Sono ormai parecchi anni che ho la mia casa e quindi stiro anche per tutta la mia famiglia; siccome non si tratta di pochi vestiti mi sono attrezzata con due ferri da stiro nel caso che uno sia per qualche motivo inutilizzabile, come ad esempio quando necessita di una pulizia d’urgenza, ad esempio quando per errore mi capita di passare col ferro caldo su certe magliette con dei simpatici e appiccicosi disegni applicati.
Ma procediamo per ordine: la pulizia del ferro da stiro va effettuata periodicamente, a seconda dell’utilizzo che ne fate, io stiro per circa tre ore alla settimana e pulisco il mio ferro piu’ o meno una volta al mese.
Per mantenere la piastra sempre liscia in modo che possa scorrere al meglio sono solita effettuare una pulizia con il bicarbonato, che anche nel caso di residui non macchia e non sporca i vestiti che verranno stirati successivamente.
Quando utilizzo il bicarbonato faccio scaldare moderatamente il ferro, poi lo stacco dalla corrente per evitare spiacevoli incidenti, e strofino con un panno bagnato in acqua e bicarbonato la piastra del ferro da stiro, ripeto l’operazione due o tre volte. In questo caso puo’ essere utilizzato un panno in microfibra che e’ molto morbido e non si rischia di rigare la piastra, oppure si puo’ utilizzare una spugna leggermente abrasiva ma bisogna strofinare in maniera moloto molto delicata.
Io ho sempre utilizzato questo metodo e con buoni risultati, ma so che ci sono diverse correnti di pensiero anche per quanto riguarda la pulizia del ferro, infatti so che c’e’ chi effettua la pulizia con un panno morbido intinto nell’aceto, mia suocera invece utilizza il limone puro, taglia in due il frutto e lo strofina sulla piastra, togliendo poi i residui di succo di limone con un panno umido.
Ovviamente sono tutti metodi validi, scegliete quello che piu’ vi aggrada anche considerando l’odore del prodotto utilizzato, io preferisco il bicarbonato anche perche’ non lascia nessun tipo di odore che poi stirando potrebbe risultare fastidioso.
C’e’ poi il classico rimedio della nonna, che consiste nello riempire un sacchetto di carta di quelli per il pane con del sale grosso, appoggiarlo su un ripiano e passarci sopra il ferro da stiro precedentemente riscaldato; in questo caso non so se i risultati siano soddisfacenti perche’ non so di nessuno che l’abbia mai fatto.
Poi esistono i casi acuti, quelli in cui passo per errore su un disegno plastificato o quando ho la piastra troppo calda per un certo tessuto: per evitare di fare questi errori esistono dei copri piastra che preservano allo stesso tempo i vestiti e la piastra.
Ma quando ormai il danno e’ fatto faccio cosi: con una spugna non abrasiva applico una detergente cremoso da cucina (come ad esempio il famoso Cif) sulla piastra moderatamente riscaldata, strofino leggermente, lascio raffreddare e ripulisco la piastra con un panno bagnato. Per completare la pulizia lascio seccare i residui che si formano nei forellini e alla successiva accensione quando il ferro è caldo e alla massima potenza faccio staccare i residui con un potente getto di vapore su uno straccio.
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