Scrivere poesie è un’arte tanto nobile quanto antica e amabile. Grandi scrittori e poeti del passato si sono cimentati in brevi versi, alcuni in rima altri meno. Hanno donato ai posteri lucide e meravigliose visioni trasformate in parole. La poesia ha il grande dono di essere evocativa, di racchiudere in poche e sintetiche parole messaggi universali e facilmente riconoscibili da tutti. Esistono poesie di tutti i tipi, le più classiche sono quelle d’amore, ma in commercio se ne trovano anche di auguri e di altro genere. Rispetto al passato oggi è più semplice pubblicare libri di poesia. Un libro di poesie può essere anche un semplice opuscolo di poche pagine o un libro vero e proprio. Se si decide di pubblicarlo su carta stampata le scelte sono principalmente due: cercare qualche editore che lo pubblica oppure pubblicarlo da soli. La prima scelta è sicuramente la più vantaggiosa, se sono buone poesie e c’è una reale richiesta da parte di una casa editrice si arriva alla stampa senza cercare finanziamenti per produrre il libro. Personalmente consiglio sempre di fare una buona ricerca delle case editrici che sono interessate a libri di poesia. Non è detto che al primo tentativo si riesca a raggiungere un contratto. Da una parte questo è uno svantaggio, ma cercando bene, facendo più colloqui con qualche editore, insistendo sulle proprie poesie si può riuscire ad ottenere qualcosa se il materiale è realmente valido. Quando si diventa autori per una casa editrice non ci sono costi per la pubblicazione a livello personale. Dipende molto dal contratto che si stipula, ma eliminati i costi di produzione dopo un certo numero di copie vendute si inizia anche a guadagnare per i diritti d’autore. L’altra opzione è quello di pubblicare con i propri mezzi un libro. Se si crede nelle proprie poesie e si vuole anche pubblicarle bisogna trovare il modo per portare le proprie parole su carta stampata. Personalmente prima di addentrarsi in questa avventura consiglio sempre di ponterare i pro e i contro della scelta. Quando si stampa ci sono costi anche forti, bisogna contattare una tipografia e fare una tiratura di libri. Questi libri vanno poi lanciati sul mercato attraverso edicole, librerie e altri canali. I costi possono superare anche le diverse migliaia di euro se s decide di pubblicare in grande, oppure contenersi facendo una tiratura limitata in poche centinaia di copie. Lo svantaggio di pubblicare da soli è certamente un notevole investimento economico iniziale. Si possono cercare anche dei finanziatori o trovare qualche forma di contratto con case editrici che pubblicano libri a spese dell’autore. Il vantaggio c’è quando si riesce a pubblicare il proprio prodotto senza l’aiuto di nessuno, solo con le proprie forse. Di certo il vantaggio aumenta se le poesie sono vendute e c’è un ritorno di visibilità che incide sulla vendita del libro. Da non sottovalutare poi c’è internet dove in modo gratuito si possono pubblicare poesie e avere il vantaggio di essere visibili, ma c’è anche lo svantaggio di non avere il copyright.
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