Seppure caduti in disgrazia in questi ultimi anni, i tappeti rappresentano sempre un elemento di arredamento di straordinario fascino, unici per il senso di calore e la capacità di trasmettere identità ad un ‘intera stanza.
Accanto ai tanti aspetti positivi prima di investire in un tappeto importante per la vostra sala, però, bisogna considerare anche gli aspetti negativi che sono legati alla sua presenza. Primo dei quali il fatto che il suo pregiato ordito di fili e la sua elegante trama, però, divengono inevitabilmente rifugio di allergeni e acari della polvere, la cui presenza, come sappiamo, può divenire addirittura causa di seri prodotti respiratori.
Va da sé che per questo motivi, ma anche per banali ragioni estetiche, i nostri tappeti richiedono una pulizia accurata e costante, ancor di più se in casa possediamo tappeti a pelo lungo, le cui caratteristiche necessitano di particolari accorgimenti per la pulizia (se volete sapere come pulire e deodorare i tappeti, ecco la guida giusta) in modo da evitare che il pelo si rovini ed i suoi nodi si sciolgano.
Vediamo come comportarci in modo da preservare la bellezza dei nostri tappeti.
Indice Guida Gratis:
Come lavare e con quali prodotti tappeto a pelo lungo
Come anticipavamo, di base, la pulizia dei tappeti lunghi si presenta ben più difficile di quanto non sia di quelli a pelo raso, che, al contrario, possono essere trattati senza particolari problemi con una comune aspirapolvere.
Essenzialmente per la loro fattura che permette a polvere e sporcizia di annidarsi tra le fibre, rendendo molto complesso asportare tutti i residui di sporco, briciole e quanto altro. Inoltre a rendere, talvolta ancora più complesse le operazioni di pulitura, la mole dei modelli più grandi, il cui peso notevole diviene di ostacolo al semplice girarli o stenderli.
Consigli pratici per pulire i nostri tappeti
Pulire il tappeto con bicarbonato
Per eliminare (leggi come eliminare gli acari della polvere) polvere e sporco che facilmente si annidano nei peli lunghi è opportuno utilizzare una scopa in saggina: questa consente, infatti, di rimuovere a fondo tutti i residui senza alterare la composizione del pelo. In alternativa può essere anche utilizzata una spazzola a setole dure.
Prima di passare la scopa in saggina o la spazzola è possibile anche cospargere il tappetto con del bicarbonato e rimuoverlo con questi strumenti dopo averlo lasciato agire per una decina di minuti: si tratta di una sostanza che rispetta i colori, che intrappola lo sporco, aiutando il tappeto ad avere un aspetto più fresco.
Inoltre, per ottenere una sorta di lavaggio a secco, si può procedere utilizzando anche il bicarbonato di sodio, sia mettendolo direttamente sulla superficie del tappeto che usandolo diluito in acqua. Fatto ciò vi basterà spazzolare il tappetto, prima in senso verticale e poi orizzontalmente, per poi sbatterlo sul terrazzo con il battipanni.
Quando pulire il tappetto con l’aspirapolvere
Di base la risposta sarebbe mai! Del tutto sconsigliato è, infatti, l’aspirapolvere che può rovinare il pelo e nello stesso tempo sfilare i nodi del tappetto e, condizione non meno frequente, vedere i suoi peli risucchiati all’interno del tubo dell’aspiratore, con la conseguente fatica nel rimuoverli.
Questo elettrodomestico, però, può essere utilizzato sul tappeto al rovescio di tanto in tanto (ad esempio una volta al mese) per rimuovere lo sporco che si deposita sotto di esso e quello che è penetrato in profondità.
E’ importante azionare l’aspirapolvere a bassa velocità ed evitare di utilizzare spazzole troppo dure o funzioni aggressive.
Quando lavare il tappeto
Altro discorso è, invece, se il tappeto si è macchiato e necessita di essere lavato, oltre che spolverato. Oppure se ci troviamo davanti ad una pedana sfibrata, magari che presenta anche qualche traccia di urina di uno dei nostri animali domestici( come eliminare la pipì del gatto, leggi la guida).
Se la sua composizione lo consente, è possibile lavare il tappeto anche in casa con i dovuti accorgimenti.
Come strumento di lavoro è consigliabile una spazzola dalle setole non troppo dure e come detergente una soluzione a base di acqua (10 tazze), shampoo delicato e neutro (1 tazza) ed aceto bianco (1/2 tazza).
Dopo avere spazzolato il tappeto e rimosso eventuali residui solidi, stendetelo su un piano come il pavimento del terrazzo, ad esempio, e dopo avere immerso la spazzola nel secchio contenente acqua, shampoo ed aceto passate questa soluzione su tutto il tappeto facendo in modo che penetri fino in fondo. Lasciate agire per qualche minuto, dopodiché lavate la spazzola ed utilizzato lo stesso sistema, ma questa volta con solo acqua, per rimuovere sporco e detergente dal tappeto.
Ripetete l’operazione più volte se necessario e ricordate di utilizzare sempre dell’acqua tiepida per non aggredire i colori.
Ora passate all’asciugatura che deve avvenire all’aria aperta ma mai sotto i raggi diretti del sole che potrebbero far scolorire il tappeto ( qui la guida per ravvivare i colori del tappeto). L’ideale sarebbe stenderlo su una ringhiera o su un filo metallico dalla capacità di carico elevata, ma potete farlo asciugare anche a terra (purché non su un prato) ricordandovi di girarlo di tanto in tanto.
E’ molto importante che il tappeto sia perfettamente asciutto da ambo i lati prima di portarlo in casa per evitar la formazione di ( vuoi sapere come rimuove la muffa da tappeti o moquette).
Come pulire il tappetto con l’ammoniaca
Quando il gioco si fa duro, infine, entrano in gioco i duri, ossia l’ammoniaca. Se pensiamo ad un lavaggio completo, dovremo dapprima lasciare ammollo in vasca da bagno il nostro tappeto, con ammoniaca e sapone neutro. Trascorse un paio di ore, lo sciacqueremo con il getto del soffione della vasca, per eliminare gli eventuali residui rimasti. Poi lo si stende al sole, sapendo di averlo igienizzato al meglio.
Come lavare un tappetto con il detergente
Ultima opzione per lavare un tappeto a pelo lungo, quello di un lavaggio in vasca da bagno, sempre avendo cura di utilizzare acqua fredda o tiepida. Non utilizzate mai acqua bollente, poiché potrebbe restringere il tappeto.
L’ideale sarebbe quello di far uso di uno specifico detergente delicato per il pelo.
No all’impiego di un detersivo comune, poiché la sua alcalinità potrebbe finire per danneggiare il tappeto!
Sotto questo punto di vista la cosa più saggia consiste sempre, prima di affrontare questa fatica, è leggere attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta del tappeto e, per cautela, testare qualsiasi prodotto vogliate utilizzare dapprima su un piccolo lembo dello stesso.
Messo il tappeto nell’acqua, fate scorrere l’acqua delicatamente, per una mezza dozzina di minuti, in modo da rimuovere le macchie più grandi, poi strizzate il tappeto e sciacquatelo un paio di volte in acqua, eliminando tutto il detergente.
Una volta proceduto a questa prima fase di risciacquatura, arrotoliamo il tappeto e strizziamo con cura, prima di tamponare con una spugna e un asciugamano, assicurandosi di assorbire tutta l’umidità.
Infine per lasciare la superficie piatta, aiutandoci con una spazzola di metallo a setole, pettiniamo il tappeto.