Quali sono i passi da seguire per proteggere i bambini dal sole? La prima cosa da tenere in considerazione è che i neonati nel corso del primo anno di vita devono essere tenuti al riparo dai raggi del sole per più tempo possibile. Una scottatura in un bimbo di pochi mesi, infatti, può provocare danni rilevanti. In generale, è opportuno tenere sotto controllo lorario, nel senso che i raggi del sole sono più intensi, e quindi più pericolosi, tra le dieci del mattino e le tre del pomeriggio. È sempre consigliabile ricorrere a un filtro solare. Infatti, le sostanze che contribuiscono a filtrare i raggi solari costituiscono un elemento di protezione importante: naturalmente, più alto sarà il fattore di protezione, maggiore sarà la protezione. I bambini devono essere coperti, a maggior ragione se sono ad alto rischio, vale a dire se hanno la carnagione chiara, occhi chiari e capelli biondi o rossi: facciamo indossare loro maglietta a maniche lunghe, un cappello e pantaloni lunghi. È preferibile utilizzare tessuti con trama stretta, e quando possibile con doppio strato. I neonati devono essere sempre trasportati in carrozzine dotate di tettoia, sempre da preferire rispetto a passeggini aperti. Per i bimbi più grandi, invece, possiamo usare un piccolo ombrello. È importante prestare la massima attenzione alle luci riflesse: infatti, diverse superfici, come neve, cemento o sabbia potrebbero riflettere radiazioni dannose. Sedersi semplicemente sotto lombrellone o allombra non assicura protezione. Anche per le giornate nuvolose bisogna stare allerta, visto che in ogni caso raggiungono la terra l80 % delle radiazioni del sole. Un altro consiglio, a proposito della protezione dei bambini dal sole, consiste nellesaminare la sua pelle con una certa regolarità. È bene verificare la presenza di lividi, macchie che provocano prurito, macchie sulla pelle, nei che cambiamo o eventuali escrescenze comparse allimprovviso. Il cancro alla pelle è estremamente raro nei più piccoli, ma iniziare a prendersi cura di se stessi fin da giovani è fondamentale. Teniamo presente che a partire dai trecento metri sul livello del mare in poi, le radiazioni incrementano anche del 4 o del 5 %, e la stessa cosa vale a mano a mano che ci si avvicina allequatore. Per i più piccoli, inoltre, bisogna evitare di associare il sole a alcuni medicinali, visto che molti farmaci presentano come effetto collaterale la fotosensibilità, vale a dire una sensibilità alla luce che determina gonfiori, arrossamenti ed esantemi. Concludiamo segnalando che tutti i suggerimenti appena elencati valgono anche per gli adulti, e di conseguenza il primo modo per proteggere un bambino dal sole è dargli il buon esempio. Ricordiamo che il sole arriva in ogni punto del nostro corpo: ciò si traduce nella necessità di mettere crema protettiva anche su viso, piedi, mani, orecchie e ginocchia, le zone più sensibili e per questo sottoposte nella maggior parte dei casi a scottature, che sulla pelle dei più piccoli non di rado potrebbero anche lasciare effetti permanenti come cicatrici o altro. Massima attenzione e responsabilità, dunque.
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