In questa guida vorrei spiegarvi come organizzare in pochi e semplici passi un’asta di beneficenza.
Per prima cosa, prima di organizzare un’asta di beneficenza bisogna avere bene in mente il beneficiario dell’asta, cioè il soggetto (privato o pubblico) a cui andranno devoluti i soldi raccolti con l’asta. Mi raccomando di essere molto scrupolosi in questa fase in quanto chi parteciperà all’asta deve essere sicuro che i suoi soldi finiranno realmente a quel soggetto, che si tratta di un’asta seria, ecc. Inoltre, bisogna sempre essere precisi su quelle che saranno le finalità della raccolta: ad esempio aiutare una persona, oppure riabbellire il parco pubblico, costruire delle scuole in Africa, ecc. Sempre in questa fase, specificate se parte dei soldi raccolti serviranno per coprire alcune spese legate all’organizzazione dell’asta (ad esempio le spese per l’affitto del locale in cui si terrà l’asta di beneficenza) oppure se l’intera somma raccolta verrà devoluta.
A questo punto bisognerà passare alla fase 2: cercare oggetti che andranno venduti all’asta. In questo caso bisognerà ricorrere a tutti gli amici e conoscenti e far partire una sorta di tam tam in cui ognuno chiede ai propri amici se è disposto e donare qualche oggetto per l’asta. A seconda del tipo di asta di beneficenza che si vuole organizzare si può chiedere di donare oggetti specifici (indumenti, quadri, ecc.) oppure qualunque oggetto. Io vi consiglio di non fare richieste troppo specifiche in quanto rischiate di non raccogliere abbastanza oggetti. Una volta raccolto il materiale bisognerà visionarlo e catalogarlo. Per ogni oggetto che venderemo all’asta bisogna preparare un cartellino che accompagnerà l’oggetto stesso e in cui vengono chiaramente esplicitate le caratteristiche: nuovo o usato, se presenta imperfezioni, grandezza e il prezzo dal quale fare partire l’asta. Il prezzo di partenza non deve essere né troppo basso (ad esempio il prezzo di partenza di un oggetto che costa 50 euro viene fissato ad 1 euro; se solo una persona fa un’offerta si aggiudica l’oggetto) né troppo alto (per un oggetto del valore di 50 auro non ha senso far partire l’asta da 45 euro in quanto si rischia di non ricevere offerte per l’oggetto). Ad ogni oggetto deve, inoltre, essere attribuito un numero in modo che il venditore possa chiamare i diversi oggetti in ordine crescente. A questo proposito, il venditore deve avere un elenco con tutti gli oggetti messi in vendita che chiamerà in successione ogni volta che qualcuno si aggiudica un oggetto.
A questo punto bisogna pubblicizzare l’evento. A questo proposito bisogna creare manifesti e volantini in cui si spiega la finalità dell’asta di beneficenza e si descrive chiaramente il luogo ed il giorno dell’evento. Anche in questo caso conviene farsi aiutare dagli amici in modo da far conoscere l’evento al maggiore numero possibile di persone. Ricordate, infatti, che non tutti gli invitati verranno all’asta e soprattutto non tutti parteciperanno all’asta, quindi più si è, meglio è!
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