è preferibile utilizzare del cemento plastico a rapido essiccamento; l’applicazione non comporta particolari difficoltà, si consiglia però di rispettare i tempi di lavorabilità del materiale e di introdurre con una spatola la giusta quantità di cemento fino alla fuoriuscita dalla fessura. Procedere infine alla rimozione del materiale eccedente.
In alternativa si può impiegare del cemento d’altoforno che ha un indurimento iniziale leggermente ritardato rispetto al plastico, offre una buona resistenza alle acque decalcificanti e solfate e non presenta l’inconveniente della fessurazione e del ritiro della massa.
La scelta della pasta impermeabilizzante è fondamentale per la buona riuscita dell’intervento e deve essere effettuata anche tenendo conto delle condizioni climatiche; se le giornate sono particolarmente fredde bisognerà rimandare l’operazione di riparazione in un periodo in cui la temperatura sarà più elevata in quanto il processo di indurimento della massa avverrà in tempi rapidi consentendo di ottenere una sicura sigillatura della crepa.