Un buon impianto d’irrigazione permette di annaffiare il giardino con la giusta quantità d’acqua, nell’orario migliore e senza fatica.
L’irrigazione interrata è indubbiamente la migliore e non è molto difficile da realizzare, basta essere un po’ esperti nel fai da te.
Per prima cosa si deve preparare un progetto disegnando una piantina del giardino in scala, quindi con un compasso tracciare dei cerchi o sezioni di cerchio che rappresentano la zona bagnata da ciascun irrigatore.
Gli irrigatori a 90 gradi vanno posizionati negli angoli, quelli a 180 gradi lungo i lati e quelli a 360 gradi al centro.
Per ridurre il consumo d’acqua è opportuno che i cerchi si sormontino il meno possibile coprendo però tutta la superfice.
Bisogna anche considerare se nel giardino sono presenti gezebo, barbecue o altre zone che devono rimanere asciutte.
Altra cosa molto importante è calcolare la portata dell’acqua, per questo eventualmente si può chiedere il consiglio del rivenditore, infatti se la portata non è giusta si rischia di compromettere il buon funzionamento di tutto l’impianto.
Non bisogna fare delle linee troppo lunghe, perchè più una linea è lunga più diminuisce la pressione dell’acqua e se la pressione non è sufficente l’irrigatore non ha la forza di alzarsi.
Tutto l’impianto è governato da un programmatore elettronico multilenee che generalmente può gestire dalle 4 alle 6 zone, irrigandole in modi diversi a seconda delle necessità.
Ogni zona è comandata da un elettrovalvola che regola l’apertura e la chiusura della zona a lei assegnata.
Il circuito è realizzato con tubi di polietilene flessibili con raccordi a compressione.
Dal circuito l’acqua viene portata verso gli irrigatori pop up, che azionati direttamente dalla pressione dell’acqua si alzano mentre annaffiano il prato per poi scomparire sottoterra quando termina il loro compito.
Prima di chiudere lo scavo va collaudato tutto l’impianto lasciandolo acceso per qualche minuto per avere la sicurezza che non vi siano perdite e controllare che tutta l’area interessata venga bagnata in modo opportuno.
Nei magazzini per il fai da te si possono facilmente reperire tutti i componenti per assemblare un impianto di irrigazione, è importante scegliere una marca conosciuta in modo di avere facilità nel reperire eventuali ricambi.
I pezzi necessari sono: un programmatore elettronico, un elettrovalvola per ogni zona che si vuole ottenere, tubi in polietilene, irrigatori pop up il cui numero va calcolato in base al progetto fatto in precedenza e raccordi a pressione.
I tubi vanno interrati ad una profondità di circa 25 centimetri, è importante scegliere tubi di ottima qualità per evitare che col tempo possano danneggiarsi infatti in caso di perdita è molto difficoltoso ripararli.
Si devono sempre preferire tubi ne troppo rigidi, ne troppo flessibili, in commercio se ne trovano anche a basso prezzo, ma è meglio evitarli perché si deteriorano facilmente.
Anche il timer deve essere di buona qualità è preferibile uno elettronico ad uno meccanico.
Se si vuole impedire che l’impianto parta in caso di pioggia si può dotarlo di un dispositivo rilevatore d’acqua che provvedere a tenerlo spento durante le brutte giornate.
I prezzi di un buon impianto d’irrigazione variano molto in base alla marca, al punto vendita dove lo si acquista ed alle dimensioni del giardino, mediamente con una spesa tra i mille e millecinquecento euro si può fare un ottimo lavoro.