Chi in casa possiede un tappeto orientale sa bene quanta cura e dedizione occorre per la sua pulizia e manutenzione, proprio per il fatto che i tappeti sono fatti per stare sui pavimenti e calpestati. Pertanto sono soggetti più di ogni altra cosa ad essere consumati e col tempo si usurano. E non di rado capita di trovarli con vistose macchie che, oltre che comprometterne i tessuti, ne alterano i colori. E poi non dimentichiamoci che più il nostro tappeto è antico e maggiore sarà la cura di cui avrà bisogno e potrebbe anche capitare di doverli portare a restaurare da bravi tappezzieri. Ciò si rende necessario soprattutto se il tappeto presenta dei buchi o è sfrangiato e sfilato ed in questi casi si dovrà intervenire tempestivamente per evitare che la situazione peggiori e il tessuto vada irrimediabilmente perso.
Per tappeto orientale in particolare si intende quello che può raggiungere i quattrocento nodi per centimetro quadrato e solitamente viene realizzato nei Paesi asiatici.
I tappeti per fortuna possono essere lavati, almeno una volta all’anno, e meglio se a secco in quanto generalmente prima di essere messi in vendita questi sono già stati sottoposti a lavaggio e al fissaggio dei propri colori, pertanto se li laverete ad acqua rischierete di vederli sbiadire. Questo però accade qualora il tappeto in questione è nuovo, perché invece per quelli vecchi e antichi il problema non sussiste ed è preferibile lavarli in acqua. Un pregio di questi ultimi è proprio quello che la lana di cui sono fatti col tempo diventa più morbida e lucente.
Per quanto invece riguarda la pulizia da effettuare regolarmente, sta a noi decidere quando procedere con essa, in quanto non sempre questi necessitano di essere puliti, dipende molto dall’ambiente in cui si trovano e dal fatto se sopra vi sia accumulata abbastanza polvere.
E comunque è buona norma esporli all’aria aperta almeno una volta a settimana. Poi, per questo tipo di pulizia, bisognerà procedere con una semplice spazzolatura con la scopa di saggina o con una spazzola dalle stesse caratteristiche, ma anche con un aspirapolvere. Oppure, come facevano le nostre nonne, potremmo batterli con il classico battipanni dal dritto e dal rovescio, avendo cura però di distenderlo su una rete. Quindi evitate di metterlo appeso perché se il tappeto viene scosso è probabile che col tempo la trama del tessuto si deformi e vada incontro ad uno sfrangiamento ed anche le sue estremità potrebbero deteriorarsi.
Se invece siete preoccupate per i colori un po’ smorti del vostro tappeto e volete donarvi lucentezza, sappiate che a quanto pare torna utile passarvi sopra un panno nel quale avrete avvolto delle foglie di tè. Ma in mancanza di ciò va bene pure l’utilizzo di un panno inumidito con acqua e aceto bianco, oppure con acqua ed ammoniaca. Fate però attenzione a non bagnare il tappeto, pertanto procederete solo col dare una leggera passata di panno sulla superficie.
Per pulire un tappeto è ottimo anche l’utilizzo del sale grosso da cucina, con il quale appunto andremo a ricoprirne la superficie per poi andarlo a spolverare con una spazzola pulita con dell’acqua calda e del sapone. Ricordate che comunque la spazzolatura andrebbe effettuata nella direzione del pelo.
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