L’orchidea è una delle piante più eleganti ed acquistate che esistono in natura. È famosa anche per essere delicata e (forse) un po’ costosa, ma bastano pochi piccoli accorgimenti per mantenerla in salute.
L’orchidea vanta circa 25 mila specie che si differenziano per colore, forma e dimensione. Ai molti esemplari presenti in natura, si sono sommati tutti gli ibridi creati artificialmente per aumentarne le sua varianti.
Tutte le orchidee hanno bellissimi fiori formati da tre petali interni racchiusi in un calice fatto da tre sepali esterni.
Questa pianta è versatile, si adatta ad ogni ambiente ed è un regalo apprezzatissimo ideale per ogni occasione.
Un’orchidea ha bisogno però di scrupolose cure.
Ad esempio deve essere riposta in un ambiente con una temperatura compresa tra i 14 e i 28 gradi centigradi, dove ci sia luce, ma non un’esposizione diretta ai raggi del sole e, soprattutto, la pianta deve rimanere al riparo da eventuali correnti di aria.
Questa pianta, inoltre, predilige terreni porosi in grado di assorbire in modo ottimale l’acqua. È consigliabile l’uso periodico di fertilizzanti organici (almeno una volta al mese).
Per quanto riguarda l’irrigazione, non c’è una direttiva univoca, in generale basta bagnarla abbondantemente una volta a settimana durante i mesi freddi e quando il terriccio diventa asciutto durante la stagione calda (circa ogni 2 o 3 giorni), sempre tenendo conto della specie e delle varie condizioni del posto dove sono situate.
Il loro habitat naturale richiede un’umidità del 60-65 % e un terreno costantemente umido. Tra le altre cure richieste ci sono le potature e per quelle in vaso, un rinvaso periodico.
La luce per questi fiori è molto importante e in caso di carenza di luce naturale risulta ottima anche quella artificiale e, in commercio, esistono addirittura illuminazioni speciali e specifiche ai vapori di sodio. Per il resto le orchidee amano temperature miti tendenti al caldo, proprio per questo sono adatte agli ambienti domestici.
Per le piante site all’esterno, durante i rigidi mesi invernali, bisogna coprire il suolo con foglie e paglia in modo da contrastare le pericolose gelate.
Per le orchidee in vaso, invece, bisogna procede al travaso a primavere alterne avendo l’attenzione di cambiare terriccio per aumentare gli elementi nutritivi, usare un vaso più capiente e tagliare le radici secche e marce.
Per le orchidee situate in casa ci sono correnti di pensiero discordanti. C’è chi le annaffia delicatamente mettendo l’acqua nel sottovaso e chi, invece, le lascia qualche minuto sotto il getto del rubinetto per poi lasciare che l’acqua in eccesso si dreni naturalmente attraverso i fori del vaso.