Ciao, che dire ragazzi sono nel pieno di questa tragica vicenda. A volte ci dobbiamo fermare di fronte ad alcune evidenze che di solito nascondiamo. Il rapporto coniugale, finché è sereno fornisce allintero nucleo familiare una sensazione di stabilità, i figli assorbono questa stabilità e la riversano nel loro quotidiano e seppur sono circondati da bimbi e adolescenti con genitori separati, loro si avvalgono della loro serenità per proteggersi e sono di solito convinti che a loro non potrà mai succedere. Nella maggior parte de casi si tende a mantenere il rapporto coniugale anche se è un rapporto malato ed è proprio in questi casi che i bambini assorbono inconsapevolmente del male e anche in questo caso lo riversano nel quotidiano senza rendersene conto. A mio avviso è sempre meglio un buon divorzio che un cattivo matrimonio sia per la coppia che per i figli. Così, quando io e il mio ex ci siamo accorti che avevamo problemi non risolvibili abbiamo preso la decisione di separarci. Mio figlio aveva 18 anni e mia figlia 10. Abbiamo scelto la strada della conciliazione, ci siamo rivolti allo stesso avvocato e dopo qualche puntata con lavvocato abbiamo steso il procedimento di separazione in conciliazione. Laffido della minore, come da legge, è stato stabilito come affido congiunto. Nel nostro caso abbiamo deciso che la minore ed anche il maggiore, sarebbero stati affidati a me e le visite con il padre non sarebbero state vincolate dalla legge. Ho lasciato libera scelta al padre e ai figli di stabilire come, dove e quando. Questo nasce dal fatto che se le persone sono obbligate a fare qualcosa, dal loro incontro non nasce mai nulla di buono. Se il mio ex non vuole stare con i suoi figli obbligarlo sarebbe violentare i miei figli e questa è lultima cosa che voglio. Nella stragrande maggioranza dei casi i bambini sono molto piccoli quindi qualcuno per loro deve stabilire come comportarsi. In questultimo caso di solito nascono malcontenti e ci si rivolge al giudice più di una volta usando i figli come schermo per battaglie personali. Professionalmente io sono una conciliatrice dei tempi di lavoro e di vita della donna, forse nasce da questo il mio comportamento. Credo che conoscendo bene le strutture sociali che esistono nella mia città mi sono sentita fin dallinizio molto forte perché sapevo dove e come chiedere aiuto anche nella gestione e nella crescita dei miei figli senza dover pregare il mio ex di darmi un supporto. Sono stata fortunata anche in questo perché il padre dei miei figli non ha mai mancato con loro e ha sempre seguito il loro processo di crescita sia fisica che intellettiva. Prego tutti di valutare bene le conseguenze delle battaglie legali e personali quando ci sono i bambini che osservano, ascoltano e valutano con le loro capacità infantili. Il loro futuro dipende dagli adulti e tra questi adulti ci siamo noi genitori. La conciliazione è il modo migliore per ottenere un minimo di serenità nella già drammatica situazione di una separazione tra i genitori che dalla nascita rappresentano il punto di riferimento dei bambini. Ciao a tutti
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