Se viene lasciato crescere e sviluppare in maniera naturale, l’albero di olivo tende ad assumere una forma abbastanza irregolare, cespugliosa, conica. La chioma si sviluppa in altezza o in ampiezza a seconda della varietà: esistono alcuni esemplari che possono superare i venti metri di altezza. Prima di procedere con la potatura dell’olivo, è preferibile prestare attenzione a una persona più esperta alle prese con tale operazione, in modo da acquisire le conoscenze di base su cui si fonda la produzione della pianta. Ricordiamo che l’obiettivo della potatura è quello di agevolare un alto rapporto tra superficie fogliare e legno, oltre che conservare l’efficienza totale della chioma. Essa, inoltre, serve a eliminare i rami, al fine di favorire e rinnovare le branche fruttifere dell’albero, e diminuire eventuali eccessi di produzione per poter gestire il fenomeno dell’alternanza produttiva. Ancora, la potatura è indispensabile per modellare la forma dell’albero, regolandone il portamento sulla base di esigenze colturali, e distribuendo in maniera corretta l’illuminazione sulle diverse parti della chioma. Ma quando bisogna effettuare la potatura dell’olivo? Il periodo ideale sarebbe sul finire della stagione invernale, e in ogni caso prima del germoglio della pianta. È bene comunque fare attenzione a eventuali ritorni di periodi di gelate. In questo caso bisogna interrompere l’intervento, poiché il freddo eccessivo rappresenta un impedimento al processo di cicatrizzazione dei vari tagli operati sul legno. I tagli non devono essere troppo decisi o intensi, a meno che non si voglia effettuare una potatura di ringiovanimento, per impedire una produzione ridotta. Per quanto riguarda l’ivo, si può distinguere tra potatura di ringiovanimento, potatura di produzione e potatura di formazione. Ricordiamo che prima di potare bisogna sempre essere in grado di localizzare con la massima precisione i punti in cui dovranno essere applicati i tagli, tenendo conto anche dell’intensità degli stessi. Ovviamente, la potatura deve essere adeguata all’età della pianta. Ciò significa che in presenza di alberi più giovani essa sarà leggera, mentre in alberi con più anni i tagli saranno più decisi. Concludiamo segnalando alcuni suggerimenti riguardanti le tecniche di potatura. Bisogna cominciare sempre dall’alto, procedendo verso il basso. I tagli più grossi devono precedere quelli più piccoli. Precisiamo che i tagli devono essere netti, senza sbavature, e per questo motivo tutti gli strumenti utilizzati, quali segacci, accette, forbici, coltelli e innestatori, devono essere ben affilati, se possibile di acciaio temperato. Al fine di evitare contagi derivanti da malattie presenti su singoli rami, la lama deve essere pulita dopo ogni taglio: basterà passarla con un panno imbevuto nell’alcol. Particolare attenzione merita la potatura di ringiovanimento, che viene praticata al fine di rendere produttivi uliveti e alberi ormai vecchi, oppure danneggiati dal freddo. In questo caso è opportuno intervenire attraverso una vigorosa riduzione della chioma, o addirittura tagliando il tronco alla base, andando a scegliere poi due o tre polloni che sorgeranno in seguito dalla ceppaia.
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