La muffa è un fungo piuttosto fastidioso, che predilige le zone umide, perché si nutre di umidità stessa, e rischia di creare seri danni non solo ai tessuti ai quali si attacca, ma anche alla nostra salute. Oltre a produrre cattivi odori, l’inalazione della muffa provoca allergia e problemi alle principali vie respiratorie. È bene quindi debellarla dalle zone su cui si è formata, come stoffe e tappeti, più semplici da lavare, ma anche moquette di rivestimento.
Servendoci di una spugnetta leggermente abrasiva, tipo quella che usiamo di solito per i piatti, cerchiamo di rimuovere la muffa che si è formata sul tappeto o sulla moquette. Valutiamo anche che se si tratta di un tappeto di medie dimensioni, ma costoso, per non rischiare di rovinarlo, conviene probabilmente far eseguire il lavaggio in tintoria con prodotti specifici.
Se il tappeto è colorato, usiamo del detersivo per i piatti, diluito in acqua tiepida. Se invece la macchia è molto grande, aggiungiamo alla stessa diluizione un tappino di candeggina delicata. Lasciamo riposare il tessuto imbevuto di questa soluzione almeno per mezz’ora. Se si tratta di un tappeto, sciacquiamolo poi in acqua tiepida, lasciandolo a mollo nell’ultimo risciacquo per un’oretta. Nella stessa, avremo disciolto anche un cucchiaio di ammorbidente, per eliminare il vecchio odore di muffa. Infine, stendiamolo in una zona ventilata ma non soleggiata in modo diretto, altrimenti potrebbero crearsi delle macchie.
Se abbiamo una moquette, invece, dobbiamo eseguire un lavaggio diverso. Dopo aver effettuato il primo passaggio con la spugnetta abrasiva, dobbiamo verificare che la muffa non si sia formata anche lungo i bordi o sotto di essa, ed evidentemente rimuoverla, spostando la moquette. Serviamoci poi di un aspirapolvere, o un battitappeto elettrico, e passiamolo sia sulla parte superiore della moquette, e sia sulla parte inferiore, sul pavimento.
Procediamo poi lungo tutto il tessuto lavorandolo con una soluzione composta in minima parte di detersivo per i piatti (un tappo per tre litri di acqua tiepida), aggiungendovi una tazzina di ammoniaca e infine un tappino di ammorbidente. Misceliamo bene il tutto e con uno spruzzino, bagniamo tutta la moquette, lavorandola un pezzo per volta. Se abbiamo a disposizione un pulitore professionale per moquette saremo avvantaggiati, altrimenti dovremo strofinare il tessuto, lavorando la zona in modo circolare, consecutivamente, avanzando da un bordo della stanza all’altra.
Usiamo una spugna per ripassare sul tessuto bagnato, togliendo i residui di muffa e cancellare qualunque altra macchia. Possiamo anche utilizzare una pelle di daino, o sintetica, eliminando anche l’eccesso di acqua.
Arieggiamo bene la stanza ed evitiamo di camminare sulla moquette per almeno un paio di giorni. Quando sarà completamente asciugata, procediamo di nuovo con un aspirapolvere, per rimuovere eventuali residui, ma stavolta dal tessuto asciutto. La moquette sarà finalmente pulita, e priva di qualunque alone. Nel frattempo, grazie all’utilizzo dell’ammorbidente, la muffa ed il suo fastidioso odore saranno spariti.
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